nell'Austria e nel resto della Germania. Soggiorna in terreni colti, non molto elevati,
di fondo asciutto : intorno a Roma è piuttosto frequente sui colli, e yien denominato
Cerviotto nell’ età adulta, forse per cagione del colore di cui allora è tinto.
Spetta al genere -Natrix del quale abbiamo già trattato parlando della Natrix
Gabina. Scostandosi pero dalle Natrici normali per varj titoli, mérita a nostro awiso
d’essere riguardato come tipo dun gruppo subalterno, o sottogenere, cui abbiamo ap-
plicàto lo stesso nome Elaphis nel Saggio d’una distribuzione metodica dei Vertebrati a
sangue freddo. Infatti le vere Natrici hanno gli scudetti posteriori dell’occhio in numéro
di tre, la raascella superiore con soli sette scudetti marginali per parte, le squame del
corpo carenate: gli Elafi invece, come i Colubri normali, hanno due soli scudetti dietro
all’ occhio, otto scudetti marginali per parte sulla mascëlla superiore, e non hanno altre
squame carenate fuori di quelle del mezzo del dorso, piane essendo tutte le laterali. V’ è
diversità dalle Natrici e affinità coi Colubri anche nelle abitudini, perché le Natrici
soggiornano in luoghi umidi, e si dilettano di trattenersi nell’ acqua ; \'Elaphis all’ op-
posto fugge l ’umidità e vive solo in terreni asciutti, come s’ è detto. 11 Signor Fitzinger
forse con ragiöne dà un peso cosi grande al complesso di siffatte differenze ehe ri-
guarda il nostro nuovo gruppo come un vero genere, e siamo stati informati ehe gli
ha assegnato il nome Elaphe in uno scritto da noi non ancora veduto.
Cio ehe offre di più singolare la Storià della Nalrix Elaphis si è il cambiamento
di colori cui.soggiace in ragione dell’ età. Trovansi già esposte con somma accuratezza
le vicende di questa trasmutazione nelle Memorie Zoologico-mediche del Dott. Tele-
inaco Metaxà alla pagina 36, e sono tanto strane ehe a coloro i quali non hanno
avuto campo d’ osservarle con gli occhi proprj debbono apparire quasi incredibili.
Nelle nostre tayole abbiamo ayuto cura di far râppresentare al yiyo il Serpe nel suo
stato perfetto, la figura dell’ animale ancor giovanissimo, e quella ehe assume col
crescere, e ehe puo riguardarsi come intermedia fra le due ora accennate.
Un’ esemplare adulto mediocremente grande offre le dimensioni seguenti. Lunghezza
totale cinque piedi otto pollici. Lunghezza della coda quattordici poil ici. Lunghezza
del capo un pollice e nove linee : larghezza un pollice. Circonferenza dal tronco nel
punto della mâggior grossezza quattro pollici. Il capo è piuttosto distinto dal tronco,
oyato-ottuso, assai depresso, spianato superiormente e quasi incayato. Scudetto del
yertice pentagono, col lato anteriore quasi rettilineo, i due longitudinali rettilinei poco
conyergenti all’indietro: la sua larghezza è contenuta una yolta e un quinto nella lunghezza.
Scudetti occipitali un quarto *men larghi ehe lunghi. Scudetto sopracigliare assai
largo. Occhi neri con l ’iride sottile, ranciata. Tronco assai più alto ehe largo, sensi-
bilmente carenato sul dorso. Squame embricate ma appena soprapposte, lanceolate, con
l ’apice ottusetto, sempre meno allungate procedendo dal capo verso la coda, e sempre
più allargate scendendo dal dorso yerso i fianchi: quelle medie del dorso nel tratto anteriore
tre yolte più lunghe ehe larghe: le laterali affatto piane, quelle degli ordini di
mezzo carenàte, o piuttosto munite d’una costa longitudinale distinta. Goda più angusta
del tronco fin dall’origine, acuta. Piastre addominali 222. Scudetti subcaudali paja 78.
I l capo superiormente è d’un colore plivastro-corneo uniforme. Due larghé strisce
nére partono dâl lembo posteriore dell’ occhio, e corrono in linea retta fino ail’ an-
golo della bocca, Due macchiette parimente nere, bislunghe, si scorgono presso le na-
rici lungo il margine dello scudetto frontale anteriore. Scudetti marginali del labbrô
superiore di color di paglia liyido con alcune macchiette olivastre segnate oscuramente
verso l ’apice. Il dorso in tutta la parte superiore (costituita da sette ordini di squame
per la metà anteriore dell’animale, quindi sucessivamente da cinque e da tre) è d’un
color uniforme- olivaceo-corneo intenso, ehe negl’ individui men vecchi volge al casta-
gno. Quattro fasce longitudinali nerastre, ehe partono dai lati del collo e scorrono fino
alla coda, sulla quale pero non s’ estendono, sono segnate sul dorso due di qua due di
là dallo spazio olivastro già indicato. Ognuna di queste linee occupa due sérié di squame,
ed ogni coppia è separata da un’ intervallo largo egualmente, tinto d’un color olivaceo
corneo assai dilavato. D’una tinta simile a quest’ultima, ma anche più chiara, è lo
spazio di due altri ordini di scaglie, compreso fra la linea longitudinale nerastra este-
riore, e il confine delle piastre addominali. Tutto il ventre è giallo di paglia, con una
macchietta olivaceo-cornea segnata oscuramente di qua e di là presso il lembo esteriore
d’ogni piastra. La coda superiormente è di tinta olivaceo-cornea intensa quasi uniforme; di
sotto è gialla di paglia con la metà posteriore degli scudetti imbrattata di color olivaceo.
L ’esemplare che ha seryito di modello* alla figura del Serpe giovane numéro 1 avevà
quindici pollici di lunghezza totale, la coda lunga due pollici e otto linee, la circonferenza
quindici linee nel punto della maggior grossezza. Il suo capo era più distinto
dal tronco ehe nell’ adulto, lungo sette linee e mezzo. Aveva 215 piastre addominali,
76 scudetti sottocaudàli. In questo le squame superiori del dorso mostrano appena un
leggero indizio di caréna. Il coloramento diverso affatto da quello del Serpe adulto
mentisce quello d’un Boa^ e la disposizione delle macchie del dorso non molto dissimile
da quelle delle Vipere ispira poca fiducia a chi se lo vede innanzi improvvisamente.
La parte superiore del capo è nerastra nel tratto centrale e posteriore : anteriormente
è ornata di quattro fasce trasverse, ffa le quali alterna il colore chiaro col fo-
sco. La prima di tali fasce cominciando a contare dall’ indietro ail’ innanzi ha il fondo
cinereo spruzzato di fosco, si stende fra un’ occhio e l ’altro occupando la metà anteriore
dello scudetto del yertice, taglia yerso la parte media gli scudetti sopraciglia-
ri, invade il loro lembo esteriore, e inoltrandosi dietro agli occhi s’ abbassa gradata-
mentej yerso i lati del collo, ove si congiunge col fondo del dorso: in tutto quest’ ultimo
tratto prende un tuono più chiaro ed è sfornita di macchie. La seconda delle
strisce trasversali del capo contigua alla fin qui descritta è d’un nero morato uniforme
; superiormente occupa più della metà posteriore degli scudetti frontali posteriori,
invade per un tratto picciolissimo la porzione anteriore dello scudetto del yertice, un
tratto considerevole della porzione anteriore degli scudetti sopracigliari e cosi pure
degli oculari anteriori, lasciando nel centro di questi ultimi uno spazio tinto di cinereo,
che ha la figura d’ una gocciola. segnata per traverso ; al di dietro dell’ occhio si
stende nella larga macchia bislunga nera caratteristica della specie, diretta verso l ’an-
golo della bocca, ove finisce. La fascia trasversale seguente è più sottile delle due fin
qui dette, ed è di color cinereo; corre fra una narice e l’altra disegnando la figurâ
d’ un ft molto schiacciato, che occupa la porzione anteriore degli scudetti frontali
posteriori, e la posteriore degli anteriori; di qua e di là dalle narici prende la dire-
zione dell’ occhio, e termina al lembo anteriore di questo, occupando lo scudetto lo-
réo, e porzione del nasale posteriore. La quarta fascia trasversa è nera, piuttosto sottile,
di forma semilunare, con le branche alquanto dilatale, ri volte all’indietro: occupa
il tratto frapposto anteriormente alle narici, e contorna le narici stesse. Lo scudetto
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