si abbassa rêlativamente al guscio superiore, e i prolungamenti laterali, ossieno ali
sterno-costali hanno diverso grado di curvatura verticale; secondo finalmente ehe il
sito di questa curva è rotondato o angoloso; dal ehe si produce una specie di carena
in ciascun lato della sterno. Ma tutte queste considerazioni, ottime per la détermina-
zione individuale delle specie, hanno dovuto tralasciarsi per la loro ripartizione, come
tali ehe evidentemente spezzavano le più vere affinité delle medesime.
Tutte le Terrapene sono acquatiche, e vivono nei fiumi owero nei laghi, piuttosto
ehe negli stagni: rare volte n ’emergono; e quando vengono a terra, con le lore un-
ghie aguzze s’ inerpicano per le pendici. Sogliono cio fare all ora solamente ehe atten-
dono alla generazione, o si trasferiscono da un luogo all’altro. Nuotano con facilité
anche fra due acque, e si tuffano mirabilmente. È poi tale l’agilità e prestezza loro
nei correre, ehe il proverbio di lentezza, nato dalle sole Testuggini terrestri, in nulla a
lor s’appartiene. Si giovano di questa vélocité per iscampare i pericoli, e solo quan-
do son lontane dall’acqua o inaspettatamente sorprese si rimpiattano. Le specie nu-
merose, circa quaranta, delle quali non ha 1’ Europa che due sole, come sopra fu
detto, una di qua l ’altra di lé dall’ Italia, popolano le Indie orientali e le due Ame-
riche, niuna trovandosene nei continente Afficano.
II capq della Terrapene caspica è di forma tetragono-piramidale, piano, notabil-
mente più largo ehe alto, e appena più lungo ehe largo, in latitudine uguale al collo;
il muso alquanto allungato, sottile. Le mascelle nei dinnanzi emarginate e minuta-
mente dentellate. Le narici sono seinplici, picciole, rotonde. Gli occhi alquanto spor*
genti ali’innanzi. II cranio ha la superficie del tutto liscia: una larga piastra postor-
bitale, formata come un tetragono inequilatero, si stende fra l’occhip e il timpano.
11 collo è composto di otto vertebre, assai più lungo del capo ; la sua pelle è rico-
perta di piccioli tubercoletti acuti. Fra le branche della mandibola sonovi pure altri
tubercoletti convessi e più dilatati dei suddetti. II guscio superiore di figura ovale,
senza dentature, ha poca elevazione, e si dilata maggiormente sopra le zampe posteriori
che sopra le anteriori : il margine che guarda il capo s’ inflette leggermente all’ in-
dietro : offre il lembo una dolce pendenza a dritta e a sinistra dello scudetto nucale,
ma sul dinnanzi non s’inclina. Tutta la parte che rieuoprono gli scudetti laterali del
marginë è quasi perpendicolare sopra lo sterno, ed orizzontale negli scudetti seguenti ;
sopra la coda si rinnalza nell’orlo in figura concava e distendesi a guisa di tetto.
II margine esterno degli otto scudetti anteriori è ripiegato: la quai ripiegatura nei
femorali si lascia osservare appena. La linea di profilo del guscio viene obliquamente
salendo dal margine anteriore del contorno al posteriore della prima piastra vertebrale,
quindi a poco a poco s’ inarca fino alla estremité deretana. La prima piastra
dorsale si abbassa di qua e di lé dalla spina, il che si verifica parimente nell*ultima:
le tre altre piastre della schiena sono alquanto centinate per traverso: le laterali so-
gliono esser piane. Sulle cinque piastre vertehrali e sulle tre costali anteriori si os-
serva una carena longitudinale ratondata, nelle prime lungo il mezzo, nelle altre
lungo il terzo posteriore di loro altezza, ehe all’ invecchiar dell’animale sparisce. Lo
scudetto nucale è corto, quadrilatero, stretto alcun paco più all’innanzi ehe airin-
dietro. Tutti gli altri scudetti del margine sono pur quadrilateri, e generalmente più
lunghi ehe larghi: nei sopracaudali pero e negli ultimi margino-femorali il diamètre
longitudinale si stende meno del verticale; e nei margino-collari il lembo nucale è
TERRAPENE CASPICA.
più stretto di quello ehe gli è opposto. La prima piastra vertebrale si dilata un poco
più delle altre negli animali adulti, nei giovanetti al contrario è piu stretta ; ha sei
angoli, e stringesi più all’ indietra che all’ innanzi, nondimeno tende alla forma qua-
drata: simil forma è ancor più manifesta nelle due piastre seguenti, benche esagone
auch’esse, e più estese per traversa che per lungo. Ne!la quarta delle piastre verte-
brali ew i la sola differenza ehe il margine posteriore prende meno spazio dell anteriore.
L’ultima nei numéro delle dorsali puo sembrar tetragona qualora si riguardi
sotto l ' aspetto di un sol margine la parte ehe la congiunge al lembo, ovvero etta-
gona volendo far conto dei quattro lati ehe la connettono con gli scudetti margi-
nali. Il margine anteriore delle ultime quattro piastre vertehrali ha nei mezzo un
angoletto ottuso ehe si rappicca ad un angolo rincastrata della piastra precedente.
La figura della piastra costale anteriore rappresenta un tetragono inequilatero, il cui
lembo maggiore, cioè il marginale, sebbene curvilineo, termina tuttavia da ciascun
lato in angolo dritto coi due margini laterali ehe dopo di esso più degli altri si al-
lungano, ma principalmente col margine posteriore. La piastra medesima ha i due
angoli superiori ottusi e molto ravvicinati, ed è più picciola delle due ehe la seguo-
no; 1’ultima della sérié è la minima, di figura pentagona, con un angolo acuto po-
steriormente e due ottusi fra questo e i due anteriori ehe son retti. Le piastre costali
del secondo pajo sono quadrate; simili le avrebbe il terzo s elle non fossero
più alte innanzi ehe indietro: tutte quelle del disco son ruvide, a motivo di larghe
e sinuose strie concentriche ond’è impressa la superficie degli esemplari giovani, ma
con l ’andar del tempo divengono piane, e interamente levigate nei vecchj. Lo sterno
non. arriva a spingere ambedue le estremité tanto avanti ehe possano corrispondere a
quelle del guscio, ma le ricurva pian piano verso di esse : uguale è la sua larghezza si
nell’anteriore corne nella posteriore: in questa prima apparisce triangalarmente emar-
ginato a certa profondité, e in quella semplicemente rincavato alquanto indentro. I
suoi prolungamenti laterali, ehe sono di mediocre elevazione, uguagliano in larghezza
circa il terzo della lunghezza: i margini liberi, benchè erti, sono alcun poco ta-
glienti. Le piastre gulari rassomigliano a triangoli retti; le seguenti a triangoli isoceli
con l’angolo acuto troncato e il lato opposto curvilineo. Le pettorali sono quadrila-
tero-oblunghe; le anali quasi romboidee; quadrate le addominali e le femorali; le
ascellari men grandi delle inguinali, quelle foggiate a triangolo, queste a rombo. Le
braccia al punto dove hanno origine cuopronsi di squame granose; altre squamette
embricate, più larghe che alte, e quasi rettangolari vestono la parte esterna delle an-
tibraccia. Immediatamente sotto il gomito, e lungo la linea ehe direttamente si stende
al secondo dito sonovi tre simili squamette l’una ail altra soprapposte, assai larghe,
trasversalmente convesse, e angolose nei margine libero. 11 taglio esterno dell anti-
braccio ha le squame più allungate di cinque o sei altre quadrate ehe si raggrup-
pano sopra le squamette componenti la solita sérié dei pugni, anch’esse quadrate.
Nei piedi e nelle mani sono embricate, col margine libero e rotondato, granose nelle
membrane interdigitali. Altre squamette embricate, fitte, col margine esterno convesso,
cuoprono le ginocchia; ma la parte posteriore del tarso e del taglio interno delle
zampe di dietro le ha di forma acuta. Del rimanente corre su tutte le membra uno
strato granuloso, e segnatamente sulle cosce, ehe per giunta vedonsi sparse di tubercoletti
acuti. La coda più breve per meté dello sterno, grossa alla base e sottile al