INTRODUZIONE ALLA CLASSE III. AMFIBI
chalcides, Cuv.), e la Luscengola (Anguis fragilis, L.), ai Saurii leptoglossi: i Serpentelli
(Zacholus austriacus, Wagl., e Zamenis riccioli, Bp.), il Saettone (CallopeUis flavescens,
Bp.), il Cervione (Elaphis quadrilineatus, Bp,), il Milordo [Coluber viridir-flams, Lacèp.), e
le Serpi d’acqua (Alatrix lessellala e N. torquata, Merr.), tutti Ofidii innocui; il Marasso
(Pelias berus, Merr.) e la variabilissima Vipera (Vipera aspis, L.) soli venefici. Fra i Ba-
trachii le due Ranocchie (Jtana esculenta e R. temporaria, L.), la Racanella (Hyla mridis,
Laur.), il montanaro Ululone fuocato (Bombinalor igneus, Merr.), e i due Rospi (Bufo
vulgaris e B. mridis, Laur. ), spettanti ai Ranidi ; e i terrestri Salamandra maculosa, Laur.,
Seiranota persfÀcillala e Geotrilon fuscus, Bp., non ehe gli acquatici Triton cristatus,
Laur., e Lissolrilon punctatus, Bell, ai Salamandridi.
Assai opportunamente ci viene dal Signor De Selys Longchamps una lettera partico-
lareggiata intorno alla sua Fauna del Belgio, che ci pone in grado di raffrontare la
nostra con quella Erpetologia. Ugualinente ne porgono mezzo a comparazione le pub-
bliçate Opéré dell’Jenyns e del Thompson per le Isole Britanniche; dello Schinz ' per la
Svizzera; dello Sturm per la Germania ; del Nilsson per la Scandinavia ; del Pallas e del
Nordmann per la Russia: delle quali tuttè e di altri argomenti ci varremo un giorno a
formare Tabelle comparative, tove'd’un’ oechiata Ai vegga la Fauna .generale d’Europa e
di ciascuna sua parte. Ora meramente ci Stringiamo a riferire avéré il Belgio sole 23' specie
di Amiibi, niuna straniera all’Italia: un Chelgnio e marino; quattro Saurii; cinque
Ophidii, venefici due; e tredici Batrachii, otto nei Ram«, cinque'nei Salamandridi: ond’ è
riguardevole la prépondérante proporzione dei Batrachii, inversa dfquella ehe tengono
con gli altri Amfibi, appo noi, e soprattutto nelTErpetologia del Globo. Le Isole Britanniche
sono ancora più povere, non vantando ehe quindici Amfibi, compresivi tre acci-
dentalissimi Chelonii marini ; tre Saurii ; due Ophidii, un sol di essi venefico ; e sette
Batrachii, tre dei quali Ranidi: è da notare ehe non ha Irlanda alciin Serpe, e manca
del Bufo vulgaris, come la Sardegna. Questi Animali non comportando il freddo si
fan più rari grado grado ehe volgesi a settentrione, onde la Scandinavia n’ è poverissi-
ma. E tali confronti son veramente opportuni a correggere errori di Zoologia geograflea,
come il trovarsi la Testudo groeca, L., attorno attorno il Mediterraneo, e non rinvenirsi
il Pelias berus al di qua delle Alpi.
Qualunque merito si faccia a questo nostro lavoro, ci sarà abbastanza se vedremo
col piacere dell’ utile andar meno disgradata una Classe di Animali ehe ne provvedë salubre
cibo nelle Testuggini saporitissime di ogni specie, e nell’abbondevole Rana esculenta;
non ehe médicinale virtù nella ste’ssa carne delle Vipère. Ci rallegreremo corne di appagato
desiderio se di alcuna efficacia riusciranno Je noslre protestazioni contre il fallacè molti-
plicare di specie, massimamente nelle tante Serpi di cui il giovane era ritenuto diverso
dall’adulto, e nella Podarcis muralis scissa in nominali specie dagli stessi Zoologi più severi,
eliminatori talvolta delle meglio stabilité. E soprattutto poi se sarem giunti°a diradicaré
quel molti pregiudizi onde gli Amfibi per cotanto dannevoli si aborriscono. Non si vorrè più
novellare sul tocco e la morsura della temutissima innocua Tarantola; né pusillanimo
rifuggire con ribrezzo da tutti i vaghi e lucidi Serpenti, a torto li accomunando colle .vele-
nosissime Vipère. Chè non solo è grossolana credenza accusare di mortifère ammalia-
mento il Cervione, ma grave colpa d’ingratitudine uccidere in esso un benefico distrug-
gitore di animali veramente nocivi. Avvertimenti di cotai sorta darebbero pur lume e
istruzione ai buoni Agricoltori, perché con semplici fatti si vuole intendere meglio ehe
con predicate teorie allo studiato loro rigeneramento.