BA RB a CANWO
barbus capite• ovatOrpyvamidàJi, löngiore altiludine corporis3. quintum longitudinis. vix super
ante :■ spalio-, inirroculari vix neq liante oeuf uni maximum 3 anlepositum radio oss< o
pinnae dorsalis graciMiino. vix serrulato s quamis magJÛsJ: rotundis..
B . i l.. P. 17. V. 9.. 8< G. 19,. Lin,, lat. sq.. 5a ser. 17.. — ...
I l i d!oibtp. Prof.. Bonelli fu il primo, a dîstinguere- dal1 commune- un Barbo> ehe- chiainô
CaninuSi dettandogliene certamente la idea quello. ehe il vol go Piemontese appella Barb
canin. Non aven doc i egl.i fornito. caratteri, nè aven.dol.o pubblicato, noi crediam lecito
l ’ imporre il nome di Caninus. ad un piccolo- Barbo. che- sotto lo. stesso. nome ci fu mandata.
dal Piemonte,, nei cui ruscelli elaghi siritrova u gu aim ente. Non possiamo pero
preterire- che sotto, la. stessissima volgare denominazione- ci. giunsero, dalla regione me-
desiina esemplari. del nostro B.. Equesy cui le- grosse: labbra come- di Can mastino. potria-
no meritar quel nome, ed esemplari perfino. di un Gobio.. Ghe-se il B.meridionalis del
Rissa fosse realmente diverso, dal ßuviatilisx non saremmo, alieni dal sospettare la sua
identità con questa specie che andiamo a descrivere.
11 costui corpa è rotandato e svelto:. ilprofilo. superiors corre- quasi retto, dall’occipite
alla pinna dorsale, e sensibilmente obi i quo da questa ail’ origine della coda; l’inferiore
fi.no. alla pinna anale è convesso, da questa. alla, caudale insensibilinente coneavo. L’al-
tezza maggiore è il quinta, della lunghezza:. la parte assottigliata del tronco,, alta la metà
della propria lunghezza, estendesi un quarto mena, del capo, lungo. poco piii del quinta
di tutta U pesce.. il muso è grossoi e rotandato : la bocca* situata inferiormente spinge
lo squarcio fin sotto, le- narici ;,le labbra grandette sono, schiacciate piuttosto ehe turgide,
le barbette sono corte e sottili, non giungendo. le posteriori all’apice del muso. se si rivol-
gano innanzi.. L.’occhio ellittico, situate presso. la sommità della fronte, medio fra l ’apice
del muso e l’intestatura dell’ opercoJo, occupa la quarta parte del capo, distando un dia-
metro.e mezzo dal delta, apice: la distanza fra un occhio e 1 altro. e- uguale a un diametro
dell’ occhio.. La linea laterale segue l’andamenta del profilo del ventre fin sotto, l’inser-
zione della dorsale,, quindi procédé rettissima.. Le scaglie, sono grandi, molto imbricate,
e molto rotandate. La pinna dorsale, alta due.- terzi della lunghezza del ca.po,.-ergesi in
mezzo, al pesce, esclusane la caudale, e si estende per- quanto spazio è dall* apice del
muso all’ angola posteriore dell occhio. Le pettorali sono anguste, acute e poco. piii brevi
del capo. Le ventrali son carte, larghette, ottuse, inserite in mezzo, fra l’hrbita e la caudale.
L’anale più estesa di esse, men pero delle pettorali, nasce un poco più vicino alla
caudale che alPinserzione delle ventrali. La caudale è il quinto del pesce.
Tende sensibilmente al vialaceo. su! dorso, dilavato sui fianchi con passaggi giâllognoli
e cilestri, hianca nel ventre con un lieve trasparir di violetto: il lustro metallico splende
maggiormente in una fascia lungo i fianchi: macchiuzze nerastre veggonsi qua e là più o
meno irregolarmente sparse, più frequenli pero e più cupe nella dorsale e nella caudale.