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rotifere contratte e nascoste all’ interno, nè mai più le caccia < il
cuore dà qualche rara palpitazione: ß finalmente contraendosi
tutto il corpo si và disseccando, perde le anticlie sue forme ,
e svanisce in fine del tutto ogni apparenza di organismo animale.
Noterô in fine, ehe il movimento degli organi ruotatorî i
non è costantemente in un sol senso , nè verso uno stesso lato
in entrambi; ma varia in questo od in quello individo, serban-
dosi solamente costante in ciascuno. Almeno quelli che ô io
osservati in diversi tempi mi ànno ésibito costantemente tali
condizioni. Non mai a volonté 1’ animale altera o scambia la
direzione di tali movimenti. Quando una volta essi si trovano
pronunziati, proseguono cosi fino alla morte dell’ animale. Deb-
bo nondimeno confessare , ehe le sole difl'erenze da me osservate
consistono in due : ehe cioè essi si faccino verso un medesimo
senso in entrambe , o dall’ esterno ail’ interno.
Osservazioni. Quando vedrai per azzardo la forcolaria presso a morte o
per qualche cagione influente sù. la sua vita turhata, essendo allora le braccia
rotifere contratte e nascoste, yi si presenterà sotto quella forma ehe dicesi ler-
nea. I movimenti suoi in questo caso sono simili a quelli d’ una larva di Geo-
metra , e vi si distinguono nettamente i segmenti di cui tutto il suo corpo è
composto. Di questi, il maggiore occupa la parte mediana di tutto il corpo, ed
in esso rientrano tan to gli anteriori ehe i posteriori, corne farebbero i tubi d’ un
Gannocchiale. Yedi la spiegazione della tavola.
M. du Trochet dice ehe gli organi rotatorî non siano realmente due, ma
un solo, ripiegato in guisa da rappresentare la cifra 8 rovesciata oo , e ehe qualche
volta l’ intera ruota si ripiega in tre o quattro ruote parziali. Y i è luogo a credere
dunque, dice Lamark, che in tutti i Rotiferi non vi sia ehe un solo or-
gano rotatorio , Lamk. vol. 2. p. 28.
Da quanto è stato detto nel descrivere la nostra forcoleria evidentemente
risulta, ehe gli organi rotatori sono realmente due, secondo vengono eziandio
dalla figura rappresentati. Le difl’erenze delle opinioni risultano dallo aver, os-
servato tali animali in diverse stato della lor vita; ed è ben raro in effetti che
cosi ben spiegati essi si ossèrvino, siccome io gli ô visti nella nostra forcolaria.
L’ organo assai contrattiie rientra nel fondo della bocca d’ onde u’ esce a
piacimento dell’ animale, Lamk. 1. c. p. 29.
Questa osservazione e ancor falsa. Gli organi rotatorî non rientrano già
per 1’ apertura della bocca , ma vengono ritirati insieme con quelle due specie
di braccia, ail’ estremità delle quali sono impiantati, portandosi ail’ interno dal
sacco membranoso ehe riveste tutto il corpo della forcolaria, siccome è stato già
avvertito.
R'O T I F E R l
Quelle ch 10 credo l’ organo destinât» principalmentea Spi„gcre nel-sistana
generale del corpo il fluido irrigatore, e elle perciè à detto vescica od orec-
chiejta che fa 1’ ufficio di cuore-, era pur stato veduto, ed indicate per l’ orga-
îio della deglutizione di questo animale-, tanto nella furcolaria aurila , che in
altre specie. Egli è vero-, che quando la -forcolaria tiene gli organi rotator!
contratti e nascosti entro le sue cavità tegumentarie , quest’ organo si confonde
quasi con quelle due ,punte arcuate, mere-, in forma di mandibole , colle
qu?h ;prende .alimente. I loro movimenti sono visihilissimi e patenti, e simili
dello intutto a quelli delle mandihole de’ crostaeei. Se nonchè, la presa delle'
matene mservienti alla sua nutrizione rassomiglia perfettamente allô beccar dei
Salhnacei. Innoltre, spinge la forcolaria questo suo apparat» , nella parte an-
enore a quando a quando , i lati del quale ànno pure alcuni organi palpifor-
, 1Ca isslmi ed assai mo,)Ui- Io sono riuscito a vedere con taie chiarezza
quest organo da non lasciarmi alcun duhhio neîl’ animo. Anzi, mi sono assi-
™ “ H Uffl7,10 dj M Parti i vedendola attaccarsi- ad un grumo di sostan-
^geto-ammale , dalla quale carpiva , lacerava , e déglutira ib ran i, ciofa-
cendo si lungo tempo da permettermi la soddisfâzione di farla osservare a ta-
luno de pra dihgenti miel uditorî, il sig. Tommasi, giovine Medico, ed altri
.Ben distinto e perô quest’ organo dalla picciola vescichetta puisante di uueUi M* B B CUi m0Ü sistolici B quelli degli organi mandibolari. l a™va dapp1rima con
di aver Bwl I mB aTTers0 P °P™°ne & RH , dhe dichiarano
■ B B ne Brachtom, e le quali potrebhero ancor valere per
rapport» alla Forcolaria , non sembrano purito sussistenti. In'fattî , e«li parte
dal principle che non avendo questi animaletti nè sistema nervoso nè musco-
lare , impossible si rende la presenza delle mascelle , le cui funzioni sono in-
dispensabilmente ligate con quelli. Ma il non essersi potuta dimostrare la pin-
aeuza del s.tema nervoso o di qualche ganglio, nè il muscolare , non è certa
ri prova défia loro inesistenza. Altronde, quando anche nolle Forcolarie siccome
ne Brachiom non si velessero ammettere realmente le mascelle, oerto esi-
stono in essi i movimenti analoghi a quelli di tali parti della bocca, e quindi
debbono asservi organi addetti a sostenerli, a regolarli, ed eccitarli : l e c h è
val Io stesso che dire cbe m questi animali vi esiste e senso e moto. Dopo ciè,
“ pensi corne si vuole intonio alla presenza de’ sistemi nervoso e muscolare.
di fo rm a i cfi H B ‘ I B è neCessario présente i camblamenti
. S M B d . dl H Sm0 SUSCettlvi <luesti H S | Perloohè , le figure
diverse sotto le quali possono esser veduti non sono certo indizio di reali differenze
specifiche. La stessa nostra Furcuhria io la distinguo soltanto, perche non
trovo alcuna delle figure esihiteci dagli autori, aile quale potesse assimfiarsi. Non
dimeno m son persuaso, che le differenze risultano dallo aver osservato questo
, ' ! e SUO, CO” P'et0 stato di sviluPP» e di energia vitale, fo è ben vis'«
d medesimo individu» sotto altre forme, e là dove non fossi stato sicuro che
questc nsultavano da modificazioui che prendeva lo stesso individu», il quale