margine inferiore della lamina sottorbitale. La parte anteriore del lembo superiore del-
l'orbita porta tre spine acute volte all’ indietro, la prima delle quali è minore delle se-
guenti e talvolta appena cospicua : la parte posteriore ha un sol dentello spinoso poco
elevato. La cresta temporale superiormente è scabrosa. La lamina soprascapolare è lan-
ceolata, e termina in una spina ehe s’ inoltra poco più indietro del termine posteriore
dell’ opercolo. La seconda delle punte dell’ opercolo emerge per un breve tratto fuori
del margine membranoso. Delle due punte del preopercolo la prima è spinosa, la seconda
picciola, appena cospicua. La bocca ha il taglio assai breve. La lamina sopraume-
rale è conformata a guisa di triangolo quasi ugualmente alto ehe lungo, e si protrae in
una punta spinosa, un quarto più breve della lamina stessa. La lunghezza delle pinne
pettorali è varia, restando compresa nella lunghezza totale del pesce da tre volte a tre
volte e mezzo. Ha questa pinna 7 raggi ramosi e tre semplici, oltre i tre liberi, il primo
dei quali è un terzo più breve di tutta la pinna, ed è superato appena dalla lunghezza
delle ventrali. La pinna dorsale anteriore ha 10 raggi, il secondo e il terzo uguali
fra loro, alti un quarto meno della porzione di tronco sottostante : di questi raggi il primo
è sempre scabro anteriormente, e talvolta anche il secondo. La dorsale posteriore è
alta un quarto meno dell’ anteriore, ed ha 16 raggi. L’anale ne ha 15. L’ano è un quarto
più distante dall’ estremità della coda che da quella del muso. Le scaglie ehe vestono il
tronco sono più lunghe ehe larghe, rettangolari, cigliose anteriormente, ed hanno circa
tre intaccature profonde alla base: quelle della linea laterale sono maggiori del dop-
pio, e portano una cresta longitudinale con due o tre brevi punte disuguali acute volte
all’ indietro. Ad ogni scaglia della linea laterale corrisponde una delle strie rilevate parallele,
che partendo da esse ad angolo quasi retto di sopra salgono lino alla cresta dorsale,
di sotto giungono fino alla caréna ventrale, talchè accerchiano il tronco intiero.
Solo ne è libera la porzione di ventre ehe cuopre i visceri addominali. Le crëste del
dorso sono triangolari con le punte spinose volte all’indietro, intiere superiormente, al-
l ’eccezione delle due o tre prime, ehe sono alquanto scabrose: ve n’ ha venticinque per fila.
Sul dorso e sulla parte superiore e laterale del capo domina una tinta rossa dimi-
nio vivace, qua e là annebbiata di color cinereo, o interrotta da spazj più chiari. La
parte inferiore è lattea, ma prende una tinta di minio accesa sotto al muso e ai lati
del petto, e un bel color roseo sui fianchi e nel tratto posteriore all’ ano: le strie rik
levate spesso sono imbrattate di colore più sordido. Le pinne pettorali sono cinereo-tur-
chinastre sulla faccia anteriore, con macchie irregolari rosso brune disposte a fasce ;
posteriormente sono azzurro-nerastre interrotte da fasce assai larghe, rosso brune. La
parte ehe corrisponde ai tre raggi semplici è tutta rossa, e rossi sono i raggi liberi,
ma con alcuni anelli di color chiaro. Le ventrali sono rosse. Le due dorsal i sono di
color di minio, con molti spazj chiari sparsi irregolarmente sull’ anteriore : nella posteriore
il colore intenso forma quasi due strisce longitudinal!. L’anale è d’un roseo
sbiadato. La caudale è rossa di minio con la base più pallida, e spesso con una striscia.
verticale nereggiante nel mezzo.
Vive nel Mediterraneo ugualmente ehe nell’ Atlantico Europeo ed Africano : sulle
nostre sponde è frequente, e anche più su quelle dell’ Adriatico. La sua carne ha poco
pregio. I Toscani chiamano questo pesce Corri-corrij 0 Ubbriacoj senza dubbio per ra-
gione del suo color rosso acceso: i Liguri Ubbriagon; i Nizzardi Belugarij i Romani
Cappone Corre-correj i Napoletani Curro-currOj i Siciliani Pesce Papaj i Romagnuoli
Anzoletto turcOj e i Veneti Anzoletto muso-duro.