le Tinche dei fondi fangosi, giallo-dorate quelle de’sabbiosi, e solendo i mascbj mo-
strarsi più chiari.
Fuori di quelle effigiate non ci è noto cbe altre Tinche sieno state osservate o denominate:
e riguardo aile due nostre medesime si potria pur dubitare cbe fossero due
yere specie: nella quale incertezza abbiamo applicato a questa di cui parliamo un nome
locale ehe non le si puo mai negare. Consideriamo pero questa Tinea diversa da
quella di tutta Europa per alcune differenze nelle proporzioni fra il capo il corpo e
le pinne, prescindendo come di ragione da quelle ehe sappiamo essere sessuali, ma
principalmente perché scorgiamo in essa molto più gracili i raggi délié pinne, segna-
tamente ventrali. Avvertasi poi ehe la diversa gibbosité tanto rilevante nella nostra ta-
vola non dipende che in parte dalla specie, e nel resto dal modo in cui l’animale s’ir-
rigidisce morendo: e ehe pei colori, pe’ costumi, pe’sapori, le due specie non diffe-
riscono tra loro, e soggiacciono aile stesse modificazioni.
Il profilo del dorso della Tinea italica si mostra ascendente fino alla dorsale, dopo
la quale discende e si fa concavo fino ail’ estremità del tronco. Quello del ventre è
regolarmente convesso fin dopo la pinna anale. La maggior altezza del tronco ehe cade
alla metà del pesce, esclusa la caudale, vien compresa quattro volte nella totale lun-
ghezza; e la grossezza è poco più di due quinti dell’altezza. Il capo entra quattro volte
e mezzo nella lunghezza del pesce : la fronte discende assai ampia e quasi piana fino
alla punta del muso ; la quai punta si trova superiore all’ orizzontale ehe passa per
lo mezzo del corpo. 11 diametro dell’ occhio misura poco meno di un sesto della lunghezza
del capo; due diametri quasi ne corrono tra la punta del muso e I’orbita. Gli
angoli della bocca si trovano alquanto più prossimi ail’occhio ehe alla punta del muso.
La pinna dorsale estesa alla base per due terzi della propria altezza comincia pochissi-
mo avanti la metà del pesce, compresa la caudale: i suoi raggi van decrescendo quanto
più si allontanano dai primi ehe sono i più lunghi : l’altezza del secondo vien compresa
cinque volte e mezzo nella lunghezza del pesce; il primo è appena più breve del secondo;
1’ultimo è poco più della metà del primo: la pinna è percio più bassa ehe
non è lungo il capo: i raggi piuttosto sottili in confronto dell’altra specie, sono tutti
equidistanti fra loro. Sottilissimi sono i raggi delle pettorali, e i più lunghi misurano
due terzi della lunghezza del capo. Le ventrali quantunque s’intestino avanti alla dorsale,
pur tuttavia si allontanano dalla punta delle pettorali per una distanza quasi
uguale ad un terzo della lunghezza .del capo. L’anale si trova distante dall’ano quanto
questo dal termine delle ventrali, che uguaglia in lunghezza: la sua base è uguale alla
metà dell’altezza: brevissimo n’è il primo raggio; il più lungo si è il quarto, gli altri
van decrescendo proporzionatamente quanto più se ne allontanano: l’ultimo sorpassa
appena la metà del quarto. La caudale misura la lunghezza del capo.
L'abbiam poi ricevuta pochissiino o nulla diversa di forme e proporzioni da tutti
i punti d’Italia, dal Veneziano cioè fino all’estrema Sicilia, d’onde anzi è il solo ehe
abbiam potuto ottenere de’ Cyprinini ehe sembrano maucare affàtto in quella isola
ugualmente ehe nella Sardegna ; ed è quella che in si gran copia portasi viva al mer-
cato di Firenze.
TINCA CHRYS I T I S
TINCA VOLGARE
rare* capita multo treviori aüiliuline corporis; quartern- longiludmis partem valde superunie:
pinna darsali capitis, longiludine elation: radiis pinnarum ventralium validiuscutis.
D. 12. P. 18. V. 11. A. i i . C .a 4-
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tench, Penns.Br-.. Z o o l .U I .p . 5o6; sp.,5., Donov. Br.. F ish. tab.. n 3 * F lem. Br,. A m m.p . i 86. sp. 6l .
' Farrell',. Hist. B r. FislU L p ■. 3a8., cum Jig..
ssjiLEiHE* Har.tm,.Helv... Ichth.p. 19p*.
T u t t o cîè elle in eoraune si spette a le due specie di Tinea» che si racchiudono
nella sola di oui parlarono, gli autori. si è da noi dette neU" artieolo. precedente della
Tinea Halica. Resta ora appo, noi il nome- di Tinea chrysitis a questa che altn vorrian
pur credere sola varîetà. distinta peril dalla pin grande altezza della pinna dorsale e
dell’ anale, nan che dalla maggior robustezza dei raggi nelle ventrali Facile e d rav-
Tisare che attenesse il nome Chrysitis; da quel luxido, giallo, d’oro, che- la m e tte :: ü che
rende sempre più indegno quel distieo, che in alcuni libri si legge. il quale pretende
che il Tocabolo: Tinea venga da Tmeta per le macohie di eui si dipinge;, errors non
men grassolano di quello, che circa il sapore paximente r i si contiene:
Tinea Yoeor, quare? Maerd'osum, respice tergus.
Coctaque post Troctain gloria prima feror.