tutte le afïini ; ma quando si scende a ragionala anuîisi d1 altra
differenza non si trova insignita se non delle fascie rossastre
quasi de) tutto seancellate , e d’ una forma più globolosa. Tali
note trovate avendo in qualche esemplare raccolto nelle bruchie-
re orientali presso L'eece , non ho esitato assegnarle lo stesso nome
dell’ analoga proveniente da Pondichéry , comunque ne’ no-
stri esemplari mancasse la solîdità e lueentezza di quella. Ben
comprendo che a questa mia maniera di ragionare pochi o niu-
no soscriverà ; ma sarei più contento se alcuno mi facesse av-
vertire per quali note distintive debba appellarsi questa globu-
lus , ed a quella importe altro nome.
3. Hélix cincta straminea et ligota.
! Niun si persuaderehbe in vedere.queste tre conchiglie , e
molto meno tenendo le sole figure presenti, ch* esser possano la
medesima cosa. Le frasi nondimeno colle quali i rispettivi au-
tori le hanno descritte si possono senza tema applicare a vicen-
da egualmente , perciocchè la grandezza solamente“ l*una dall’al-
tra distingue! E pero la slrammea del nostro dotto Briganti , si
grande ne’ luoghi hoschivi degli alti monti, è quella stessa che
ordinariamente in tutto il regno si trova, e che in nulla dalla'
cincta sconviene. E siccome délia cincta il Ferussac riguarda
corne varietà quella ch’ ei chiama tigata, sajrà anche questa con-
giunta strettamente aile due prime. L ’ influenza délia località e la
lunga sua vita è la cagione delle differenze che ne présenta. Una
riprova di ciô ricaveremo dalla melissophaga di cui darô ora la
descrizîone.
4- Hélix melissophaga, n. Tav. I , f. 3, a, b, c.
I l testa subglobosa,. subperforatavitreOy fragilis,. lahro tmui nullmwde re-
flexo y albo-diaphana fasciis quatuor [ulvis vel. rufescentHms , secunda suprema
duplici.
Questa elice che per lunge tempo trovava' esclusivamente in
un sito angustissimo sopra i Camaldoli, non mi si offerse.giammai
più grande di quella che nella tavola citata si vede dipin-
ta : nè mai pervenni a vederne un solo individuo col labro com-
pleto. La quai cosa mi facea supporre che incompleta esser do-
vesse ; ma per più anni continui r ed in tutte le stagioni fru-
gando quel punto stesso , potei raggiungerla in tutti i suoi stati,
e finalmente vederla àdulta e compléta. Dapprima essa è formata
di 5 giri , assai delicati e trasparenti quasicchè fosse di sot-
til vetro : e 1’ ultimo giro presso il labro delicato cedevolissimo
elastico. Quando la eonchiglia non ha più ehe tre giri essa è
fragilissima , e generalmente cedevole. 11 colore ë bianco sudi-
cio , cinta da cinque zone di color rosso-fosoo , due delle quali
delicatissime e più pallide nella- superior parte ; due altre nella
inferiore più larghe ; e la terza tramezzo serve di guida per cost
dire all’attacco e cammino del margine superiore del successivo.
Tali iàscie sono del tutto invisibili nell’ infanzia della conchi-
glia , e cominciano ad apparirne le traece verso il terzo- e per
lo più nel quarto giro. La superficie è sottilmente e per traverso
rugosa , ciocchè talvolta non vedesi senza lo aiuto di buona lente!
In questo slato la chiocciola, somiglia ail’ //. viendobonen-
sis di Pleifer ( i) tranne ciô solo ehe in essa le fascie , rosso-
fosche e più opache del resto nella nostra specie, sono più trasparenti
e scolorate ; vale a dire trovasi i loro carattori invetsa-
mente statuitr.
Il labro è intiero , ma acuto , e ripiegato soltanto sull’um-
bilico incompletamente cliiudendolo , e la. colonnetta mostrasi
molto prolungata per dîritto.
Cosi; è d’ ordinario la eonchiglia dell’ anno ; ma taluna so-
pravvivendo riprende la vita , con marchio ben distinto della
etade seconda ,. producendo un’ altro-giro , od una metà so-
lamehte , d’ una spessezza maggiore , dévia dal. sentiere traccia-
te dalla terza zona piegando ail’ ingiù , e compie il labro con un
leggiero îipiegamento ail’ esterna, non perô su tutto il peristo-
(i)'Con questo medesiin© nome Ko ricevuto da Laibach una eonchiglia dàl sig. Sgmitb
del tutto diversa dà quella di cui. il sigv Fartsch Conseryatore dell’ I . R. Museo di Vieiir-
na- mît fece don©..