INTRODUZIONE
A L L A C L A S S E I I I . A I H F I B 1
IM P R IM A TU R
Fr. Dominicus Büttaoni Ord. Praed.
S. P. A. Mag.
IM P R IM A TU R
Joseph Cànali Archiep. Coloss.
Vicesg.
Questo volume non si restrignë a porgere soli esempi della Classe, ma tratta la
E rpe to lo g ia Ita l ia n a compleüamente; onde puô starsene come isolata Opera, la quale adem-
pie a uno dei principali desiderî della Fauna d’ Italia. E veramente era si piena la igno-
ranza che ad ogni passo sentivamo sulle specie anche più comuni delle Lucertole, dei
Serpenti e dei Rospi, ehe il semplice stabilimento della legittima nomenclatura ci ha
costato di molti stud! e replicate comparazioni. Speriamo perô questa parte della Zoolo-
g ia , sfoltala ora delle tenebre ehe l’avvolgeano, sarà non men chiaramente conosciuta in
Italia ehe in qualunque altro paese ; nè ciô è dir poco dacchè il Duméril e il Bibron,
confortati dai lavori di Wagler, di Fitzinger, di Schlegel, di Wiegmann, di Tschudi e di
altri, diffusero tanta luce sulla Erpetologia generale.
Nella presente distesa trattazione di tutti gli Amfibi italiani si ha eziandio una delle
più rieche raccolte Iconografiche di quelli europei, poichè oltre le 60 nostrali, ehe ne
costituiscono i due terzi, 10 altre specie non italiane figuriamo a maggiore illustrazione ;
di guisa ehe potrebbesi dire Erpetologia Europea se avesservi trovato posto le 22 seguenti.
Due atlantiche Tartarughe a quando a quando pescate lunghesso le coste occidental!
d’Europa, pioè la squisita Chelonia mydas,Latr., argomento di ghiottornia al Britanno, e
l’utile Caretta imbricata, Merr., del cui guscio si foggia ogni maniera arnesi per custodire
preziosi ornamenti e acconciar le trecce al desiderato sesso : la spagnuola Testuggine
d’acqua dolce, Terrapene sigriz, Bp., e una Testuggine terrestre, Chersus iberus, Bp., asiatica
e affricana, appena europea. I due orientali Stellioni, Stellio vulgaris, Daud., e Stellio
caucasicus, Eichw. Il favoleggiato Camaleonte, Chamoeleon vulgaris, Daud., assai più affri-
cano ehe europeo. Un secondo Lacerto della Svizzera ancora oscuro, Zootoca monla-
na, Tschudi. L’Ophiops elegans, Ménétries, cui va forse aggiunto YOphiops macrodactylus,
Berthold, YAblepharus pannonicus, Fitz., e il bivittatus, Bp., il Typhlops vermicularis, Merr.
L’Erix jaculus, Daud., YElaphis pareyssi, Fitz., o sauromates, Pall, per restituirgli il più
antico nome; YHoemorrhois trabalis, Boie, ma non dello Schlegel, cui va riunito il Coluber
caspicus, Gm.; la Natrix hydrus, Merr. a squame emarginate, e la N. scutata dello stesso
autore : e tra i Serpenti velenosi il Trygonocephalus halys, Licht. Le quali specie tutte di
Saurii leptoglossi e di Ofidii per la remota lor patria orientale appartengono in vero più
alla Fauna d’Asia ehe a quella di Europa, dal cui confine dilungandosi poco più, si arric-
chirebbe di parecchie altre specie, come, a mo’ d’esempio, del Phrynocephalus auritus,
Kaup. ( Megalophilus auritus, Eichw.). Le tre ultime delle 22 mancanti, spettano ai
Batrachi e son tutt’ altro ehe asiatiche, cioè il Blanus cinereus, Wagl. della Spagna, del
Portogallo e dell’Affrica, unico Rettile che rappresenti in Europa l’Ordine dei Saurophidii
corne da noi circoscritto a racchiudere le sole Anfesibene : il bellissimo Triton vittatus,
Gr., di Francia e d’Inghilterra, non .mancando il quale avremmo del tutto completo
l’Ordine importantissimo delle Ranoe : e finalmente il conteso Proteo ( Hypochthon an