circolare, pieghettala, aderente al mento, libera appena al margine.posteriore: cute verrucosa:
parotidi, e glandule turgide a ciascun angolo della bocca: arli posteriori lun-
ghissimi: dita delle palme libere, cilindriche, piccole: quelle delle piante alquanto de-
presse, grandette, palmate alla base, marginale nel resto dalla membrana interdigitale.
Cbe un peculiar Ranino vivesse in Europa dotato di chiara ed acuta voce simile ad
un campanello, fu creduto nel porgersi curioso oreccbio ad un suono talmente singolare.
Prima per6 di andare in traccia del fugace e nascosto cantore per esaminarlo, fu posta
ne’cataloghi della scienza una Sana campanisona, nome che ando soggetto a modifica-
zloni diverse, secondo che Naturalisti puramente ascoltatori caratterizzarono cotai suono.
Nè mancava chi reputasse quel Batraçhio essere il Bombinator igneuSj sembrandogli
che la voce fosse di quello, mentre altri con miglior fortuna sosteneano poter essere di
altro Ranino. Avvenne poi che, avutolo alcuni in potere, senza sapere nè immaginare
in lui la Campanisona Ranocchia, che mutola probabilmente se ne stava sotto le inda-
gini dell’uomo, attesero piuttosto ad osservare Paîtra sua più singolare caratteristica
Hell’ opera della generazione, per la quale gli dettero lo specifico nome di obstetvicans.
Quindi è che noi, lasciata da banda la denominazione di CampanisonOj maclre di tanti
errori accennati nelle sinonimie sovrappostè, adottiamo per questo Ranino ben merite-
vole di formare un genere, cioè 1’Alytes_, quella più opportuna di obstetricans.
Non abbiamo per verità potulo osservare da noi stessi la misteriosa funzione tra la
femmina e il maschio nell’aUo di prolificare; ma scevrando le minuzie, delle quali
rendea conto all'Accademia nel 1741 il Francese Demours, osservate forse meglio in
appresso dall’illustre Brongnart, sembra non potersi dubitare de’fatti che succintamente
esponiamo, checchè ne scriva il Wagler ripetuto dall’Oken, i quali cred'ono che le
funzioni attribuite al maschio si facciano piuttosto dalla sua compagna.
Accoppiansi dunque con brevi e poco tenaci amplessi due volte l’anno aH’asciutto,
di primavera e di autunno, di maniera che il maschio mentre féconda le uova, che in
assai minor numéro che negli altri Ranidi,e non tutte destinate ad aver buon fine, van-
no uscendo dall’ano della femmina, grosse quanto un seme di canape, di color giallo pal-
lido, ed invischiate di mucilagine, che si consolida in materia elastica filiforme e Iraspa-
iente, il maschio dissi, estrae il parto, e se lo avvolge destramente aile coscie, il quale
siccome è lunghissimo vien da lui agglomerato anco sul suo dorso. Çarico del dolce peso
sel porta sotterra, nè lo depone benchè venga a gracidare all’aperto colla sua chiara tin-
tinnante voce, oppur di notte vada in busca di preda, finchè durano le poche seltimane,
nelle quali maturano le uova inaffiate spesso dalla sua orina ; e giuntone il tempo corre
sollecitamente il faticoso padre a tuffarsi nell’ acqua, mercè del quale elemento da lui
non più tocco fin da quando lascio le spoglie di Girino, sbucciano fuori dalle stesse
uova le larve. La femmina anch’essa dall’ altra parte, schiva affatto dell’acqua, s’intana
sotterra nel suolo per riposarsi. Ed i girini, appena spuntati, seguono a terra i genitori.
Paleggiando colle gambe deretane, ed appoggiandosi colle anteriori, suol cavaré questo
Ranino profondamente la terra, conducendo lunghissimi canali misurati dallo Tschudi
fin di 37 piedi, nel corso de’quali v’ha de’cunicoli, in cui prediligge il maschio di vi-
vere in società di sei o sette compagni, mentre la femmina si stà isolata, e più riposta. E
quando viene fuori è saltellatore non meno agile de’Ranocchi, mentre al contrario in-
torpidisce nell’acqua, e se a forza ve lo costringi, vi muore in breve. Se lo tormenti, la
vedi quasi fare come il Bombinator facendo conca del suo dorso, ma nou tanto profonda,
e nascondendosi gli occhi colle gambe anteriori, mentre sparge un umore al pari
biancastro, piü acre perö, e piü abondevolmente sgorgantegli dagli occhi e dalle narici,
e piü grave ancora del mal odore dell’ aglio a tal punto, che risoluti anatomici sospe-
sero talvolta il coltello.
II suo corpiceiuolo misura un pollice e quattro linee: ha il capo ottusetto; gli occhi
assai sporgenti, 1’iride dorata, ma poco vivace, la pupilla verticale sotto il sole, circolare
di notte, ma ora allungata di sotto in sü, ora da’lati, e talvolta in ambedue le forme|; il
timpano orbicolare; un rigonfiamento glandulare in luogo delle parotidi, talvolta non
eguale in ambo i lati, non poroso; una piega subgulare piü pronunziata che in qualun-
que altro Batrachio; la cute tutta densamente granosa, eccettuate le ulne, le palme, le
tibie, e le piante, che son lisce; la sommitä del dorso, il vertice del capo, e la collot-
tola sparsa irregolarmente di verruche piü grandi; un cordoncino che dagli omeri gli
percorre i fianchi fino all’ origine delle coscie formato da una serie di altre verruche:
i diti delle palme totalmente liberi, il terzo piü lungo, il primo piü breve, il secondo
ed il quarto uguali in lunghezza; quelli delle piante appena semipalmati alia base, e
quindi alquanto lobati, il primo ed il quinto poco disuguali, il secondo, terzo e quarto
gradatamente piü lunghi.
II colore è cenerino lurido vergente alquanto in verdastro, con le verruche, con alcuni
punti e con macchiette su i fianchi e su i piedi piü cupe; il cordoncino laterale
nero è assai piü chiaro e quasi biancastro.
Lo scheletro non offre alcuna particolarita; le tibie si conserrano membranacee, come
accade nell’ Hyla, nel Discoglossus e nel Bombinator.
Trorasi questo Ranino in tutta la Francia, in tutta la Svizzera e nella Germania.
Patigi, ove fu scoperto ed illustrate la prima volta, ne abbonda tra’sassi de’suoi giardini
e delle pubbliche passeggiate. Noi medesimi lo cogliemmo in Manheim, non mai trova-
tolo n e ll'Italia centrale e meridionale, Sfuggito alle indagini dell’industrioso Roesel, il
quale avriane data, come degli altri Ranini, figura degna di lui, videsene fin’or la mi-
gliore nella Fauna germanica dello Sturm. Noi ci siamo ingegnati di porgerne una, della
quale niunp possa mettere in dnbbio la esattezza, principalmente in quel che rignar-
da la controversa gestazione delle uova in groppa e fra le cosce del maschio, piü singolare
per questa funzione, ehe per quella ad altri Ranidi comune, di ostetricare Ia prole.