R e r o n a ; L o r c h è d i t a l i c i r r i v e n ’ à t a lu n o s i g r o s s o d a
r a p p r e s e n t a r q u a s i c o r n a .
H im a n t o p u s ; Se queste pretese corna si allungano in una
specie di sottil filo o setola.
Nella seconda tribu comprende poi i generi C e r c a b ia ,
V i b r io , E n c u e l is , C y c l id iu m , P a r am e c iu m , R o l p o d a , G o -
r i ü m , B u b s a r i a , P r o t e u s , M o n a s e V o l v o x .
Io non istarô a produrre qui tutte le osservazioni atte
a far rilevare la sconcezza di questa classazione; la quale
certamente non siegue l'ordine naturale della complicazione
organica di questi infinitesimi vivenli. Più acconcio sem-
bra lo addirle sotto i rispettivi generi, e dopo che avre-
mo esposta la struttura degli animaletti che gli apparten-
gono , giusta le proprie osservazioni.
Qui noterô soltanto, per non averlo a ridire più volte
, che ben giudiziosamente lo stesso Cuvier siccome pure
Lamarck non fa menzione di molti di quei tanti pre-
sunti animali, che il microscopio ne fa discuoprire entro
le acque dolci e salate; laquai cosa mi conforta nell'opi-
nare c h 'esclnsi esser deggiono dal regno animale (i).
E perà , onde non lasciar questa lacuna per colora i
quali vaghi sono di tener présente gli obietti su i quali
cadono le illustrazioni : ed in soddisfazione ancor di que-
gli altri ehe persuasi ancor non sono della mancanza di
ogni element© di animalizzazione in cotestî infusorî, ne
darô in appendice la descrizione , che potrà anche dalla
Fauna isolarsL
( i ) Y e d i, Lezioni di Zoologia , I n fu s o r î , pa rte 2.
G e n e b is c h a b a c t e b e s e s s e n t ia l e s . A n im a l urceolo mem-
branaceo i/iclusuni. O s terminale , ciliis rolatoriis do-
natum.
C habactebes n atura le s . A n im a l vaginatum , vagina libera
v e l p ed u n cu la la infundibuliforrai, urceolata v e l elongata ; a p e r tu -
r a dila ta ta; contractile , a nlic e ciliis rotatoriis donalum ; p o s lic e
cauda n u lla .
Osservazioni. Ben si avyide Lamarck, che le ürceolarie si assomigliano di
molto aile Yorticelle ; per lo chè le ripose tra queste e le Forcolarie. Che l’ a-
rumale mancasse di coda non puo con ibndamento asserirsi, perciocchè, tro-
vandosi racchiuso in un astuccio memhranoso impervio dalla parte cui corri-
sponde il suo estremo posteriore, la coda non puô vedersi se esiste ; e puo anche
non aver ricevuto il suo completo sviluppo, a causa che trova impedito
lo spazio. E non abbiam veduto poi che la medesima Foreolaria puô mancare
apparentemente e temporaneamente di coda , restando accorciata (i)?
Che le ürceolarie siano rotiferi megliô organizzati de’ Tricodi, secondo pensa
il prelodato scrittore, non par verosimile ; e meglio il vedremo, dopo aver
esposta la struttura di questi. Altronde soscriverô per intiero al giudizio del pre-
lodato autore, che condanna MiiUer di aver riunito in un sol genere le Força-
larie e le Folliculine colle Ürceolarie.
Il genere Ürceolaria fn registrato da Lamarck tra i suoi Polipi Rotiferi.
Cuvier per l’ opposto lo ripone fra gli Infusorî Omogmei, ne’ quali non ricono-
sce neppure un’ apparenza di bocca : oltre l’ esclusione di visceri e d’ ogni al-
tra organica complicazione : nell’ atto che vi rawisa un corpo gelatinoso, sva-
riatamcnle contrattile nelle diverse sue parti, e guernito esteriormente di cigli
più o meno sensibili.
i. Sp. ürceolaria cirrata ; Urcedaria cirrhata.
F r e q u e n t e è q u e s ta sp e c ie n e lle n o s tr e a c q u e l e n t am e n t e s c o r -
r e n t i . E s s a t ro v a s i o r s t a b i l e , o r c om e in c e p p a t a in u n a s p e c ie
d i m u c i c a ja a g g lu tin a n te m o n a d i , d i a t o m e , e n a s c e n t i v o r t i c e l -
le . I n t a l c a so 1 a n in j a le t to n e ll a c a p s o la r a c c h iu s o e r a n n i c c h ia -
(i) Vedi gen. Foreolaria...