Sparse per tutte le eoste de’ nostri mari abbonda maggiormente nelle meridional!, e
più ehe allrove nelle acque di Sicilia. Non lo abbiamo udito distinguere con apposilo
nonie volgare da verun pescalore; ed in Roma passa insiem con altri della famiglia sotto
quello di Pappagalletto.
Un altro solo degli otto Ctenolabri registrati e descritti dal Valenciennes sembra do-
versi annoverare tra i pesci italiani, cioè il marginatus; imperocchè il cinereus di Pallas
confinasi nelle estremità orientali del Mediterraneo, come. Y acutus, Valenciennes, nelle
occidentali. Questo marginatus, ch’ è senz’altro il cornubicus del Risso, checchè ne sia
degli errori di sinonimia, somiglia moltissimo all’ altra sola specie europea propria del-
r Oceano, della quale anzi tien luogo nel Mediterraneo ; somiglia cioè al rupestris di
Linneo, ehe è il vero cornubicus degli autori, o per meglio dire una delle due distintis-
sime specie, con ambedue le quali fu dallo Gmelin fabricata una complessiva specie sotto
quel nome di cornubicus da rigettarsi con nausea per cagione degli errori accumulati-
v i da’ susseguenti autori. Distinguesi poi dal nostro iris il marginatus per lo capo più
lungo, per 1’occhio più grande, per un raggio di meno nella dorsale e nell’ anale, e perché
queste pinne sono in lui sottilmente marginate di nero, d’onde gli venne tal nome.
Inline la macchia nera posta sul dinnanzi della dorsale cosi nel rupestris come nel marginatus
serve a farli distinguere a colpo d’occhio da questo, in cui vedesi cotanto retro-
posta. Gli altri Ctenolabri sonh, esotici, e quasi tutti dell’ America meridionale.
SUBIETTO VERDEGGIANTE
cqjricus vel rubescens, vel virescens, vel cinereus, variegatus attreo, vel argenteo, vel luteo
mandibula oblique lruncata : rostro acuto. D.i 5/io. P.1 2 . ^.3/g. C.i'3.
lutjanuS rostratus? Bloch, Fischiv. tab. a54- fig- 2.
LUTJANUS VIRESCENS , Risso, Iclllh. Nic. p. 28o. sp. 23.
lutjanus lam arckii , Risso, I chili-. Nic. p. 281. sp. 24. tab. ix. fig. 29.
LUtliANBS RUBESCENS, RlSSO , Iclllh. Nic. p. 271. sp. >3 .
coricus virescens , Cuv.R'egn. Anim. I I . p. 260. Id. 2. ed. /ƒ. p.260. Risso, Hist. Nat. H I. p.33a.sp.n/fi,
cORicus lamarckii, Cuv. Regn. Anim. I I . p. 263. Id. 2. ed.Il. p.260. Risso, Hist.Nat. I II . p,332. sp. 242.
coricus rubescens , Risso, Hist. Nat. p. 335. sp. 243. Cuv. Rcgn. Anim. 2. ed. I I . p. 260.
cORicus rostratus , Cuv. el Vale tic. Hist. Poiss. X I I I . sp. 2 5 6» tab. 3j 6.
labrus rostro sursum reflexo, caucla in extremo circulari i Acted. Syn. Pise. p. 56. sp. 9. ( excl. syn.)L
LUTJAN groin > Lacep. Hist. Poiss. I I I . p. 78.
CROW, Castel, B l. Hist. Poiss. I I I . p.%’}3 .
sublet groin, Valenc. loc. citat.
X j a seconda categoria dei Labrini, quella cioè degli Epibulini, ossia Labridi a muso
protrattile, secondo ehe dicemmo aU’articolo precedente, è alla prima dei veri Labrini
ciö çhe la famiglia d e' Maenidi è a quella degli Sparidi. Componesi de’ seguenti generi.
1. Coricus, Cuv. che in questa seconda categoria rappresenta i veri Crenilabri della
prima, e non solo ha il preopercolo seghettato di quelli, ma perlino la dentatura, diffe-
rendone unicamente per la protraltilità del muso: suo tipo è il soggetto del presente ar-
t i c o l .-Clepticus,• Cuv. col muso protrattile, anch’ esso cilindrico e breve, coll’ oper-
colo dentellato, colla linea laterale curva, non interrotta, ma ben distinto dall’ antécédente
per la piccolezza eccessiva della bocca, appena armata d’ insensibili denti, e per
le pinne verlicali scagliose: sola specie che si conosca finora di questo généré e la Ra''
birubia fîgurata nella rarissima opera del Parra sui Pesci di Cuba, Clepticus genizarra,
Cuvier.#jf- 3. Epibülus, Cuv. ch’ è al Cheïline della prima categoria cio ch’ è il Coricus
ai Crenilabrus, avendo come esso la linea laterale interrotta : la bocca eccessivamente
protrattile a foggia di tubo, i denti taglienti, le squame grandi, le pinne scagliose: suo
tipo è YEpibulus insidiator figurato dal Pallas.
Il nostro pesce fu la prima volta registrato dal Bloch, seppure l’Artédi non ebbelo
in vista quando scrisse la diagnosi della nona sua specie di Labro come il Valenciennes
ragionevolmente sospetta, benchè il Cuvier attribuiscalo al Risso ehe descriveane due
varietà in grado di specie nella Itliologia di Nizza, e quindi perfino Ire registravane nella
sua opera posteriore. Diciam varietà col Valenciennes, non già specie col Risso non
contradetto dal Cuvier, perché veggiam variare anco in ciascuna di quelle ch’egli prétende
tali il numéro de’ raggi dorsali, mentre ognun sa quanto poco peso debba dârsi
ai colori per caratterizzare la specie, massime in qufcsta famiglia ehe vantasi di variarli
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