VIPERA AMMODYTES
VIPERA DAL CORNO
v i p e r a verruca conica squamosa rostro imposita: dorso cinereOj tcenia longitudinali nigra
Jlexuoso-repanda: cauda sextantali. Sc. abd. 142—162. Scutell.subc.par. 28—36.
coluber ammodytes, Linn. Syst. Nat./.p.376. Gmel. Syst.Nat. I.p. 1087. Host, Amphibiol. inJacquin
Collect. 1V. p. 35o. sp. 1. tab. 24. 25. Lacep. Quadr. Ovip. etSerp. II.p.Q'J. Shaw, Gen. Zool. I I I .
p. 579. Bonnat. in Tab).. Enc. Ophial, p. 56. sp. i 5 i. tab. I-fig-1. 2. 3.
Vipeba illyrica, Laur. Syn. Rept. p. 101. sp. 22a.
vipera ammodytes, Lair.Rept. I I I .p .5o6. Baud. Rept. V I. p.ig3. tab. i^.fig.i. Wagl. S . Amph. p.i’]’).
ViPERA (echidna) ammodytes, Merr. Syst. Amph. p. i5i. sp. 8.
cobra ammodytes, Fitting. Vert. Mus. Wien, in Class. RepUp. 62 .sp. 1.
ammodytes, Gcsner, Serp. lib. v. p. 23. J oust. Hist. Serp. I . lib. i. tit. ii. cap. i. art. ii. p. 11. tab. 1. fig. 3.
ammodytes, vipera cornuta illyrica, vipera monoceros, Aldrov. Serp. lib. i. cap. iii. p. 167. fig. in p. 169.
coluber scut, abdom. ifys. squam. caud. 32. Linn, Atnoen. Acad. I.p. 5o6. tab. ij.fig. 2.
aspido del corno, Jkfatt/iioli, Comm, in Diosc. lib. Ti. cap.xWii.p.gSo.
ammodyte, Daubent. in Enc. Melh. Hist. Nat. I I I . p. 588. Richard, in Diet. Class. H. Nat. XVI- V- 6° 5-
viPERE A* museau cornu, Cuv. Regn. Anim. I I . p. 83. Id. 2. ed. ii. p. 9*.
sandnatter, Wolf, in Sturm Deutschl. Faun. Amph. Fasc. ii. tab. 1. 2.
A .lc u n i denti vuoti internamente, acutissimi, inseriti sul tratto anteriore delle due
ossa mascellari, ehe dall’ esser incurvi e assai lunghi molti scrittori hanno denominato
caninij e dall’uso cui son destinati altri hanno detto veleniferi o feritorij sono i terribili
stromenti di morte de’ qnali è armata la bocca dei Serpenti malefici. Vario è il lor numéro.
Havvene talvolta un solo per lato; più spesso intorno o dietro ad un grande
e solidamente piantato ne sorgono parecchi altri minori e mal fermi, pronti a consoli-
darsi, a crescere ed a subentrar nelle veci del primo, se per accidente venga quello a
spezzàrsi. La cavità interna è formata da due canaletti che scorrono uno innanzi allaltro:
il posteriore non ha uscita verso il basso, e solo ha un’ orifizio alia base del dente, che
dà accesso ad un fascetto di nervi e di vasi sanguigni: l’anteriore s’apre inferiormente in
una fessura angusta, bislunga, prossima alla punta del dente, e presso la base del me-
desimo dal lato anteriore ha un’orifizio più largo. Quieto stando il Serpente, i denti veleniferi
rimangono ascosi quasi del tutto dentro una piega della membrana ehe riveste
le fauci, e la lor punta è volta all’indietro: allorchè s’apre la bocca, e l’animale è in
atto d’offendere, coli’ abbassare posteriormente le ossa della mascella gli sguaina e trae
colle punte ail’innanzi. L’umor velenoso viene elaborato da due glandule grandette
collocate ai lati della mascella di sopra presso le orbite, quasi immediatamente sotto la
pelle: dall’uno e dall’altro lato lo raccoglie una vescichetta fornita anteriormenle d’un
canale escretore, ehe lo awia verso la base del maggior dente feritore sotto la piega
membranosa ehe la riveste. Quando il Serpe ferisce, nel chiudere la bocca contrae
un muscolo, dal quale vien premuta la vescichetta, e l’umor velenoso spinto verso la
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