Gmelin non conobbe la patria di questa concliiglia ; ma Lamarck
la riferisce alla nuova Olanda. Questa specie trovasi per-
tanto sulle coste del Jo n io , benchè di rado ; nè differisce pun-
to dalla specie descritta da’ precitati autori e dalle figure che lo
Chemnitz n’esibisce , salvochè nella grandezza.
JY. B. — Nel mió catalogo 1. c. sta detto non con venire le
dimensioni dei nostri esemplari con quelle volutê da Lamarck,
e cio perche più piccoli eran quelli che allora ne possedeva. Po-
steriormente pero ne ho trovate già due che ànno lunghezza e
larghezza perfettamente eguali a quelle , cioç, lin. 19 nel diametro
lungitudinale e i 3 nel trasversale.
Padollüs Montefort.
Animal ? testa subrolunda, halyotidea depressa ; apertura cnnpla irregular» ,•
spira supra eoeerta, sublus umbilicata } rima marginali, dorsali.
Osservazioni. E già gran tempo çla clie rinvenni una conchigtia di tal généré
fra’ terreni di recente abbandonati dal mare presso Taranto ed anche nel-
le acque medesime vivente, ed attaqcata agi’ Idrofiti. E sebhene ravvisato in
questa avessi molta analogia cogli Aliotidi, i Sigareti, le Stomazie, nullame-,
n o a causa del F ultimo giro della spira abbracçiânte sein pré il penultimo ,
quantunque da un sol lato , parvemi potersi associare cogli Argonauta, E pensai
acquietarmi cosï , non âvendo potuto conoscer 1’ animale dal qùale e tal
nicchio costruito ; austero altronde di erear novelli generi. Corne taie quindi
la descrissi trai Crostacei e Testacéi Microscopici dei nostri mari e dei terreni
conchigliferi suhappennini (1) senza aver tralaseiato notare le afîinità ch’ essa
avea coi generi sopra enunciati. Ne distinsi la specie coll’ aggettivo uniumbili-
calus onde, contrassegnare col nome stesso il più essenziale carattere che la distingue
: e con questo, medesiino nome venue riportata nel mio Cotalogo ra-
gionato de’ Testàcei délie due Sicilië.
Pósteriormente , rneglio studiata la Conchiglia 'Sópra altri ^esemplari dal me-
desimo mare ottenuti , e -consultando altri lavori di Naturalisti stranieri non
istentai à ravvisarvi i çaratteri dei Padolli di Denis de Montefort , delle Scis-
surelle d’ Orhigny ,, <a delle Pleurolomarie di Defrances. Tutti ,etre questi generi
convengono evidentemente tra loro e racchiudono pressochè le medesime con-
çhiglie.
D’Orhigny soprâ conchiglie spettanti ad ariimali viveriti costitui il nuo-
vo généré cdl nome di scissurella, assumendo per. carattere principale la scissur
ra 0 rima marginale ,, d’onde il suo nome. Il sig. Defrancestrovando un ana-
logo fossile ne istitui il genere Pleurotomaria sul medesimo principio j e quindi
il sig. Cuvier lo adotta facendolo seguire al sotto-genere Belphinula tra i Turbo
di Linneo. Pare intanto, che.il genere Padollus di Montefort non sia diversO es-
senzialjnente dalle pleurotomarie o scissurelle : nel quai caso il: medesimo genere
di animali si troverehbe ad un tempo fra i pettini-branchi e fra i scudi-
branchi.
Savigny nel suo Egillo , ( PI. 5. ) ne rappresenta due specie alle quali
il sig. Audoin da i nomi di Scissurella decussala ( f. 29 ) e. scissusella d’Or- 1
(1) Questo lavoro fu consegnato al sig. Scömberg medicO Danese il quäle s’ iiicari—
eö pubblicarlo in Alemagna traduoendolo in quello idiouia. Dödici tavole lo accompagna-
vano le quali egli presentö alla riunione de’ Naturalisti Prussiani ch’ ebbe luogo in Berlino
nel 1829 senza il corrispondente testo. Singolare e il giudizio pronunziato da quei dotti
sulla semplice ispezione delle figuve. Essi non vi riconobbero che ostriche!.' malgrado che i
disegni contenessero concliiglie di vario genere e tliversi ordini.