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La pinna dorsale è dalla codale disgiunta. Gli occhi piccioli ,
colla pupillâ nera , tendente al blù-verde, cinta di un fîletto
dorato , e con iride raggiata di otto macchie rosso-brune. Una
fascia stretta grigia, ma più pallida ed alquanto curva , portasi dal-
1’ uno all’altro occhio. Anche il labro superiore è trasversalmente
macchiato di bruno , le macchie alternando in serie col fondo bianco
sudicio. Gli opercoli au delle striscie flessuose brune macchiet-
tatedi rosso sanguigno. Una macchia più grande e più fosca resta
sul margine di quelli , in mezzo alla quale v’ è una macchia
sanguigna triloba. Il labro è lungo , e si ripiega sulla mandibo-
la. Tutto il resto del corpo è cost trasversalmente macchiato
di bruno , sopra un fondo grigio di cenerognolo-gialliccio, goc-
ciolato di macchie più chiare, e quasi traslucide, ed altre ros-
so-sanguigne irregolari sulle macchie brune. Le pinne dorsale
anale e codale bruno-rossicce con riflessi cilestri.
Piescephalus adherens , Rafines. C a rt. p. 62.
An. L . Candollii, Riss. 1. c. p. 76.
Le striscie brune della regione codale si estendono sulla na-
tatoja e nella base di questa ; sulla medesima fascia bruna vi è
una macchia sanguigna molto vivace, come quella dell’opercolo.
Due macchie sanguigne , picciole, allungate, e parallèle
neir acetabolo.
Io non posso adottare nè il nome generico di Rafineque ,
ne lo specifico del medesimo. Il primo perche desunto dal volgar
nome, mentre gié n’ esisteva uno scientifîco ; il secondo perché
tratto da una propriété comune a tutte le specie. Ë perô io credo
doversi intitolare a lu i , come quello che il primo ne à dato
indizio della specie , dubbio restando ancora s’ esso convenghi
col L . Decandollii, e forsi anche meglio col Jussieui di Risso , a
causa della poca precisione colla quale si trovano descritti.
Trovasi in Napoli frequente, ed in Palermo assai raro.
Tra quelli che è ricevuti in Napoli , uno a 22 gennajo 1840 è
stato pescato sulla riviera di Chiaja ; un altro a Posilipo più
tardi , ma un poco più piccolo , e mancante della macchia sanguigna
sull’ opercolo , in luogo della quale si vedeva il sito alquanto
più pallido. In febbraro molti altri ne è a vu ti, in ciascuno
dei quali qualche differenza nel colore e nelle macchie era osserva-
bile, ancorchè vivi , come il primo, sian stati esaminati.
La maggior lunghezza cui questa specie perviene è di 4
p o llic i, sopra 10 linee di laçghezza massima che si trova tra gli
opercoli.
Le ricerche del sig. Risso én fatto moltipîicare siffattamente
le specie di questo genere , nel nostro Mediterraneo , che ormai
se ne contano undid , da ün solo che se ne possedeva fiuo al
1816, il L . Gouani.
Flemming avea pur descritta una specie di tal genere col
nome di L . bimaculatus (1) : e s’ egli è vero che quello disco-
perto da G. Thomson, in due localité nel N-E delf Irlanda ,
non conviene perfettamente con esso , cui lo é riferito, avremo
d’ aggiungere alla lunga serie delle specie mediterranee quest’ al-
tra polare (2).
Io non ô finora veduto alcuno altro di quelli descritti dal
Risso , i quali sono :
L . biciliatus.
Corpore griseo virescenle , nigro maculaio, operculis maculis ovatis coertt-
leis notatis.
L . Browni.
Corpore luteo pettucido, rubro nigroque punctato , operculis maculis oblon-
cis violaceis, caeruleo cinclis.
L . Iussieui.
Corpore virescenle aïbo punctato, fusco-rubente fascialo ; operculis rubro-
guttatis.
(1) Cyclopleres himaculalus Pennant, Brit. Zool. pi. XXII, ƒ. i : die Cuvier ripone
hel sotto-genere Gobiesox di Lacepede.
: (2) Y ed i, Trans. Linn, di Lond. vol. X V II, p. 55g. Novemb. tj. 18.