1' incauto agricoltore, quà colle sue carni rafforza 1’ antito-
do di Andromago , che 1’ egro fanciullo solleva ed accheta.
Il Ragno e lo Scorpione spaventano il popolo credulo e
superstizioso , e porgon materia di scientifiche discussioni
pe'dotti. L' industriosa Formica dévasta i granaj, e ren-
desi modello della previdenza industriosa all’ economi-
sta. La lunga sérié degli entomati costituisce il subietto
d’ interessanti meditazioni, per essere allontanata da cam-
pi e da’ pometi, che désola o distrugge. Le classi mag-
giori poi rendon all’ uomo compagnia, ausilio, vestimen-
to , sicurta, nutrizione, ornamenti , diletti. Or tutte sif-
fatte cose costituiscono una somma di conoscenze utili . se
non necessarie , per le persone di tutte le classi, ciascuna
a ciascuna ; ed io ô creduto perciô di far entrare, ogni qual-
volta l'opportunita si è presentata , tutto cio che puo riguar-
dare la Farmaeia, le arti, 1' in du stria ,, ec. Per tal guisa
1' opera rendesi utile , non solo sotto il rapporto scientific© ,
ma sotto quello eziandio della pubblica e privata economia.
Dopo ciô , avanza sapersi soltanto, se a soddisfare
tutti cotesti obietti valgon gli omeri miei. Questo proble-
ma non è a me dato risolverlo. Esso è di giurisdizione del
pubblico , e precisamente di quella parte , che si com-
pone da uomini versati nella scienza, imparziali ne’ giu-
dizî, e che , con cognizione di causa, tenendo presenti tutte
le condizioni de’ tempi, de luoghi e dell autore , vo-
lesse pronunziarlo.
In quanto a me , ô adoperate tutte le mie forze per vin-
cere le più ardue difficoltà -, ma quelle che di lor natura sono
insuperabili , per essere fuori della sfera di ciocche puo un
solo e senza ausili di sorta veruna, certo non vi sara chi vo-
lesse pretendere cheioabbia a sormontarle. Quindi, i difet-
ti che ne dipendono, spero non vogliano essermi iraputati.
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Mi rimane da ultimo invocar l'indulgenza de’ miei
leltori intoruo alle colpe che potrau rilevar nella lingua.
Queste possono derivare , o dall’ uso troppo comune di
talune voci di origine straniera all' Italia , le quali, tro-
vaudosi acconcie od almeno comunemeute ben intese
ad esprimere le qualifa del subbietto o le sue affezioni,
non si e messa cura a ricercare se siano passate dal va-
glio de’ glossarl: o dall’ introduzione di nuovi vocaboli
tecnici, i quali, originari di liugua straniera , non trova-
no nell’ italiana favella un perfetto sinoriimo. In tal caso
mi son creduto autorizzato a rivolgerli in italiano idioma ,
senza fargli subire altro cambiamento eccetto quello del-
1’ ortografia e della desinenza. Cosi, a cagion d’ esempio,
la voce p ea c e s de’ francesi, alia quale corrisponde precisamente
1’ italiana tanaglia, e la latina chela, 6 creduto
giusto servirmi di quest’ ultima voce , come ehe piü generalmente
ricevuta ed intesa: segmentum de’latini,, al quale
i francesi sostituiscono a r t ic le , mal si potrebbe tradurre
in italiano arlicolo, perche questa voce esprime troppo
generalmente le parti di cbe si compone una qualche cosa 5
mentre la voce segmentum, e destinata ad indicare tecni-
camente le parti, nelle quali sembra risolversi il corpo de-
gl’ insetti. Ora mi e sembrato giusto l’ adottare questa voce
italianizzaudola , siccome vediam pralicato da’ scienziati
d’ altre nazioni, i quali 1’ anno cost appropriata alia pro-
ppopria lingua. C o r s a le t te , voce colla quale i francesi vo-
gliono indicare il torace degl’insetti r e daque’ dotti general-
mente applicato alle parli anteriori d’ animali di classi svaria-
te. Io ö Creduto dare a questa parte un npme diverso a Seconda
dell’ uffizio al rpiale esso adempie , e della eslensione
del corpo la quäle abbraecia : cosi ne’ Crostacei ö adoperata
la voce scuclo, negli Ortoltcri cappuccio , negl’ Insetti to