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A u d a c e impresa parvelo scrivereuna F a u n a g e n e r a l e del
Regno di Napoli a colui che volle annunziarla in uno de’
più classici giornali di questo reame (i). Ardirnentosa non
meno a me sembrava allorquando mi avvisai por mano al
lavoro. E veramente, lo scrivere la StoriaNaturale degli
animali tutti d1 una regione cosi estesa e svariata, ben al-
tri polsi esigeva che i miei , ed assai diversa fortuna eziandio
per renderla di pubblica ragione. Ciö specialmente nell’era
attuale , in cui i grandi progressé gia fatti della Storia Naturale
non permettono quasi a mente veruna abbracciarne
per intiero uno de’ suoi tronchi primär! (2). Egli dunque
si maravigliava a ragione il dotto uomo (3). Ma senza rea- 1 2 3
(1) Liberatore , Annal. Civ. Fase. I V , anno II.
(2) Le scienze van soggette alle opinioni de’ tempi e delle nazioni, come ogni
altro costume. Ciaseuna etä stima piu questa o quella altra, ed abbatte 1’ una
mentre a sommo onore 1’ altra si estolle. Quindi le scienze naturali per lungo
tempo neglettc, cominciarono ad ergere il fronte sul cominciare del secolo XVIII.
( Linn. Amaen. Acad. VI. Chinensia) pag. 23o. Un secolo è trascorso, ed a tal
mole son esse portate , che mentre il Naturalista d’ Upsal tutte abbracciar le
potè ed ordinäre, or non v’ a ingegno elevato cotanto , ehe un sol regno com-
prender ne possa nella sua totale estensione, d’ ogni parte ugualmente conoscitore.
(3) V ia sovente nell’ animo assai piu di forza , e di coraggio nel petto , di
quel chc si possiede in fortuna. E spesso ancora la non curanza e ’1 disprezzo