opercoli nel disotto del capo si toccano per un tratto considerevole, ma non giun-
gono a chiudere esattamente la gola, lasciando scoperto anteriormente uno spazio lineare
strettissimo. Quarantasei sono le scaglie del corpo in ciascun ordine dal capo
fino alla coda, e gli ordini sono quindici. La pinna dorsale anteriore eccede nell’altezza
la metà dell’ altezza del corpo, ed ha poco men del doppio della propria lunghezza : i
primi due raggi son quasi uguali, il terzo è di poco minore, î’ultimo ha due terzi
dell’ altezza del primo. La dorsale posteriore è quasi della metà men lunga ehe alta :
il suo primo raggio supera l’altezza della dorsale anteriore, l’ultimo è men alto della
metà del primo. Le pinne pettorali sono piuttosto strette, e la lunghezza dei loro raggi
maggiori supera la distanza ehe corre fra il lembo posteriore dell’ opércolo e il lembo
anteriore dell’ orbita. La scaglia ascellare è breve, ottusa. I raggi maggiori delle pinne
ventrali hanno quattro quinti della lunghezza delle pettorali. La pinna anale anteriormente
ha in altezza una volta e mezzo la propria lunghezza, posteriormente è alta
poco piii della metà della delta lunghezza. La pinna caudale è contenuta quasi cinque
volte nella lunghezza di tutto il Pesce.
Nulla offre di spéciale il coloramentor affatto analogo a quello del Mugil Cephalus
e degli altri. Le pinne pettorali talvolta hanno una macchia nera rotonda alia base,
piii spesso pero ne sono prive : la parte più rugosa del labbro di sopra è biancastra.
La condizione del labbro superiore carnoso è comune a più specie di Muggini,
ma s’incontra in due sole delle nostrali, cioè in questa e nel Mugil Labeo del Cuvier.
Oltre il carattere fornito dal labbro, mérita esser considerato in questa specie che l ’estre-
mità dei pezzi mascellari è grossa, e resta scoperta anche quando è chiusa la boccar
ehe la gola è quasi tutta chiusa dagli opercoli, i quali si toccano per un buon tratto
ma non si soprappongono : tutte queste condizioni si rinvengono più o meno distinte
in altri Muggini, ma non riunite. Per separarla dal LabeOj ehe pure ha il labbro superiore
carnoso corne s’è detto, basta guardare ail’altezza della pinna dorsale anteriore,
d ie s’innalza p\ù che ad una metà dell’altezza del corpo.
La sua statura suol essere uguale a quella del Mugil Cephalus o poco minore. Abita
in grande abbondanza tan to nel Mediterraneo e neU’Àdriatico, quanto nell’Oceano. La
sua carne ha pochissimo pregio.
A Koma chiamasi Cefalo Pietra o Cefalo di P i e t r a a Firenze Sciorinaj sui lidi
Veneti Buosega, nella Liguria Ciautta: a Nizza ha nome Labrù. In Sicilia stando al
Rafinesque si direbbe Cefalune. Gli Spagnuoli lo chiamano Lissa.
MUGIL LABEO
MUGGINE LABBRONE
MOBIL capite meMocri. anlerius subtruncata; labio superiore valde crassoJ inferiore mar-
gmata: maxillaris apice declinato infra suborbitalem porrecta : operculis margine inferiore
toto contiguis: pinna dorsali antica corporis triente breoiore
i.“ D. 4 , a/a D 9. p l6 _ pr I/5 ( A 3/i i c j6
MDGIL LlDEOv Cuv. Regn. Anim. a. edit. I I . p. a53.
MUGIL PRüVENSAUS, var. A. Risso, Ichth. Nie. p. 546. sp. 4.
MDGiL 1'KovenCALIS, Risso, Hist. Nat. II I .p . 3gi.. sp. 3o8»
MOGE PRuYE-VCiL, Risso, loco citato. ,
v l j a prima notizyt, di cpiesto Muggine devesi al Signor Risso, che lo riguardö come
varietà del Mugil Chelo. Cuvier, ailorchè deserisse quelio neWIttiologia di Nizza
sotto il nome di M. Provensalis. Poscia nella Storia Naturale delle principale produzioni
delf Europa meridionale serbb tal nome esclusivamente pel Pesce di cui ora parliamo,
ed assegnô airaltro un nome diverse. Tanto almeno fanno congetturare le descrizion!
date dall autore citato. Ad ogni modo perô è convenuto aibandonare il nome Pro-
vensalcs - corne poco corretto, c adottare l’altro proposto dal Cuvier, e tratto da un vo-
cabolo antico, destinato a designare un Muggine, ehe doveva essere senza meno uno
degl indigeni dalle labbra grosse. Poco rileva il sapere se fosse piuttosto questo ehe
il Mugil Ckela.. Cuvier: dall’altro lato sarcbbe impossibile venir a capo di risolvere
tal questione, perché gli antichi Ittiologi ci hanno lasciato secondo il solito lunghissime
dissertazioni sulle parole, e luce assai scarsa sul loro significato. Qualunque si fossero i
Muggini che Giovio intendeva Sotto i nomi di Labeo e di CapitaA è curiosa l’erudizione
ehe spaccia sul canto loro, perche a questi Pesci attribuisce l'origine de’ cognomi dei
Capitoni e dei Labeoni, famiglie romane illustri sopratutto in grazia dei som'mi giu-
reconsulu Attejo ed Antistio. Ma non sarehb’ cgli ragionevole dire ehe il capo grande,
e le labbra grosse debbono aver proeacciato originalmente siffatte denominazioni tanto
ai Ginrecoiisulli owero ai loro maggiori, quanto ai Muggini, piuttosto ehe attribuirle
a qualche conncssione rawisata ira quei valentuomini e i pesci?
Il Mugil Labeo ha il corpo compresso-Ltngido, la cui larghezza è contenuta ollo
volte e mezza nella lunghezza totale, ehe è quintupla dell’altezza maggiore. fl capo
è compreso cmque volte, e mezzo nella mentovata lunghezza, alquanto più largo del
corpo postenormente, turgido, poco ristrelto a cuneo dall' indietro ail’ innanzi, legger-
mente convesso nel di sopra, troncato ail’apice. Diametro dell’orbita maggiore della
distanza ehe passa fia il suo lembo anteriore e l'apice del muso, e corrispondente
al doppio dell’intervallo ehe la sépara dal lembo posteriore dell’opércolo. Distanza