ai H. Rotundata, Drap. Frequens in Regno.
22 H. Muralis, Müll. Calabria.
_ yar. ) Tarentina. Testa solidiori , pulcherrime maculata , maculis obscwioribus.
Prope Tarentum , in scopulis madefactis ab undis.
23 H. Serpentina? Fer. in Pietraroia et in M. Nicate. {an sU'igata? )
— var. a)
— var. b)
— var. c )
24 H. Variabilis. Drad. Ubique.
— varietates innumerae.
25 H. Niciensis. Fer. in regno.
25 H. Cellaria , Feras, ibid.
27 H. Candida , Ziegl. ibid.
28 H. Turriculatella, n. Portici, Gajeta.
29 H. Irizans , n. ( an Str'iata ? Drap. ) Calab..
3 o H. Melissophaga, n. Neapeli et in Ariano.
3 1 H. Vitrea, n. Gran-Sasso (TItalia e R. O. Botanico.
32 H. Ranzani, n. in R. Ho. Botanico et Comitatu Molisino prope Monte/dcone.
— var. a) Tumidior minusque carinata. Camaldoli.
33 H. Cornea ? Drap............................................................. |
— Yar. a ) Apice spirae a c u t o ..................................% Majella e Calab. XJlteno.
— var. b ) Umbïlico clauso . . . . . . . . J
3 4 H. Albida n. in Pietraroia.
35 H. Pudorina, n. prope Tarentum.
3 6 H. Incarnata, Müll. Neapoli.
37 H. Lurida ? Neapoli, et alibi.
38 H. Cartliusianella, Neapoli.^
3 g H. Lurida, Pfeif. Ibidem..
4 0 H. Crispa, n. Neapoli.
4 1 H. Flavilabris, n. Neapoli. an Arbustorum, var. alpina ?
42 H. Maculosa-n . an Maritima? auct.
43 H; Obvoluta, Müll.
44 H. Hispida, Müll. • w
45 H. Meridionalis, n. in Calabr. et Tar. ■
4 6 H. Sericea , Müll.
47 H. Villosa, Drap.
48 H. Olivieri, Fer. Neapolin in Monte Camaldlense»
4 g H. Rupestris , G. sasso e. Capo- Torano. 50 H. Conoidea, Drap. Calabr.
5 1 H. Pisinna, n. prope Tarentum. Rara.
Ô2 H. Maritima , Drap.
53 H. Nitida, Drap.
DESCRIZIONE DELLE SPECIE NOSTRALI INEDITE
E d o s s e r v a z io n i in to rn o a q u e lle e h e s e r v o n loro d i tip o ,
o e h e d a n n o v a rietà r itn a r ch e v o li.
1 . H e l i x p om a tia e t lu c o r um .
Queste due specie di lumactie sono si strettamente £ra loro
affini ch’ io non so dire su quali fondamenta sono state dagli
autori separate. Eccettuatane quella diversa fisonomia che da fi-
siche cagioni climatiche viene loro impressa : ed il più o meno
di vivacità ne’ colori che fanno anche talvolta più chiaramente
distinguere le zone dalle quali son c in te , convengono in tutt’al-
tro perfettamente tra loro. Di fa t t i, mentre Lamarck da come
specie distinta una lumaca italiana col nome di mutala , afferma
sembrargli una variazione della pomatia propria de luoghi
in cui questa si trova : e nel tempo medesimo il sig. de Ferus-
sac vi riconosce la specie descritta da Muller coll’ agettivo7«co-
rum. Lo „stesso prelodato Lamarck riporta come sinonimo della
sua mutata l U* castanea , che Olivier nel suo viaggio nell’ Im-
pero Ottomano , Atl. Tav. 17, f. 1 a 6 ne rappresenta. La pomatia
dunque sarabbe il tipo naturale della mutata della lucorum e
della castanea.
2. Helix globulus.
Comechè d’ un clima assai diverso di quello dell’ Europa,
e molto più dell’ Italia , si fa distinguere a colpo d’ occhio tra