dubbio sulla natura dell’ oggetto ch’ egli ebbe in vista. Anche il Rafinesijue diede ad
un Peace del Mar di Sicilia il nome di Solea Pegusa, e questo deve corrispondere
senza meno alia nostra Solea oculata : quindi il nome Solea Pegusa sarebbe a rigore
il pin antico del nomi sistematici. Nulladimeno ci giota rigettarlo come quello che
oramai è stato usato in sensi tanto diyersi, che diverrebbe sorgente indubitata di con-
fusione. Infatti il Risso l’ha usurpato per un’altra specie che noi descriyeremo come
Solea monochir, ed un’autore Inglese il Signor Yarrell se n’è prevalso per applicarlo
ad un pesce dell’Oceano, diyerso anch’esso ed ornato^di maccbiette numerose priye
d’aureola, sotto il quale riferisce indistintamente la Pégouse di Rondelet, la Pegusa del
Lacépède, e quella del Risso ehe corrispondono corne abbiamo accennato, a due e forse
a tre esseri distinti. ',
La circoscrizione di questo Pesce è oyato-linguiforme : l’altezza è contenuta piu
di tre yolte nella lunghezza: la pinna caudale è compresa in questa sette yolte e mezzo.
Il capo somiglia a quello della Solea vulgaris: esso è alquanto più alto ehe lunge, la
sua lunghezza è la quinta parte di tutto il Pesce. Le scaglie di tutto il corpo hanno
la solita forma, ma sono grandi, e la porzionè scoperta è piegata notabilmente all’in-
fnori- locchè fa apparire il Pesce molto ruyido, quantunque i dentelli del lembo ante-
riore'delle scaglie sieno mediocremente lunghi: quelle di sotto sono piuttosto acute
e fortemente striate. La pinna dorsale e l’anale giungono fino alla coda,, dalla quale
rimangono disgiunte: i loro raggi sono molto scaglibsi, e l'altezza dei maggiori cor-
risponde ai due terzi della lunghezza della pinna caudale. La pinna pettorale destra è
lunga quanto la metà della caudale; la sinistra è quasi un terzo più breye dell’altra.
Il lato destro della Solea oculata è d’un colore cinereo-cervino ehe tende al casta-
gno e all’oliyaceo, yariegato di colore più cupo. Yerso il mezzo del corpo, ma un
poco più yicino al muso ehe alla coda, è segnata una macchia grande irregolare, ne^
rastra orlata di bruno, ehe nel maggior diametro supera del doppio l’apertura della boc-
ca. Altre quattro macchie nere rotondate e più picciole ornano la parte superiore; due
collocate presso la caréna del dorso, due yerso quella del yentre, corfispondendosi
reciprocamente una coppia al di sopra dell’altra. Queste macchie sono contomate da
un’anello di punti gialli, ehe le rende oculiformi. Nella metà anteriore, fra la macchia
grande e il capo scorgonsi due altre macchie meno intense e situate del pari una
yerso la caréna del dorso, l’altra yerso quella del yentre al disotto della prima. La pinna
dorsale, l’anale e la caudale yerso la base portano gli stessi colori del dorso, nel resta
yolgono un poco al nerastro. La pettorale destra è fosca all’apice: la sinistra è lat-
tea, corne il resta del corpo dal lato medesimo.
Il carattere delle macchie della Solea oculata è certamente molto cospicuo ; non
sembra pero sufficiente a distinguera con sicurezza da certi esemplari della Solea
vulgaris macchiati in modo quasi consimile. Assai più degna di nota è la particolar
natura delle scaglie della nostra specie, che essendo inflesse all’infuori rendono la
superfice di tutto il pesce sommamente aspra, e aderiscono al corpo siffattamente, che
per trarle yia convien ricorrere aU'immersione nell’acqua bollente. Questo è appunto
l’opposto di cio che s’incontra in altri Pleuronectedi, le cui scaglie si staccano al me-
nomo urto, e di rado o non mai si conservano sulla pelle.
S O G L I O L A D A L P O R R O
solea longitudine latiiudinem duplo -cum diniidio super antej brunneo-olivacea3 viridi pur-
pureoquer variegata.: capitis verruca singulari maxima : pinnae pectoralis dexterae
macula centrali nigra. D. 78. A. 60. P. 8. P. 5. C. 19.
PLEURONECTES- LA8CARIS, BisSO, Ichtll: Nie. p. 3l Iw sp. 6. tab. VU. /ig. 32.
solea lAscaris,. Risso, Hist. Nat. I t l .j ). 249. sp. i 38. ' Cloquet in Diet. Sc. Nat. XLIX. p. 4‘ 7*
PLEORONECTES SOLEA var. Sfoggio dal poro, Naccari, Itt. Adr. p. 11. sp. 29.
rleqhonectes solea, yar. c,. Närdo Pr.odr. Adr. Iclith. sp: i 36,
PLEDRONECTES THEOPHILOSBlSSO, Ichth..Nic. p. 5lS. sp. 8. ]HV.
RHOMBUS THEOPHILOS l RisSO,. Hist. Nal. III. p. 256. sp. l4.8. JUY.
b i piuttosto^ comune questa Sogiiola nelle acque di Venezia, in quelle di Nizza, e
lungo i lidi Romani..Fra noi i pescivendoli che hanno- appreso a distinguera dalla Solea
vulgans la chiamano Linguattola di rena, perché ha per costume di frequentare i fondi
arenösi. À questa circostanza si de-ve il poco= pregio in cui è tenuta la sua carne, essendo
noto ehe le migliori Sogliole sono quelle che viyono sopra fondi grassi e fan-
gosi. I Pescatori Veneti la chiamano- Sfogio> dal poro desumendo tal nome da un no-
tabile carattere anatomico, cioè dalla presenza d’una gran verruca o porro, ehe si fa
scorgere sul lato più pallido del capo di questo Pesce.
Appartiene la Solea Lascaris al gruppo delle Soleae• genuine. La circoscrizione del
sua corpo è meno allungata di quello ehe suole nelle specie di tal sottogenere. Infatti
l’altezza' non giunge ad esser contenuta tre volte nella lunghezza totale, La pinna
caudale costituisce Fottava parte dell* indicata lunghezza. Il capo è più alto ehe lungo
: esso è contenuto cinque volte e mezzo nella lunghezza totale: il muso è roton-
dato e sporge notabilmente all’innanzi dell’apice della mascella. Gli occhi sono gran-
detti, e rintersrallo, ehe li disgiunge è minore del diametro d’una delle orbite : Ira
l’inferiore e la punta del muso corrono circa tre diametri della propria orbita : due
di tali diametri si misurano dall’ apice della mascella all’angolo della bocca. La metà
anteriore del capo dal lato sinistro è coperta dalle solite papille piliformi molli. Presso
la bocca, al di sopra della metà dell’area ch’essa descrive, sorge una verruca cilin-
drica carnosa, assai cospicua, il cui diametro corrisponde all’incirca a quello d una
delle orbite, e che ha l’altezza d’un semidiametro. Superiormente è piana o alquanto
concavä, spalmata d’umpre vischioso, ed ha il disco segnato da solchi disposti a Stella;
nel centro e lungo l ’asse è forata. Niun’altra verruca minore è discemibile nel ri-
manente del capo. Le scaglie ehe cuoprono tutto il corpo sono alquanto maggiori di
quelle della Solea vulgaris> ma della stessa forma, e del pari striate a raggi inferiormente,
e crenulate alia base, col lembo anteriore arcuato, orlato di dentelli subuliformi
27*