l’intervallo frapposto agil occhi, supera di poco il diametro maggioie delle orbite: il
muso è alcpianto più acuto. il capo del Rh. Podas è poco più alto che lungo, e la sua
lunghezza corrisponde alla distanza che passa fra il lemho superiore dell'occhio pih
alto e il lembo inferiore dell’opercolo. Abhiamo troTato sempre questo pesce più piccolo
del Rh. rhomboïdes ; gl’individui maggiori da noi yeduti superano di poco cinque
pollici. 1
Sülle nostre spiagge il Rh. Podas è anche men comune del rhomboïdes. Se ne
pescano pochi esemplari adulti, che vengono confusi dai Pescatori romani col detto ^
rhomboïdes. e sono chiamati anch'essi yolgarmenté Rombi Passeri. I più piccioli, che
si prendono in maggior- numéro rasente il lido, si sogliono confondere invece coi
Rombi lisci. Helle Isole Baleari questo Pesce chiamasi Podas dal yolgo : ir i è comune e
tenuto in dispregio. ~—
Ohre le due specie di cui noi abhiamo traltato, sono riferibili äl gruppo Bothus il
Pleuronectes mancus del Broussonnet, il PI. lunatus di Linneo (dal quale par che non
differisca il PI. Argus di Bloch) e il PI. spinosus di Schneider, ossia pictus di Förster ;
tutte specie esotiche. ConTerrà aggiungere a questo noyero il Rhombus paroimanus delle
Isole Maurizie testé descritto dal Signor Bennett di Londra, che dey essere molto affine
äl Rh. Podas, e il Rh. heterophthalmus dello stesso autore troyato sulle coste del-
l’Atlantico Africano settentrionale, seppnre questo differisce dal nostro Rh. rhomboïdes.
del che fe da sospettare grandemente.
MIOMBUS MAXIMUS
ROMBO CHIODATO
rhombus suborbicülari-rhomboideusjhinc tuberculis osseis conicis exasperatus: pinnae dorsalis
radiis mültifidis nullis. D. 68. A. 5o. P. n . V. 6. C. 17.
pleuronectes Maximus, Linn. Syst. Nat. I . p. 459. sp. 34- Faun. Suec.p. 116. sp. 3a5. Gmel.Syst.
Mat. I. p. ia56. sp. 14. Müll. Prodr. Zool. Dan. p. 45. sp. 5 79. Gronov. Mus. II, p. 10. sp. 169.
Id. Zooph. p.74- sp. 254- Brünn. Ichth. Massil. p.35. sp. 49- Lacep.Hist. Poiss. IF.p. 407. Bornât.
in Tail. Enc. Ichth. p. 67. sp. ai. Bloeli. Ichth. II. p. 53. sp. 8. tab. 49- Schneid. Blocli. Syst,
p. i 55. sp. ai. (excl^var.) Risso, Ichth. Nie. p. 3i4- sp. 9. Naccari, Ichth. Adr. p. 11. sp. 3o.
Nardo, Osserv. Itt. Adr. in Giorn. Brugn.
pleuronectes PASSER, Linn. Syst. Nat. I. p. 45g. sp. i 5. Gmell 1Syst. Nat. I. p. 1237. sp. i 5. Bonnat.
Tail. Enc. Ichth. p. 67. sp. 22. nee Bloch.
RHOMBUS MAXIMUS, Cuv• Clo quel in Diet,. Sc.Nat. XLIX. p. 116. Risso, Hist. Nat. III. p.i^o.sp. 13g.
pleuronectes rhombus, Nardo, Prodr. Adr. Ichth. sp. i 33. nec Auct.
^FiijrCür, Arist. lib. iv. cäp.11. et Ui.v.cap. 9.et lib.it. cap.S’]. Ælian.lib.ïi. cap.3. Oppian.lib.i.p.5.
rhombus, Plin.Hist.Mund, lib.it. cap.zy. tt. xlii. Jov.Pisc. Rom. cap. tty. p.g5. Belon, Aquat. p. i 5g.
rhombus aculeatus, Rondel. Pise. I. lib.xi. cap.ii. p. 3i.o■ fig. Gesn.Aquat. lib.ii. p.661.fig.etp. 670. Id.
Icon. Aquat. p. g5. Thierb. p. So. b. Schonev.Ichlh.p. 60. Charlet. Exercit.p. 1^9. Aidrov.
Pise■ lib. ii. cap. 48. p. 248. fig. Willugkby, Ichthyogr. p. g3. tab. F . 8. fig. 3. Ray, Syn. Pise,
p. 3a. sp. 6. Jonst. Pise. II. lib. 1. cap. in, art. ii. panel, ii. p. 66. tab. xxii. fig. 12.
rhombus maxi mas asper non squamosus, Will. Ichth. p. g4- tab. F -fig. 2. Ray, Synops. Pise. p. 3i. sp. 1.
pleuronectes oculis a sinislris, linea lalerali utrinque aculeata, Artedi, Syn. p.32. sp. 6. Id. Gen.p.iB.sp. 10,
. pleuronectes oculis a sinistra, corpore aspero, Arted. Synon. p. 33. sp. 7. Id. Gen.p. 18. sp. 9, Mus. Ad.
Fred. II. p, 69,
rhombus aculeatus, nigricans, maculis oliscuris fiiscis in prona parte; in allcro latere ex olivaceo el alJjo coerulescens,
Klein, Hist. Pise. Miss. iv. Faîàim. art. xvii. p. 34- sp. 1. lab. yin: fig. 1. el lab. it. fig. 1.
rhombus cincritius, aculeis asperrimus, Klein, Hist. Pise. Miss. iv. F asc. iii. art. -xvii. p.35. sp.2. tab. viii.fig.2.
turbot, Belon, Nat. et Pourlr. Poiss. lib. 1. p. i 34» Cuv. Regn. Anim. II. p. 34i.
PLEURONECTE turbot, Lacep. loco citato.
pleuronecte moineau, Daubent, in Enc. Meth.
TURBOT EPINEUX, RisSO, loco citato.
turbot, Penn. Brit. Zool. III. p. 192. sp. 9.
BUTTA, II. G Oil. p. 208.
Ii Rombo delizia delle mense, onorato dagli Epicurei del pomposo tilolo di Fa^
giano dei Pesci è il Rhombus maximus degl’Ittiologi. I Classici latini non si saziavano
di Iripeterne le lodi, e anche oggi per universale consentimento è annoverato fra i eihi
piu. delicati. Nell’Oceano giunge ad acquistare nna mole considerevole, e in Francia e
in Inghilterra non è raro che si portino a Yendere Rombi del peso di Yenti o txenta lib-
b re ; talvolta giungono perfino a quaranta. Rondelet fa menzione d’un Rombo pescato
appunto nell’Oceano lungo cinque cubiti e largo un piede. Nel mediterraneo perö questa
specie suol esser piu picciola di molto, anzi è raro il vederla giungere al peso di dieci
libbre. Il racconto di quel mirabile Rombo di Domiziano ch’era lungo 66 piedi, e per
cui fu convocato il Senate a decidere sul modo di cucinarlo, devesi forse ad una solenne