ASPIUS ALBURNUS
ASPIO ARBORELLA
ASPIUS griseo-argenteusj longitudine altitudinem quintuple> super ante: capite pari altitudini
corporis : spatio interocülari paülo minori oculo : pinnis grandibus; dorsali ventralibus
parum retropositaj margine superiore vix sinuate truncato.
D. 9. P. 14. V. 9. A. 18. C. 21. Lin. lat. sq. 46. ser. 14. —■ •
Sospettiamo fortemente ehe YAlboro tanto commune nei laghi dell’ Italia setten-
trionale sia cliverso dall’ Aspius alburnus dei paesi oltramontani, e percio non abbiam
compilato sinonirnia, ehe si potrà stabilire sol tanto in virtu di minuti confronti, e quin-
di decidere se questo pesce italiano dovrà ritenere il Linneano nome specifico ehe gli
abbiamo provisoriamente applicato, ovvero se dovrà assumere anco scientificamente 1’ap-
pellazione di arborella. Comunque siasi esso è un Aspius certo d’ Italia, e circoscrivesi
al nord della penisola ; che mentre abbonda in ogni sua provincia di tanti e si varii
Leucisci non possiede alcuna specie dell’ affine genere Abramis, tante specie del quale
popolano Ie acque dolci dell’ Europa più settentrionale.
II genere Aspius è già come vedemmo un opportuno smembramento Agassiziano
del genere Leuciscus di Klein corne ristretto dal Cuvier. Di corporatura svelta quantun-
que compressa e di coda ben forcuta, distinguesi dagli altri Leuçiscini% ed anzi dai Cy~
prinidi quasi tutti, per la mandibola più lunga della mascella, onde si accosta ai generi
Pelecus e Chela, e per conseguenza ai Clupeidi. La sua pinna anale è più estesa ehe
nel Leuciscusj meno pero ehe nelle specie di Abramis talvolta elevate, tal altra tozzotle,
sempre pero contradistinte bene dalla lunghezza notabile della pinna anale suddetta:
la pinna dorsale nasce sempre in un punto intermedio tra la pinna ventrale e 1’anale •
e i suoi denti faringei allungati e alquanto ricurvi all’apice si dispongono in due serie,
nè diciamo altro di essi. Ma chi puö mai vantarsi di aver sufficientemente studiati i
denti faringei de’ pesci, organi tanto importanti alia natural classazione di questi esseri,
e specialmente in questa famiglia, se Ie acute indagini di un Agassiz lasciano ancor
tanto a desiderare ?
Le specie che sotto Aspius comprendonsi, oltre il C. alburnus di Linneo e 1 'aspius
del medesimo, ora Aspius rapaXj Agassiz, sono il bipunctatus vero, non già quello dei
francesi, ch’è tutt’altra cosa (Squalius pigülus, Nob.), Y Aspius mento d’Agassiz, A. Heckelii,
Fitzinger, non ehe 1’altro del Danubio, stabilito dal detto Fitzinger, sotto il nome di
Aspius ochrodon. Due specie vivono nel Nilo descritteci son pochi anni dal navigatore
De Joannis, come L. niloticus, e thebensis; e numerose altre se ne rinvengono tanto
nelle Indie orientali quanto nella America. I monumenti antidiluviani ne additano
due specie perdute, Aspius gracilis, ed A. brongnartiij [Agassiz, figurate ambedue nella ü