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minori s’ inseriscono tra mezzo ai primi , dalla parte interna. Il
complesso di tali sifoni rassomiglia ad un calice di ftore con dop-
pio ordîne di bratte , onde fu ben somigliata la fissofora, in generale,
ad un fiore capovolto. Nel mezzo di questi altri ancora ne
sorgono, sempre decrescenti, a misura ehe al centro si accostano,
Ove trovasene uno maggiore.
Dal! apertura centrale vengon fuora i germi della fissofora
c , c , c , tra loro congiunti per lo mezzo d’ un’ appendice rap-
presentata da 7, nella figura 2; oye sta disegnato uno di tali germi
ingrandito , e qual si vefie al microscopio. lo credo esser questi
ehe, sviluppati completamente, acquistano le parti ehe ora non of-
frono visibili , e die divengono altrettante Fissofare, essendo legge
universale, ehe ciascun vivente produr debba esseri simili a sè.
La qual cosa se talvolta vediamo temporaneamente mancare cio
avviene per le metamorfosi ehe taluui animali subiscono in diversi
stadi della loro vita.
Forsi saran questi gli animaletti od ascidi , de’ quali parla il Sig. Delle
Chia-je , e ehe nella spiegazione delle figure defiuisce per polipi ! , muniti di
proboscide capace di subire mille movimenti , entro de’ quali considéré lo sto-
maco eon rughe loogitudinali ed intestino tuboloso ? Ove cio fosse vero, 0 tutto
11 resto dell’ animale non sarebbe ehe un appoggio per questi ascidi , in cui la
natura avrebbe spesa vanamente 1’ opera sua in nna architettura cotanto complicata
e svariata , per dare semplice appoggio ad un gruppo di esseri sem-
plicissimi 5 o tutta la Fissofora sarebbe una madré prodnttiva di Ascidi , cioè
un gruppo di animaletti cotanto eterogenei della propria génitrice , quanto lo
c l’ Asina dalla Pecora! 1’ Avoltojo'dal Fagiano 1 ec. '
A cominciare dal cuore lino all’ origine de tentacoli trovasi
il doppio ordine di otricelili attaccato. Sono all’esterno simili quasi
alle brattee dello slrobilo del Pinus Pinea , se nonehe più
corte, 0 mancanti della parte interna od ascella. Quindi un poco
I I
concave al di sotto, lateralmente assoltigliate, sopra con utto spi-
golo ottuso ; anteriormente aperte con forame trasversale e quasi
ellittico, chiuse in parte da un velo-peudolo , come quello delie
Bifore , il quale oscilla a seconda delle contrazioni dell’ otricello.
La sostauza esteriore di questi è gelatinosa , cristallina , e simile
perfettamente a qnella degli Ippopodî, delle Difie ec. Internamente
setao cavi , ma la figura della câvità è simile alla lettera T, sic-
come dalla figura si rileva.
Physsophora Muzonema , Per. e Le Sueur, Voy.
pi. 29 , f. 4
------ Lamk. Anim. Sen. Vert. II. p. 4.76, n. 2.
Physsophora hydrostatica, Forsk. Faun. Arab. I c .
T. X XX II I,G. e I e 2. — Encyd. PL L X XXIX f. 1. 9 .
Physsophora rosacea, Forsk. XLIII, B, b, 2. —
Encyd. PL LXXXIX, f. 10, u .
Vive nell’Öceano atiantico, secondo i sudetti auto-
ri ; e nel Medüerraneo. Nel nûo Gabinetto, n.° i o 2 3 .
lo cito cJoïne appartenenli alia medesima specie lânto ia F . Iclrostatica
quanto la Rosacèa, persuaso cbe la seconda non sia cfcè una parte della prima,
distaccata pero d’ allro individuo. Essa viene rappreseniata co* cirri contratti ,
e cio appuuto per essere priva di vita, Di que&ta piacque a Lamarck fame
una specie del genere Ryzophysa , sul quale ho gia emessa qualche mia con-
siderazione. La F . Jdrostatica altronde manca della gran porte de tanlacoli
sudetti , i quali sono facili a distaccarsi , siccome ben si avvide Cuvier. Que-
sto medesihio autore suppose ancor con ragione, che la F . Jdrostatica di Formal
sia mutilata, ma io non la credo di specie distinta.
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