PSAMMODHOMDS CINEREUS.
rilievo, son tredici. Gli arti son gracili, rotondetti, cilindrioi; i posteriori più pingui : e
quantunque il maschio abbiali tutti più lunghi della femmina, tutlavia gli anteriori suoi,
sebbene gli distendi molto, non oltrepassano gli occhi, e i posteriori giungono appena
air ascella. I diti scagliosi tutti, poco o nulla compressi, notabilmente carenati al di sotto,
han piecolissime le unghie; ed il primo, secondo e terzo degli anteriori crescono gra-
datamente in lunghezza ; il quarto è uguale al terzo; 1’ultimo è poco più breve del secondo:
il quarto de posteriori è lunghissimo, decrescendone gradatamente il terzo, il
secondo, ed il primo; il quinto non oltrepassa il secondo.
Color cenerino metallioo è questo piccolo Lacertide nella sua totalità: uniforme al di
sopra, sebben cangiante : bianco di madreperla al disotto.
In un esemplare di quattro pollici e un quarto, il capo era lungo più di quattro li-
nee; il collo misurava due linee e mezzo; il tronoo un pollice e una buona linea; la
coda due pollici e sette linee: le zampe anteriori non oltrepassavano sei linee; le posteriori
giungevano a poco più di nove.
Scuoprimmo per avventura il grazioso Rettile sbarcando a Marsiglia, e lo annun-
ziammo con un brevissimo opuscolo, in oui meravigliavamo ehe i Naturalisé francesi
non lo avessero per anco osservato, quantunque tanto commune su quelle spiaggie. Se
ne dolsero i Compilatori degli Annali delle Scienze naturali, ma riconobbero la specie.
Per ornare sempre più la nostra tavola abbiamo in essa racchiuso sotto il numero 5,
la figura di quella bellissima varietà, cosi commune nelle regioni oriental!, della Lacerta
'’iridis_, dalla quale derivarono le specie nominali Lacerta michahellesii, Fitzing. Lacerta
strigata, Eicbwald, etc. Facile è il ravvisare in essa le cinque linee chiare ehe più o men
continue e più o men marginate di nero le percorrono il dorso. L’esemplare figurato di
grandezza naturale, quantunque si piccolo di statura, ci pervenne da Corfù, in compa-
gnia della Notopholis nigro-punctata (Tropidopholis schrebersii, Fitz. ) ehe le si rappre-
senta di sopra col numero i , ed è quella specie appunto da noi veduta nel Museo di
Chatain, la quale desideravamo già tanto; diversa bene dalle due altre nostre Saurine
si per la statura maggiore, si per la maculazione del dorso, e si ancora perché le squame
laterali son tanto minori delle dorsali, laddove sono uguali nelle suddette.
Chiude fiualmente la tavola YOphiomorus miliaris notato col numero 6. Abita questo
Anguino nelle parti più orientali d’Europa, nelle limitrofe dell’Asia, e nell’Affrica setten-
trionale eziandio. Non conveniamo affatto nel sentimento di coloro ehe lo reputano una
semplice variété dêYAnguisfragilis; lo eleviamo anzi al grado di genere dietro le tracce
de’signori Duméril e Bibron, specialmente per le differenze ehe offre nei denti e nella
lingua, nonchè pel carattere meno importante, ma più appariscente ail’ esterno, delle
narici forate fra due scudetti nasali, non già in un solo, siccome in quello si vede. 01-
trecio nella specie che figuriamo la palpebra inferiore è pellucida, non già squamosa, e
la coda è un poco più lunga del corpo. È di color leonino al di sopra, biancastro al di
sotto, cenerognolo sui fianchi, ed è sparso da per tutto di minutissimi puntini disposti
in altrettante serie quante son quelle delle squame, d’onde ebbe il nome specifico di
punclatissimus dal Bibron, e quello di miliaris dal suo ritrovatore Pallas, cui seguirono
anche coloro ehe da\V Anguis lo trasportarono aûY Erix e nel Tortrix, e da ultimo lo
stesso Bibron.