HEMIDACTYLUS TRIE DIRS
EMIDATTILO TARANTOLINO
HEMiDACTYLus cameo-cinereuSj fitsco maculatuSj poris fiemoralibus instructus: trunco ad
latera non lobato : dorst tuberculis parvisj numerosisj obscure triedrisj seriatim dispo-
sitis; cauda longiusculaj super ne fiasciataj tuberculis conformibus.
GECKO triedrus, Daud. Rept. IV . p. i55. Merr. Syst. Amph. p.fa.sp. 8. Cloquet, in Diet. Se. Nat.
x m l . p. 2pm
HEMIDACTYLUS TRIEDRUS, CuV. Fill.. Class. Rept. p. 46. Sp. 5.
GEKKO MER1DIONALIS, RissO, Hist. Nat. I I I . p. 87. sp. 12.
HEMIDACTYLUS VERRUCULATUS, CuV. Regn. Allim. 2. edit. I I . p. 5^.
GECKO A ÉCAILLES TRlÈDRES, Duud. IÓCO CÜCltO.
GECKO méridional, Risso, loco citato.
H a i costumi dell'Ascalabotes mauritanicusj ma preferisce vivere presso i tetti e
sotto gli embrici, nell’interno delle case, e non si vede giammai lungo i muri dei
giardini o nei luoghi umidi. Nelle terre dei contorni di Roma, come Albano, Marino,
Frascati è più comune che nella città stessa. Prima delY Al scalabotes ^mauritanicus si ri-
covera nell’asilo in cui deve passare la fredda stagione, e più tardi di quello si riseuote
dal torpore hivernale. Quantunque yiya in tutta 1’ Italia media e inferiore, e si trovi in
Dalmazia e nella Francia meridionale, da pochi anni soltanto è noto nella scienza Zoolo-
gica come indigeno dell’ Europa. Daudin, che fu il primo a dariie contezza e lo chiamo
Gecko triedruSj non seppe dire di epiali regioni fosse natiyo. Il Cuvier allorchè slabiU
il suo Hemidactyius verrucülatus non sospettö dell’ identità d’esso- e del Gecko triedrus.
Non possiamo far a meno di riconoscere questa specie stessa nel Gecko meridionalis del
Signor Risso, quantunque. quest’ultimo au tore non siasi esteso che nella descrizione dei
colori, senza curarsi di notare quei caratteri, che per noi distinguono il genere.
La presenza dei pori femorali è anche di minor importanza nel genere Hemidactyius,
che.negli altri Gecconidi, perche in esso ora sono distinti, ora mancano del tutto. Undici
sono Ie specie comprese hnora in questo genere native di tutte le parti del globo, e i
caratteri comuni a tutte sono : dita con Ie prime falangi orlate d un largo margine mem-
hranaceo e guarnite nel di sotto di due serie di> scaglie, con la seconda e 1’ultima falange
cilindrico-filiformi ed erette, tutte brevi e tutte munite d’unghie: squame sottocaudali
disposte in fascie larghe al modo degli scudi addominali dei Serpi.
La lunghezza doiY Hemidactyius triedrus è di quattro pollici, la larghezza del tronco
è di cinque linee e mezzo, 1’altezza di quattro linee. II capo è lungo otto linee : la coda
due pollici e due linee: 1’antibraccio tre linee e mezzo; il braccio altrettanto; Ie dita
anteriori maggiori due linee: la coscia quattro linee; la gamba quattro; le dita posteriori
maggiori tre linee. La distanza fra un’ occhio e 1’altra è di due linee scarse, ed è