L . olivaceus.
Corpore olivaceo albo pmctato , operculis viridi lineatis, pinna dorsi a cau-
dali distinda.
L . Desfontciini.
Corpore pellucido coeruîescente, nigro pundato ; lateribus maculis violaceis
argenteo cinclis.
L . DecancLollii.
Corpore fusco rubescente, luteo pundato ; operculis rubro lineatis punclatis
que; pinna ani a caudali distinda.
L . TVildenowii.
Corpore luteo virescente , rubro pundato ; pinnis paribus connexis.
L , r e ticu la tu s.
Corpore fusco luteo , griseo nigroque reticulalo ; capile breviori rotundato ;
pinnis ani dorsique oppositis a caudali distinclis.
L . M irb e lii.
Corpore lutescente pallido ; dorso lineis duabus longitudinalibus pellucidis notalo.
’O riportato al Gouan il più grande de’ nostri Lepadogastri, e , inawe-
dutamente, senza alcuna osservazione, poichè mi sembrava dapprima non
averne bisogno. Meglio riflettendo indi a poco, e dopo l’ impressione delle
prime pagine, sulle cose notate dallo stesso Gouan e da Lacèpède, mi sembra
indispensabile moite chiarirne, ed altre aggiungerne. Principalmente e da no-
tarsi clie il Gouan, mentre nulla ne Iascio scritto intorno al numéro de’ raggi
delle pinne , à figurato il suo Lepadogastro con 11 ben distinti raggi nella dorsale
, e neir anale : tutti si grossi ed aguzzi, e colle punte sporgenti oltre il
margine della membrana cbe li riveste, da figurare corne altrettanti raggi spi-
nosi non diversi da quelli d’ una Scorpena , o di altro percoideo. Nel nostro lepadogastro,
per lo contrario, se ne contano 18 nella dorsale, ed u nelF anale.
Che se il Risso ne conta 16 nella prima e nove nella seconda, cio parte dall’ a-
■ ver forsi trascurati il primo e 1’ ultimo , ehe sono veramente delicati,,e tanto
meno distinti, quanto più piccolo è l’ individuo.
Tacque si pur la grandezza del suo lepadogastro il Gouan ; ma, a giudi-
carne dalla figura, esso e poco più di quattro pollici. Non si sa d’ onde Lacèpède
ricavato avesse la notizia esser di un piede allô incirca , mentre non fa
che riepilogare fedelmente la descrizione del prelodato autore. GF individui che
io ô trovati nel nostro Mediterraneo , tanto sulle coste della Sicilia , cher su
quelle del Regno di Napoli, finora aim en o , non giunsero mai a 3 pollici.
Mentre pertanto affermavo doversi a Gouan la conoscenza di queslo génér
é , per essere stato il primo a descriverne una specie, non in tendevo al cerlo
asserire esserne stato egli lo scuopritore , siccome piacque ad altri far credere.
Gli antichi conobbero tali pesciolini ; ma poichè gli confusero colle Remore ,
colle quali an di comune lo attaccarsi ai scogli e ad altri corpi d u r i, senza
distinguer i mezzi diversi co’ quali a cio pervengono , niuno a quel che sembra
si e avvertito della confusione. Rondelezio ne rende tal patentissimo adombra-
mento, che non lascia equivoco in ravvisarli nelle poche note ch’ ei fa1 succe-
dere alla Remora.
Non me latet, ei d ic e , aliam esse Aristotilis et Plinii Echeneida sive Re-
tnoram, pisciculum saxis assuetum pinnas pedibus similes habenlem , quo carinPs
adhacret ; pag. 4-02. E Gesnero, ripetendo le stesse cose, p. 4.10, aggiunge ,
Limacis rubri testa carentis efjßgiem refert ; lubricus est : serpit circa saxa in ma-
ribus sed lente, et Her praetendit cornibus. Ad spilhamae longitudinem , et ad ma-
nubrii ligonis crassitiem plerumque excrescit (1). Coloris est erbacei : inferiorem
partem planam habet, dorsum repandum, in gibum convexum ( a qua specie for-
san Delphini partus est appellata ) , lentoremque aut mucaginem , ul Umax ser-
pendo relinquit.
Ed anche il Minasio, ehe aveva awertita questa diflèrenza di remora, fa
parola di specie di tal genere, da lui trovata sopra i scogli di Scilla.
5. L . codifasciato ; L . urifasciatus , n.
L. ruber, rostro brevi, fascia fusca alleraque rubiginosa in caudae basi; vilt a
nigra thoracica.
Questo picciolo Lepadogastro è tutto di color rosso di ros
a , ed è marcato d’ una fascia fosca sull* origine della coda, ed
un’ altra di color rosso ferrugineo sul terzo circa dalla base me-
desima : una macchia fosca allungata orna i suoi fianchi imme-
diatamente dietro la pinna pettorale. II rostro è brieve ed ottu-
so. La pinna dorsale non occupa cbe il quarto posteriore della
lungbezza del corpo ; Y anale sorge più in dietro ed è quindi
brevissima.
Lungo pol. i ed una linea.
Trovato in Capri nel mese di aprile. Potrebbe essere un
piccolo.
(1) In Xïiô solo trovo grandissima discrepanza tra le cose segnate dall’ autore e la rea-
11 ta degli oggetti che finora conosconsi.