dolus, va lascialo alla specie brasiliana confusa con essa dal Bloch, la Suacia francese
{PI. bosti, Bp.), la Cianchetta {PI. arnoglossus, Bp..)> una quarta specie forse confusa
con queste, e la men normale PI. grohmanni, Bp. ; il Peloso di grotta {Scophtkalmus uni-
maculatus, Bp. ) simigliante al nordico Sc. punctatus, ma crediam diverso ; il delizioso
Rombo chiodato ( Rhombus maximus , Cuv. ), e il men buono Rombo comune o Soaso dei
Veneti ( Rhombus loevis, Rond. ) ; i Rombi di rena, Bothus podas, Bp., e Rombo passero
{Bothus rhomboïdes, Bp.). I Soleini ci presentano la Linguattola o Sogliola {Solea vulgaris,
Cuv. 5. bug loss a , Raf.), lo Sfoggio turco dei Yeneti {Solea kleini, Bp.), la Sogliola
occhiuta {Solea oculata, Bp., S. pegusa, aliquorura ) , la Sogliola dal porro ( Solea
lascaris, Bp., Pleuronectes nasutus, Pall. ) si bene rappresentata nell’Opera del Demidoff; le
due Lingue bastarde Microchirus lingula, Bp. ( Rhombus mangili, Risso) e M. luteus, Bp.,
la" Pelosa ( Monochirus trichodactylus, Bp. ) ; e la Plagiusa lactea, Bp. lievemente cosi mo-
dificata, perché Plagusia era già nome di un Crostaceo.
Meglio di qualunque altro Pesce si legano ai Pleuronectidi i variopinti Choetodontidi
tutti esotici, il solo Chcetodon capistratus L. d'America essendo stato preso, al dire del
Risso, nel Mediterraneo. Seguono gli Anabantidi cotanto singolari per le branchie labirin-
tiformi, onde la facolté di sorvivere a terra ; e quindi gli Acanthuridi smembramento
ctenoideo dei Theuthydidi, famiglie ambedue forestiere anch’ esse, talmente ehe siamo ai
Fistularidi, ehe altronde bene considerati sono Chetodonti a mascelle protrattili. Ci danno
questi per rappresentare i Caproidini il Soffietto largo o Tamburo ( Capros aper, Cuv. );
e per i Centriscini il Soffietto lungo o Trombetta ( Centriscus scolopax, L. ). È notevole
abbiano i Pescatori si bene ravvicinati questi due esseri, ehe i Naturalisti tenevano
distantemente classificati.
La protrattilità deile mascelle ci porta ai Moenidi, che sono agli Sparidi quello che
i Fistularidi ai Choetodmtidi. Nei Moenini, unica lor Sottofamiglia europea , noveriamo
sette Zerri, lo Smaris insidiator, Cuv. (figurato dal Bowdich nella sua escursione a
Madera col nome Smaris royeri ), e i più normali S. vulgaris, S. alcedo, S. chryselis, del
Cuvier, S. gracilis e S. maurii, Bp. tutti illustrati in quest’ Opera : e quattro Mendole, Mama
vomerina, M. osbecki ( Sparus tricuspidatus, Spinola ) , M. jusculum e M. vulgaris del Cuvier.
La bella Famiglia degli Sparidi ne présenta fra gli Obladini l’Occhiata ( Oblala
melanura, Cuv. ) ; la Sarpa ( Box salpa, Cuv. ) , e la Boga ( Box boops, Bp. ). Fra i Canthar
rini la Tanuda ( Cantharus vulgaris, Cuv. ), lo Scorzone ( C. orbicularis, Cuv.)* il notevole
C. fascialus, Gêné, di Sardegna, e forse qualche altra specie non bene ravvisata. Nei
Dentidni abbiamo il Dentale {Dentex vulgaris, Cuv.) sotto il quai nome perô confondonsi
almeno due specie distinte dai Pescatori, ma ehe i Naturalisti non han saputo ancora ben
determinare, come si vede dal Dentex cctli, Risso, il Boccarossa ( Dentex macrophthal-
mus, Cuv. e il controverso singolarissimo Dentex gibbosus, Raf. I più numerosi Sparini ci
somministrano la Marmorozza {Pagellus mormyrus, Cuv.), il Fravolino bastardo {P.acarne,
Cuv.)* e forse i suoi P. bogaraveo, e P. breviceps, l’Occhialone {P. centrodontus, Cuv.),
e l’abbondante rosato Fravolino ( P. erythrinus, Cuv. ). H genere Pagrus fornisce il Den-
tice praio {Pagrus vulgaris, Cuv.), il Manfrone {P. orphus, Cuv.) e dubbioso il P. hurla,
Cuv. Ristringiamo il nome di Sparus al genere Chrysophrys di Cuvier, Aurata, Risso,
ehe dà la pregiata Orata ( Sparus aurata, L .), cui va aggiunto il raro Sparus crassi-
rostris, Bp. ( Chrysophrys crassirostris, Cuv. ) figurato nella grande Opera dei Pesci.
I Saraghi ci porgono il Sarico rigato {Sargus rondeleti, Cuv. ) , lo Svaro {S. salviani,
Cuv.), lo Sparlotto (S. annularis, Cuv.), e il raro S. vetula, Cuv.; cui si atterga il
Muso-lungo (Charax puntazzo, Cuv.). Nel mezzo degli Sparidi e degli Scioenidi ben si
colloca la Famigliuola dei Chromididi di cui alcunc specie si considerarono sconsigliata-
mente Labri : abbiamo il suo tipo, la Castagnola {Chromis castaneus, Cuv., Sparus chromis
di Linneo, che ben ne colse l’affinité). L’importante Famiglia degli Scioenidi nella sola
europea delle sue tre Sottofamiglie, ha il Corvo di scoglio (Corvina nigra, Cuv.), ilCor-
vello ( Umbrina cirrosa, Bp.), e la deliziosissima Ombrina, o Figaro dei Genovesi ( Scioena
umbra, L., rilegando noi fra’ sinonimi il nome Sc. aquila, Cuv. da riserbarsi alla Sciena
del nord, quando sia diversa dalla nostra). In proposito di questi Pesci gustati più o meno
sulle mense secondo l’ordine sono scritti, noteremo che l’Umbrina alburnus, Cuv. di
America, non solo è priva delle singolari caratteristiche appendici del notatoio, ma di
questa vescica intieramente. Venendo ai Percidi e alla loro Famiglia europea dei Percini,
abbiamo nel nord d’italia il Pesce persico o Persichino {Perça fluviatilis, L.), da cui ripe-
tiamo non differire la sognata Perea italica del Cuvier. Rimonta i fiumi la saporitissima
Spigola {Labrax lupus, Cuv.) dalla quale sarebbe tempo non più disgiungere il proprio
giovane e le variété scure e punteggiate, sottô i nomi di Labrax punctatus, e L. nigrescens.
Abbiamo il singolar Pomatomus telescopium, Risso ; il fulgido Re di Triglie {Apogon rex
mullorum, Cuv.). Seguono i brillantissimi Canario largo (Anthias sacer, BI. ) e Canario
ton d o{A. buphthalmus, Bp.): quindi la marina Perchia {Serranus scriba, Cuv.), e il
listato Sciarrano {S. cabrilla, L.) decantati per il preteso ermafroditismo; e il Sacchetto
{S. hepalus, Cuv*); ai quali potrassi aggiungere la Tenca di mare dei Siciliani (5. tinea,
Can traîne, S. nebulçsus, Cocco). Gontinuano la squisita Ombrina-cerna {Cerna gigas, Bp. ),
e la Cernia di scoglio {Polyprion cernium, Yalenc.) ancor dell’altra migliore. Passando
sopra gli Holocenlrini giungiamo alla Famiglia dei Mugilidi, costituita dalla sola Sot-
lofamiglia Mugilini, che per i Polynemini soprattutto pur si allaccia bene ai Percidi:
sono illustrati nell’Opera i sei Cefali mediterranei, il Caparello o Mazzone (Mugilcepha-
lu s, Cuv. ), il Calamita ( M. capito, Cuv. ), I’Orifrangio {M. auratus, Risso ), il Musino {M. sa-
liens, Risso), la Sciorina {M. chelo, Cuv.), e il Labbrone {M. labro, Cuv.). Ben seguitano
i Mullidi rappresentati dalle due Triglie, di scoglio (Mullus surmuletus, L .), e di fango
{M. barbatus, L.), la quale ultima assume variété di colori dal fosco al rosso carbonchio,
indipendentemente da quelli che cangia grado a grado lo stesso individuo. La bonté di esse
le privilégia va delle prische mense romane, sulle quali avanti se ne beasse la bocca
prendevano gli occhi lo stolto diletto di rairarle perder vita e colori; laonde si ha pure
in ciô un argomento a rispondere, questo tempo non meritar più dell’antico essere cosi
rigidamente caratterizzato molle per gola e per oziose piume. Entrando nei Triglidi ci si
offrono i Triglini, e prime fra essi otto Trigloe o Caponi, tutti figurati in questo Volume; il
Capone ubriaco ( Trigla lineata, Pennant, T. adriatica, Gm. ), il Capone impériale ( Tr. cucu-
lu s, L., Tr.pini, Bl. ), il Capone chiodo o Caviglione ( Tr. a sp era ,\iviani), il Grugnado
{Tr. gurnardus,L.), il Capone caviglio ( Tr. milvus, Lacép., Tr. cuculus, Bl.), il Bari-
lotto ( Tr. obscura, L ., Tr. lucerna, Brunn. ), il Capone panaricolo {Tr. corax, Bp.,
Tr. cuculus, Brunnich, Tr. hirundo, Risso, Tr. swainsoni, Leach), il Capone coccio {Tr.
lyra, L.) , il quale ci mena alla Folcora {Perisledion cataphraclum, Lacép.); e il Pesce
rondinq (Dactyloptera volitans, Cuv.). Negli Scorpoenini troviarao XHoplosthetus mediter-
raneus venuto a mano del Cuvier dall’ imo fondo delle acque ; e quindi lo Scôrfano
bastardo {Sebastes imperialis, Cuv.),- il bruno Scorfano a grandi scaglie ( Scorpoena scro-
fa, L. ), e il rosso a scaglie piccole {Scorpoena porcus, L. ) detto Pesce-cappone dal buon
brodo che dé. Non . sappiamo con quanta ragione siensi tratte da questi la Scorpoena
notata, Raf. e la Scorpoena lutea, Risso. Passando ai Cottini di cui ha tanto segnalate
specie il nord di Europa, noi veggiam solo nuotare per i torrentelli di monte il bren-
tino Magnarone {Cottus gobio, L. ). L’affinité dei' caratteri significata nel nome c’ introduce
pianamente ai Gobidi. Europa ha soli Gobini, ma le sue due dozzine di specie sono
ancora poco ben determinate malgrado recenti lavori ; onde noi rattenuti fino ad ora di
toccar questa Famiglia, nominiamo adesso i più comuni e più distinti della Penisola. Pri