nostro Saggio, ed introducendone alcuni nuovi dietro le tracce da lui indicate. Soggiun-
giamo i norai e i caratteri diagnostici dei tredici generi europei nell’ ordine lor naturale:
i due primi de’ quail quasi intermedii agli Anableptini e agli altri del proprio lor gruppo
cöstituiscono la famiglia Cobitoides del Dottor Fitzinger.
I . Acanthopsis, Agass. [Botia, Gray): Corpo compressor primo sottorbitale taglientis-
simo, forcuto e mobile: una sola serie di denti faringei acutissimi. Esempio ne sono la
Cobitis taeniaj L. e le otto prime specie indiane figurate dall’Hamilton. — 2. Cobitis, L.
(quale è limitato dall’Agassiz) : Corpo cilindrico: denti faringei tagliati a cuneo: pinna
caudale rotondata. Gli appartengono le Cobitis fossilis e bavbatula, ed una nuova specie.—
3. Gobio, Cuv. Corpo fusiforme: due serie di denti faringei conici, sottili, debolmente
curvi all’apice: pinna caudale forcuta. Appartengono ad esso il C. gobio,L. ( Gobio fluvia-
tiliSj Ag.) ed il G. uranoscopus, Ag. del fiume Iser. — 4- Barbus, Cuv. Corpo fusiforme, al-
lungato: tre serie di denti faringei conici, allungati, ricurvi all’apice: pinna caudale forcuta.
Sono di questo genere il C. Barbus di Linneo, ora Barbusfluviatilis, Ag., il Barbus
caninus, Bon., altre specie nuove italiane già indicate dal Cuvier, il B. leptopogon, Ag.
d’Algeri, ed il B. lepidolus del Nilo tanto singolare per la mancanza delle barbette e
del grosso raggio dentellato. — 5. Cyprinus, Cuv.: Corpo erto, più 0 meno alto e com-
presso : una sola serie di denti faringei a corona piana e solcata : pinna dorsale lunghis-
sima : caudale poco forcuta. — 6. Rhodeus, Ag. Corpo alto e compressor denti faringei
tagliati a cuneo: dorsale mediocremente lunga: caudale forcuta. Ha per tipo il Cyprinus
amants, Cuv. ( Rhodens amarus,Ag.) — 7. Tinea, Cuv.: Corpo tozzo: denti faringei cla-
vati : pinna caudale troncata. — ti. Phoxinus, kg.: Corpo cilindrico: denti faringei acuti:
pinna caudale forcuta. Tipo n’ è il Cyprinus Phoxinus, L. (Phoxinus laevis, Ag. ) cui ag-
giungàsi il Phoxinus Lumaireul deTBonelli. — 9. Leuciscus, Klein: Corpo fusiforme, più
o meno compresso: due serie di denti faringei- subconici, alquanto curvi all’apice, più
o meno troncati, e perfino dèntellati al margine interno: caudale forcuta. — 10. Chondro-
stoma, Ag.: Corpo allungato, cilindrico: bocca inféra, trasversa: labbra cartilaginee ta-
glienti: una sola serie di denti assai compressi, troncati obliquamente al margine inter-
n o : caudale forcuta. Tipo n’ è il Cyprinus nasus (Chondrostoma nasus, Ag.) cui aggiun-
gasi la Ch. Ryséla, Ag. — 11. Aspius, Ag.: Corpo compresso: mascella inferiore più
lunga dell’ altra: due serie di denti faringei allungati e alquanto ricurvi all’ apice: pinna
anale prolungata: caudale forcuta. — 12. Abramis, Cuv.: Corpo compresso: una sola
serie di denti faringei assai compressi, piegati alF indentro, debolmente curvi, troncati
al margine interno. |É i 3. Chela, Buchan.: Corpo assai compresso, onde il ventre riesce
tagliente quasi come nelle Clupee: pinna dorsale opposta alla prolungatissima anale:
pettorali lunghissime. Chela cultrata, Agassiz, cioè il Cyprinus cültratus degli autori ne è
il tipo.
Rondelezio aveva distinto fino ad un certo segno la maggior porzione di quelle
forme ehe il Cuvier ha di bel nuovo fatto rimarcare malgrado la riunione forzatane
da Linneo. Ma quegli che ha sparso luce su questa materia, il ripetiamo, è Agassiz*
cui devesi il rinvenimento de’ sicuri e comodi caratteri nei denti faringei.
A questi Iredici generi andranno altri sicurameute aggiunti quando con la stessa cura
e con gli stessi principj Agassiziani vetranno analizzati i Ciprinidi esotici; pei quali non
furono stabiliti finora ehe i soli Gonorhinchus, Gronov. per una specie delI’Affrica meridionale
con gli opercoli scagliosi; Cirrhinus, Cuv., per alcune barbate dell’Asia; Cato-
CYPRINUS REGINA.
stomus, Lesueur, per numerose specie dell’America settentrionale, ehe hanno la bocca
inféra; e Labeo, Cuv. fornito come il precedente di labbra crasse, e spesso frangiate.
Venendo in particolare al genere Cyprinus lo vediamo composto di alcune specie
ornate di quattro barbette 0 cirri de’quali altre sono affatto prive. Questo carattere, cui
Nilsson ha dato soverchia importanza riunendo in virtù esclusivamente sua Barbi, Tin-
che, Gobi e Regine, lascia comodamente riparlire il natural nostro genere in due se-
zioni o sottogeneri Cyprinus e Cyprinopsis, Fitz. Soverchia importanza dissi, poichè non
consiste che in semplici prolungamenti della pelle, non già delle ossa mascellari. Esempio
del secondo gruppo corrispondente all’ imberbe Carassius, Nilss. è il bello e po-
limorfo Cyprinus auratus originario della Cina, ehe a ricrear la vista suol conservarsi
in globi di limpido cristallo.
Le tre specie da noi effigiate ehe spettano ai veri Cyprini, e pigliano indistinta-
mente oltre quel di Regina in Roma, di Reina in Toscana, di Raina e Gobato nel ve-
neziano, il nome pure di Carpena ne’ laghi dell’ Italia settentrionale, ove i più grossi
diconsi Bulberi nel Benaco, hanno tutti in comune i seguenti caratteri: Corpo ovato-
oblungo, compresso, coi profili del dorso e del ventre convessi anteriormente, concavi
verso la parte assottigliata del tronco, ricoperto di scaglie grandi, e perciö poco numerose,
leggermente striate, terminate parabolicamente, cigliate, embricate. Capo piramidale
con la fronte piana discendente. Bocca terminale, piccola, rettamente fessa, con le
mascelle ineguali e le labbra carnose: lingua ottusa, breve. Denti faringei grandi, e
somiglianti nel logorarsi a que’ della Lepre. Due paja di barbette carnose, 1’anteriore
pendente quasi dal mezzo della mascella superiore, 1’ altro più lungo dall’angolo della
bocca. Occhio rotondo assai prossimo alla sonirnità della fronte, avente il diametro
uguale ad un quinto della lunghezza del capo, distante dalla punta del muso quanto è
un suo diametro e mezzo. Doppi fori nasali ovati, vicinissimi tra loro, forati alii due
terzi della distanza fra il labbro e 1’occhio ; più grande quello prossimo all’ occhio, e
uguale a un quarto di esso. I tre raggi della membrana branchiostega schiacciati. Oper-
colo rotondo-angolato, segnato da strie tubercolate raggianti dal suo margine anteriore :
preopercolo arrotondato, liscio. Linea laterale retta, quasi interrotta, scorrente per lo
mezzo circa del tronco, distintamente segnata da grossi pori ehe si sollevano anterior-
menle da ciascuna scaglia della séria mediana, la quale ne conta circa trent’ otto, e
chiamiam mediana quantunque abbiane sei serie al di sopra e cinque al di sotto. Ano
aperto alla metà del pesce escluso il capo, piccolo, alquanto sporgente. Dorsale retro-
posta, molto allungata, bassa, ma più alta anteriormente, costituita di ventitre raggi;
il primo e il secondo dei quali sono ossei ma cortissimi, il terzo duro e dentellato posteriormente
che la protegge in avanti ; il quarto più lungo di tutti e molle corne i seguenti;
l’ultimo geminato. Pinne pettorali adimate, impiantate paca al di là dell’ oper-
colo, formate di sedici o dieciasette raggi, e di forma ovato-allungata. Pinne ventrali
contigue, quasi intermedie aile pettorali ed ail ano, inscrite sotto il terzo raggio della
dorsale, formate da undici raggi, quadrilatère. L’ anale poco discosta dall’ ano, difesa
anteriormente da grosso raggio dentellato all indietro simile a qüello della dorsale,
con cui termina alla stessa perpendicolare, ha forma trapezoidale, e consta di sei raggi
ramosi, oltre il già detto e due incospicui ehe lo precedono. Caudale ampia, di venti-
quattro raggi ripartiti, ma non in ugual numero, in due lobi simmetrici.
I colori di tutte le specie sono un castagno olivastro dorato sul dorso ehe dégrada su
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