MORA MEDITERRANEA
MORA VEKDONA
Mora violaceo-virem: oré intus nigricanti: oculis maximU: pinna dor sali antica septem-
radiata. 2 * D. 42. P. ifi. V. 6. \.a A . 1 6 . 2 ? A. 1 7 . C. 39.
ga düs Mono, Riss. Ichlk. Nie. p 116. sp. 7.
MORA MEDITERRASEA, RissO , Mist. N at. I I I . p. 22/(. sp. 110.
I - i a tavola che andiamo ad illustrare contiene tre pesci della famiglia do'Gadidi,
compresa la Lota Argenteaj Nob. venutaci dal mare di Sicilia, della quale non ragionia-
mo, perché un bambino è forse ella di altra Lota^ la di cui genealogia non ci è aperla.
Imperocchè ne la L. elongata del mar Tirreno, che malaproposito dicesi Stoccofissa, nè
la stessa L. Jodoptera del Cocco, per quanto potemrno giudicare cogli occhi, non hanno
punto alcun che di comune con questa Loticciuola pigmea: nè puo mai supporsi che
appartenga alla L. vulgaris,, che solo vive nelle acque dolci, e pescasi nei îaghi superiori
d’ Italia. Due pesciolini simili della stessa famiglia, ma di altro genere, trovansi nei mari
del nord, e registransi nelle Ittiologie settentrionali, ove ad uguali dubbj dier luogo; la
Motella glauca del Jenyns cioè, e Yargenteola del Montagu, le quali altri riputarono
specie, altri proie di due Motelle diverse, ben conosciute. Le due specie perd important
della tavola nostra sono tipi di due veri generi, l ’un de’quai dobbiamo al Rafi^
nesque, i ’altro al Risso, osservatori talvolta infelici della natura, per la quale ragione
V h a molti che poca fede prestavano a quei loro trovati. Tal quali perô da essi ci furono
descritti yengono qui figurati a giustificarli: questo ripescato nei mari di Sicilia, ove
scoperselo il Rafinesque, quello nei mai* Tirreno: rarissimi ambedue non meno che sin-
golari; ed ambedue capaci d’interessare ogni Ittiologo moderno più che se fossero nuo-
yissimi affatto.
La famiglia loro osservando, benemerita tanto della marina e del commercio, perché
le appartengono i celebri Baccalarij che tanta ricchezza ne arrecano, e tanto gusto di
buon mercato alla bocca; notabile assai ci si présenta per le pinne ventrali acuminate
poste sotto la gola fin più innanzi delle stesse pettorali. Offreci il corpo allungato, compresse,
vestito di scaglie molli, lisce, per lo più caduche, le aperture branchiali grandi,
con sette raggi sostenenti la membrana che le sovrasta, le mascelle e la parte anteriore
del vornere armate di denti acuti, ineguali, o piccoli, o non molto grandi, disposti in
più sérié a guisa di raspa o di scardasso, il baccino sospeso immediatamente aile ossa
della spalla, le pinne tutte molli, numerosi gl’intestin! ciechi, lo stomaco robusto, fog-
giato a guisa di largo sacco, il canale intestinale piuttosto lungo, il notatojo grande,
valido nelle pareti, dentellato soyente sui bordi: carne diyisibile a strati, bianca, sana,
leggera, piaceyole.