è la Diphya biparlita, osservata cia Bory cle Saint-Vincent ne’mari tli Africa , e da
questo medesimo dotto viaggiatore, quantunque un pô superficialmente, descritta.
I signori Quoy e Gaymard l’ àn riveduta posteriormente nello stretto di Gibilter-
ra , insieme ad altre , delle quali, difFerendo sol per l’ individuo secondario , an
creduto doverne costituire al tri cinque generi (i). Questi dotti viaggiatori, m
seguito dello studio fatto sù questa famiglia di viventi, ànno apportato moltissi-
me correzioni ed addizioni a quanto dapprima scritto ne aveano Lamarck e
Cuvier. Le loro osservazioni perô risentono ancora di qualche colpa, figlia della
prevenzione colla quale an riguardati tali esseri , ed anche delle circostanze
poco propizie ad osservaz oni di tal natura. Senza riandare tutto cio che dai
preïodati autori si e detlo , farô qui notare gli equivoci ne’ quali son caduti, de-
scrivendo la Diphya biparlita egualmente che un’ altra specie spettante al généré
Calpe, e che forsi non sa'rà cliversa dalla Calpe penlagona.
Dalle imperfette nozioni che si sono ricevute n’ è risultato, che questi esseri
sian stati riguardati da Blainville come analoghi aile Salpe, riunendoli quindi
con quelle per fame una sola famiglia ; e Cuvier gli à considerati come analoghi
ai Medusarî , e , riunendoli aile cosi dette Urticke di mare , aile Fisalidi,
le Fissofore , gl’ lppopodi, ec. , gli à fatti entrare nella composizione dell’ orcli-
ne degli Acalefi ldrostatiei. Nondimeno e cl’ uopo confcssare, che questi semhra
non essere stato del tutto convinto délia giustezza di tal sua classazione : al-
meno, il modo come egli si esprime tanto fa sospettare (2).
La clefînizione di questo genere datane cia Lamoreaux nel nuovo Diziona-
rio di Storia Naturale è ancor imperfetta ed amhigua ; e cio a causa di non
aver mai veduto.in natura tali viventi; .cosi almeno mi fa giuclicare il modo
come egli li descrive (3).
(1) Vecli il quadro seguente.
(2) C’ est é la suite des Acalephes hydrostatiques que peuvent se placer les Diphyes ,
genre très singulier, où deux individus différents sont toujours ensemble , 1’ un s’ emboîtant
dans un creux de 1’ autre, ce qui permet cependant de les séparer sans détruire leur vie
propre. Ils sont gélatineux, ect. Cuv. R. A. , p. 2SS.
(3) Difie— Nuovo I)iz. di St. Naturale.
Genere assai singolare della terza classe degli animali raggianti o zoofiti, stabilito da
Cuvier. Questi Zoôfiti sono composti di una sostanza gelatinosa , consistenle e trasparen-
tissima ; la loro esterna figura è una piramide angoloSa, la cui base à due aperture ; una
piccola rotonda circondata da cinque punte , considerata corne la bocca, e la quale conduce
in un sacco senza uscita, il quale si prolunga fino alla sommité , e serve d’ intestine
; 1’ altra più grande immette ad una cavité meno prolungata , la quale comunica in-
dietro con una seconda cavité di forma ovale. Da questa esce una lunga coda filamento-
sa é flessibile, che si considéra come 1’ ovajo. Questo genere rimarchevolissimo non si com-
pone ancora che di una sola specie, la quale era sfuggita a tutti i navigatori, e che Bory
de Saint-Vincent é scoperla descritta e figurata nel suo viaggio aile quattro principali isole
de’ mari di Africa, sotto il nome di Biphora biparlita , T. 6.
Le Difie stanno ordinariamente a duè a due, e si. trovano nell’Oceano, fluttuanti nelle
regioni equatoriali. ( Lamx. ). _
Quel che è vero, per rapporto a questo genere cli animali, consiste in
c io , che non puô farsi un’ idea chiara dell’ organizzazione complessiva di essi ,
senza averli dapprima minutamente studiati. Io medesimo era rimasto ancor
dubbioso intorno alla Diphya bipartila: ne 0 saputo farmene giusta e compléta
idea prima di averne un individuo beri intiero. E qui ricordo in proposito
un passo di Lesson mol to giudizioso ed istrutttivo. « Devesi esser molto sobrio
egli> dice, nel creare generi per i Zoofiti , poichè la maggior parte ci sembra
essere al . presente animali talmenté aggregati, e riducibili in particelle con tanta
facilita , che facilissimo si rende moltiplicar questi pretesi generi oltre mi-
sura » ( Vedi , Férus. Bullet, decem- e settembre del 2827 ).
Dopo tali considerazioni convien dichiarare , che il nome di Diphya imposto
a questo genere di animali io. lo ritengo solamente per la facile intelligenza de’
miei lettori ; ma che nondimeno crederei doversi permutare in quello di Disoma ,
due corpi ; cio che racchiucle ben altra idea che due individui di natura differente.
QUADRO DELLA FAMIGLIA DELLE DIFIE, SECONDO I SlG.
1. Djfia p. d. I due individui pressoché simili
[5. N avicelea :
, piramidali, con talune
punie , intorno alla loro aper-
tura, ch’ é alla base délia pi-
l'amide.'
De’ due individui, 1’ uno ritiene
la forma piramidale ed inca-
strafi nell’ altro più piccolo e
quasi cubico.,
Abila : De’ due individui , 1’ uno di figura
ovale-allungata incastrasi
ïiell’ altro più piccolo ed in forma
di cainpana.
4* Cuboïde, : L ’ individuo più piccolo e cam-
paniforme frangiato incastrasi
neU’ altro maggiçre e di figura
cubica , . nel la superior faccia
del quale vi è un’ apertura che
dé uscita.
L ’ individuo piccolo e campa
niforme incastrasi nell’ altro
più grande ed in forma di zoc-
colo.
! 6. Ekkeagoka : L’ individuo maggiore globu-
l'oSo con nove punte e tre cavité
, la media delle quali rac-
cliiude i succialoî e T ovaia ,
e riceve la 'seconda parte piç-
ciolissima allungata con una cavité
guernita di 5 punie nel-
l’ apertura, ed a vente un canale
latérale.
Animali riuniti, di di versa forma ,
ciascuno de’ quali gode di una vita di^.
stinta che puô conservare lungo tempo
, anche separato dal suo compagno. TI
primo che si présenta à due cavità ; una
delle quali compléta , çon cinque den-
telli alla sua’ apertura ; I’ altra consi-
stendo in un canale più o meno pef-
fetto , formato da due membrane che;
lasciano passare una coronà di succia-
toi e di ovaja , che appartengono al se^
condo animale.
Questo ordinariamente piu piccolo
del precedente , al quale è unito in una
maniera più o meno intima , è fornito
di 3 cavità. In quella di mezzo s’ inse-
risce il primo individuo, e vi sono
stabiliti i succiatoî.