COLUBER RICCIOLI
COLUBRO RICCIOLI
coluber einereo-rufuSj maculis dorsalibus nigris e duplici serie confluentibus; lateribus rubro
suffiisis; abdomine flavOj utrinque taenia nigra marginato; squamis nitidisovato-hexa-
gonis; cauda quadrantali. Scuta abd. 180—186. Scutellasubcaud.par. 5 8—66.
coluber riccioli, Mctaxa, Monogr. del Scrpenli di Roma p. 4 1- SP‘ 8. ƒ 3. 4-
coluber RUBENS, Gucliet, Bull. Soc. Linn.Bordeaux I I I . p. 255. Bull. Sc. N at. Ferussac X X I .p . 199. art. g5.
jC u scoperto questo bel Serpe pochi anni sono dal benemerito nostro mineralogo
Ricciolij e da lui ■ comunicato al chiarissimo Professor di Zoologia Dottor Metaxa, il
qualè pubblicandolo gl’impose il nome dello scuopritore. Quantunque piuttosto co-
mune nei contorni immediati di Roma, sembra cbe sia poco sparso, o almeno raris-
simo in altre località anche yicine ; e quel pochi indiyidui di tale specie che si osser-
vano nei varj musei, sono tutti proyenienti dalle nostre campagne. Vero è, che essendosi
fatto yedere sulle sponde della Garonna, dà argomento a giudicare che possa troyarsi
altresi nei paesi intermedj, e forse in altre parti dell’ Europa méridionale.
È un animale che suole abitare nei luoghi sassosi dei colli più aridi: ce ne sono stati
recati alcuni esemplari dal prossimo Monte Mario, e siamo certi daverne incontrati allri
nei monti di Ronciglione. Non ci è ayyenuto fmora; di troyar questa specie sugli ameni
colli d’Albano, di Frascati o di Tiyoli, tiè l’abbiamo yeduta mai nei luoghi umidi o
acquitrinosi dell’ agro romano, nei quali tanto abbondano altre specie di Serpi anche ter-
xestri. L’indiyiduo qui rappresentato fu preso nelle colline a destra della yia Salaria poco
al di là del ponte dell’Aniene, presso il termine della Tenuta detta Serpentara, sotto
un gran mucchio di sassi, oye essendo ancora inyerno se ne staya appiattato e quasi
torpido insieme con altri sei della sua stessa specie. Niun Serpente è più mansueto di
questo. Il suo sibilare è leggerissimo. Non morde, anzi è cosa difficile il fargli aprire
la bocca, nè si ayyiticchia rabbiosamente come fanno tanti altri. E leggiadro per le
forme e pei colori, ma un poco lento nelle mossë. In cattiyità raro è che prenda cibo,
e résisté gran tempo senza mangiar punto. Vien nitidissimo quando depone l’epider-
mide, e lascia la sua spoglia quasi sempre intatta.
Ha il capo oyato-romboidale sufficientemente distinto dal tronco, ch’è cilindrico-fù-
siforme: la coda non giunge ad esser lunga la quarta parte dell’Animale intiero, ed è
terete e gracile. Le narici sono situate alla commissura di due scudetti nasali: gli scudetti
oculari posteriori sono al numéro di due ; ha un solo scudetto loreo per parte, i sopraci-
gliari alquanto • sporgenti all’innanzi degli occhi: lo scudetto del yertice è quin qua n-
golare, anteriormente poco più largo. Le squame di tutto il corpo sono lucidissime,
oyato-sessangolari e senza il benchè menomo sospetto di caréna. Il numéro ordinario