Omettendo significare lievi modifîcazioni di alcune particolarità possa aver subîto il
nostro Sisleraa dopo 1’ultima edizione, notifichiamo qui due nuove riguardevolissime
Famiglie, basate sopra esseri cui non senza apparente ragione si è conteso il titolo di
Pesci; innalzato l’ uno ad Amflbio, degradato l’altro a Verrue. La prima è quella dei
Lepidosirenidi ( Sottofamiglia Lepidosirenini) della quale si conoscono oggi due specie, tipi
di due generi, uno americano, Lepidosiren, Natterer, anche pii prossimo agli Amflbi, che
non è l’allro affricano, Prodopus, Owen. Per molti avvisamenti questi strani Animali si
raccosterebbero alia Sottofamiglia dei ganoidei Polypterini, ma il contegno generale e
soprattutto la squamatura, fa si li collochiamo nell’ Ordine Clenoidei presso la Famiglia
Muramidi, antipenultima di tutta la Classe. L’ ultra Famiglia deve assolutamente porsi
estrema dei Pesci nell’Ordine Helminthoidei dopo i Petromyzontidi; e la si dovrà chiamare
Branchiostomidoe, perché il nome Branchiostoma del Costa, che ci fornisce anche la Sottofamiglia
Branchiostomini, è anteriore a quello di Amphyoxus, Yarrell. E poichè siamo in
ragionamento di Classificazione diremo ottimo concetto quello del Dottor Nardo elevare a
Famiglia di Xiphiadidi la nostra Sottofamiglia Xiphiadini. Avvertirem pure i Mugilidi spet-
tareai Clenoidei non ai Cycloidei, e doversi conseguentemente ravvicinare ai Mullidi con cui
hanno affinità visibilissima, ravvisata perflno nel nome di Gray Mullet dai Pescatori inglesi.
Le specie italiane (66 d’acqua dolce) ripartisconsi cosi nei dieci Ordini:
FX.AGXOSTOMI
Selacha o Condropterigi........................................................ 3*
Holocephala o Acantorrini................................ .................... 1
SYNOHATBl
Osteodermi o Eteropteri............................................................
PLECTOGNATHI
Sclerodermi o Acantopteri....................................................... 3
Gymnodontes o Pelvopteri......................................................... 6
BIICROGNATHX
Sturiones o Acipenseri............................................................. 2
TBLBOSTOMI
Ganoidei o Siluri.................... 3
Ctenoidei o Perche........................ 405
Cycloidei o Ciprini............................................ 272
C Y CL O ST OMI
Helminthoidei o Laraprede..................................................... 6
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Siam venuti a portata di conoscere un novero di Pesci italiani che sembrerà
ragguardevole assai, comparato a quello riunito dell’Opéra compléta dei Rondelet e délia
incompleta dei Salviano, nè sorpassato sarà dai più ricchi cataloghi moderni, soprattutto
quando ne sieno scerpate le ridondanti specie nominali. Per giugnere a questa conoscenza
abbiamo soggiornato lungamente in uno dei più belli e più pescosi golfi d’Italia , quel
délia Spezia, visitato moltissimi punti dei due nostri mari, frequentato copiose pescherie
di principali città, ci siamo procacciate specie non mai vengono per la mensa, e vantag-
giati inoltre di ogni sorta aiuti e corrispondenze. Nè poco soccorso abbiam tratto dagli
originali lavori dei Risso, cui non si potrà mai negare il merito di essere pubblicati in
un’ epoca che poca luce nella oscurità dell’ Ittologica scienza dovea pregiarsi corne Sole :
speriamo l’operoso zelo di lui non iscemando per declinare di anni, gli terra sempre
più ferma e manifesta la pur meritata estimazione. Pregevolissimi si troveranno gli scritti
del Rafinesque, sceverato da essi tutto quanto è gretta compilazione che fecegli proprî
tanti errori altrui, tornando sotto nomi nuovi a ben descrivere vecchie specie malamente
caratterizzate, pur da lui ammesse: nè grave meno è alla scienza la recente perdita di quel-
l’egregio Naturalista in America perché riparata dall’indefesso Ittiologo Dottor Cocco di
Messina, cui tanto sa grado la lttiologica scienza per le parecchie nuove specie di che
l’ arricchi, e noi gli abbiamo pur obbligo per l’accurata lista dei Pesci di Sicilia redatta a
nostra richiesta. Bene egli si renderebbe lodevole per ogni parte di merito, se cogliendo
la opportunité del suo soggiornare in quell’Isola, si desse all’arduo travaglio di riportare
con particolarità e sinonimie al vero lor tipo, come noi per 1’ Opera ornitologica del Wilson,
tutte le specie mal ravvisate dai RaGnesque, e quelle immaginarie annientare. Nell’altra
estremità d’Italia il Dottor Nardo e il Cav. Naccari vanno illustrando i Pesci dell’Adria,
e commentando 1’Opera dell’Abate Chiereghini, la quale per cura del Governo Lombardo-
Veneto fatta propria di quella Marciana biblioteca, è da desiderare sia messa a pubblica
conoscenza. La Ittiologia italiana, che ha eziandio un Catalogo de’Pesci maltesi, stretta
cosi di studio nei tre più lontani punti, Nizza, Venezia, Messina, si renderà per non molto
di tempo completamente fornita. Rischiarati noi al lume di quei diversi lttiologi nel
confrontare le loro specie aile nostre, e coadiuvati non meno dai lodevolissimi lavori
del Costa, del Metaxà, del Swainson e di al tri, imprendiamo a rassegnare rapidamente
tutti gli abitatori delle nostre acque tanto salate quanto dolci.
Cominciamo dai Plagiostomi, che per essere i Pesci meglio organizzati si tocchereb-
bero dirittamente coi Cetacei, senza le intermedie Classi degli Uccelli e degli Amûbi :
novella e forte prova del contrastato organdie parallelismo. Prima Famiglia è la numerosa
dei Raidi, che pur non è già superiore agli Squalidi, salendo a meno altezza la canna
su cui si dispone. Nell’ ordinamento lineare perô giova spacciarsene subitamente atteso
che gli Squalidi sono men dissimili dalla massa dei Pesci. Alla testa dei Raidi adunque
s ta quel mostro marino la Cephaloptera giorna, Risso, che rappresenta la Sottofamiglia
cui dà nome : vengono quindi le due Myliobati ( M. aquila e M. noctula, Bp. ) le quali
crediam tuttora aver denominate a buon diritto, traendole fuora della inavvertita confu-
sione : speriamo si vorranno conservare quei nomi, anche per esser fondati sulla rispet-
tiva appellazione dei Pescatori; in onta che vediamo trasferito da Muller ed Henle alla
M. noctula quello di M. aquila, e a questa sostituito quello d’ incerta dubbiosissima specie
(Raia nieuhoffi, Schn.) corne esotica perûno Ggurata. Dalla seconda Sottofamiglia, dei
Myliobatini, passiamo alla terza, Trygonini: alla Pteroplatea altavela, M. ed H., e aile
tre Trygoni illustrate in questo Volume (Trygon violacea, Bp., Tr. brucco, Bp., e Tr.
pastinaca, Dum.), si aggiunga la Pastinaca aspra dell’Adriatico ( Tr. thalassia, Müller ed
Henle, Tr.gesneri, Cuv. ). Tra i Raini, oltre la Bâtis radula, Bp., abbiamo nelle Arzille
la eccellente Arzilla pietrosa ( Dasybatis clavata, Blainv.^ la ispidissima D. fullonica,
Blainv. e la comune D. asterias, Bp. (Raja schultzi, M. ed H., Raja asterias aspera, Rond.).
Noi crediamo esser questa, non solo la R. asterias del Risso, corne ammettono Muller ed
Henle, ma anche del Delaroche, quantunque eglino non credendolo abbiano norainato Raja
asterias, Y Asterias loevis di Rondelet, cioè una delle nostre Rajoe o Razze lisce. Tra queste
notiam prima la suddetta R. asterias, M. ed H., la quale non sembra differente dalla R. bâtis
di quest’Opera, cui sarà bene torre il nome speciûco bâtis usato per tante diverse specie,
quello apponendole .di R. maculata, Mont. : avvertasi perô le Raie lisce macchiettate
di scuro vanno meglio studiate, si nell’ Oceano come nel Mediterraneo. Vengono quindi
la Raja falsavela, Bp. riprodotta nell' Opera di Muller èd Henle sotto i nomi di Raja noe-
vus ; la spregevole Baraccola ( R. miraletus, L ., R. biocularis, Geolfr. ) da cui la nostra
R. quadrimaculata, Bp., differisce per la sagoma, checchessia degli organi maschili e
delle macchie; meglio le starebbe il nome R. oculata, Risso, provato fosse la stessa: e la