NATRIX CETTII
N A T R I C E D E L C E T T I
natMx pallide cinerea, faseiis regularibus nigris cinereo-notatis ; subtus albo nigroque tes-
sellata: capite ovato-obtusiculo, cinereo nigroque vario, scutellis postocularibus tribus :
cauda cjuadrantali. Scut. abdom. 16.2-174. Sculell. subc. par. 48-60.
MATRIX c e t t iGêné, in Mem. Ac.Taur. Ser.lI.Tojn.i.p.i5j . Syn.Rept.Sard. p .i8. sp.xü.tab/iv.fig.i. fam.fig.2 jur;
I j a bella Serpe di Sardegna che passiama a descriyere fa ivi trovata dal ch. professor
Gêné, oui piacque denominarla dal Cetti; dal benemerito naturalista cioè che di-
ligentemente illustrava da ottanta anni incirca gli animali di quell’isola mediterranean
Pateasi forse applioarle un altro nome, dal quale andasse luDgi la idea che codesto Ret-
tile fosse conosciuto dallo scrittore encomiato, siccome a prima giunta potriasi da taluno
inferire. Ma la storia fedele della scienza non lascerà dell’equivoco neppure una larva;
e perciö noi senza esitazione alcuna conserviamo intatta la proposta denominazione,
che tanto adornasi di gratitudine raramente nota ai giovani cultori delle naturali disci-,
pline, cui si è fitto in capo che ai loro giorni soltanto i pritni alhori di luce risplendes-
sero su quelle. Chi vorrà poi mettere in forse la legittimità della nuova specie, e rife-
rirla alla Natrix Viperina, senza possedere dimostrazioni palmari da opporsi alla autorité
validissima. del Professor di Torino? Noi nol faremo al eerto, e specialmente perche
veggiamo coi nostri occhi tre scudetti postoculari in questa Natrice, come nella Tor*
quata e nella Tessellata ; laddove la Natrix Viperina esaminata in moltissimi esemplari
ce ne ha mostrati sempre due soli..
Questa, di cui favelliamo, ha il capo ovale, depresso, rotondetto. all’apice, medio-
cremente distinto dal corpo, che terete e senza quasi veruna interruzione degradasi a
pocQ a poco fino all’estremità dell’acuta coda, lunga un quinto di tutto 1’animale. Gli
occhi piuttosto piccoli distano meno di un loro diametro dalle narioi, e due fra loro
stessi. Lo scudetto del vertice è pentagono, piuttosto breve, e alquanto più regolarmente
campaniforme che nelje allre Natrici : i tre piccoli postoculari differiscono meno fra
loro; ma niuna altra differenza s’incontra nel numero e nella forma degli scudetti del
capo, che pur non s’iilcontri fra un esemplare e 1’altro delle medesime specie. Le sca->
glie di tutto l'animale, disposte in diciannove*fila intorno al dorso, sono romboidali bis-
lunghe con ben segnata carena, e si allargano e si appianano di mano in mano che scen-
dono sui fianchi. Le piastre addominali son varie di numero dal 162 al 174; e Ie paja
degli scudetti sottocaudali sommano da quarantotto a sessanta. II di sopra e i lati sono
di. fondo cenerognolo, sul quale regolarmente spiccano più dozzine di mezzi anelli tras-
versali, talvolta spezzati verso la carena dorsale, e posti dall’una ail’altra estremità dell’
animale a distanze proporzionate alla grossezza relativa del corpo, i quali son negri pin-
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