Razza (R.marginata, LacAp., R.rostellata e bicolor, Risso) ehe pel suo prolungato bec-
chetto giä piglia effige di Lxviraia. Sembra certo abbiamo, almeno nel Siculo mare, anche
la Ii. atra, M. ed H., forse Moro-moro dei Yeneti, e la R. undulata, Lac6p. ( R. picta ed
alba dello stesso, R. mosaica, Risso, R. fenestrata, Rafin.). Delle due Lxviraüe, o
Arzille monache (L. oxyrhynchus e L. macrorhynchus, Bp. ) a sostenere la validitä ne
forniscono argomento gli stessi Miiller ed Henle, ehe dopo averle riunite nella lor R. sal-
viani, ammettono senza accorgersene la rifiutata L. macrorhynchus nella R. intermedia,
Parnell. La Sottofamiglia degli elettrici Torpedinini oltre la unicolore grande Torpedo nobi-
liana, Bp., ci da la occhiuta T. narce, Cuv., e la marezzata T.galvani, Cuv., circa le quali
godiamo sia verificato il da noi preveduto ricredimento di Miiller ed Henle ehe le ammettono
definitivamente coi nomi di T. oculata e T. marmorata. I Rhinobatini hanno soltanto certa
la Rh. columns, cui sia cambiato il nome generico in Syrrhina non possiamo concedere:
sta a dritto si divida in due il genere Rhinobatus; ma con questo, ehe tal nome con-
servisi alia porzione contenente la nostra specie, per la quale, se togliere le si potesse,
non ne mancherebbe uno atlinto dal Rafinesque. Rimanendo fermo Rhinobatus per la
nostra specie e sue affini, converrä cercare altro nome da sostituire a Rhinobatus proprio,
Miiller ed Henle, quando il nostro Glaucostegus, che ha per tipo il preteso Rh. electricus,
non si possa stendere a tutto quel gruppo, due specie del quale (R. halavi, Forskal, e
R. thouini, Lacdp.) stanno forse nel Mediterraneo. Nei Pristidini, ultima Famiglia dei
Raidi, si vede, quantunque raro, il Pesce-sega ( Pristis antiquorum, Lath.), ma sono
dubbiosissimi il Pristis pectinatus, Lath., e T Oriental Pristis semisagittatus, Shaw.
11 passaggio fra le due Famiglie Raidi e Squalidi e mirabile, non solo per gli Squa-
tinini, ma pei Pristidini ehe hanno specie per cosi dire a cavalcioni. Di quella Sottofamiglia
abbiamo i due appiattiti Squadrolini (Squatina angelus, Dum., e Sq. oculata
, Bp.). Gli Spinadni noverano lo Spinarolo imperiale ( Acanthias vulgaris, Risso),
lo Spinarolo comune ( A. blainvillii, Risso); il Sagri o Zigrino moretto ( Spinax niger,
Bp.), il Sagri comune (Sp. uyatus, Bp.) intermedio ai due generi; e il Pesce-porco
( Centrina salviani, Risso, Oxynotus centrina, Raf.).. Gli Scymnini forniscono lo Scymnus
lichia, Bp.; il rarissimo Lcemargus roslratus, M. ed H., ehe non potemmo procurarci;
e il Ronco ( Echinorrkinus spinosus, Blainv.). I Notidanini somministrano il Capopiatto
( Notidanus griseus, Cuv.) a sei aperture branchiali, e il buonissimo Pesce-anciölo
( Heptranchias cinereus, Rafin.). Vantano gli Odontaspidini, YOdontapsis ferox, Agass., e
VO. taurus, M. ed H., ehe i denti fan sembrare diverso. Giganteggia fra i Lamnini il
Carcharodon lamia, Bp. ( Carcharodon rondeleti, M. ed H.), e gli fanno corteggio
YOxyrrhina Spallanzani, Bp. ( 0. gomphodon, M. ed H.) e lo Smeriglio ( Lamna cornu-
bica, Cuv. ( Squalus cornubicus e monensis, Auct.). Costituisce da se solo la Sottofamiglia
Alopiadini il Pesce-sorcio ( Alopias vulpes, Bp.). Fra gli Squalini, degli abnormi
Pesci-martelli abbiam solo sicuro la Sphyrna zygoma, Raf.; dei veri Squali ( Carcha-
rias, Cuv., Prionodon, M. ed H.) abbiam la legittima Canesca ( Carcharias lamia, M. ed H.
se non Risso, cui nonostante la oscurissima confusione portata dal nome, proponiamo si
restringa lo Squalus carcharias, L., Carcharias requiem , Guv. »)#. le tien dietro la comun
Verdesca (Sq. glaucus, L.). Raramente si prende il Talassorrhinus vulpecula, Val. (Carcharias
rondeleti, Risso). Ed ultimo della Sottofamiglia e il Palombo-canesca ( Galeus canis,
Bp.) non punto certo sia lo stesso ehe la specie nordica. Ben succedongli i Mustelini, veri
Palombi, quello di taglio fino o Nocciolo (Mustelus equestris, Bp.), e il comune (Mustelus
plebeius, Bp.). I signori Muller ed Henle ehe si erano tratti a riunire queste due nostre
specie tornano quindi a ben distinguerle sotto i nomi di M. vulgaris e M. Icevis. Gli Scyl-
lini, Ultimi degli Squalidi, offrono il Pesce impiso (Pristiurus melanoplerus, Bp.): il Gatto-
pardo (ScyIlium stellare, Bp., Sc. catulus, M. ed H.) ed il Gattuccio (Sc. canicula, Cuv.).
L’Ordine secondo, Holocephala, ci dà solo la Chimoera monslrosa, L. rappresen-
tante la Famiglia Chimoeridoe e la Sottofamiglia Chimoerini. Terminando essa la prima
»ran Sottoclasse dei Pesci, rannoderebbesi cogli Acipenseridi, come nel I’ antico Sistema
in ciô superiore all’odierno. L’Ordinamento uniseriale perô, catena ferrea non infrangibile
dai Naturalisti, quantunque accorti ehe non assoggetti Natura, ci stringe a spacciarne pri-
mamente di alcune serie collaterals
Facendoci dunque alia Sottoclasse Lophobranchii, Tunica Famiglia Syngnalhidi ci dà
fra i Syngnathini una dozzina di specie dei generi Syngnathus, L. e Scyphius, Risso, nel
Rafinesque ripartiti in Typhle, Syphostoma, Syngnathus e Nerophis, da studiarsi, non tanto
per trovare specie nuove quanto per elaborarne T indigesta moltitudine, renduta più intri-
cata dalle metamorfosi subiscono. Si esamini dunque se il Syngnathus acus, L. del nord, il
S. pelagius, L. e il S. oequoreus, L. trovinsi veramente nel Mediterraneo: si registri il S. typhle,
L. (S. rondeleti, Delar., S. viridis, Risso); e si paragonino i S. rubescens (S. bar-
barus ? Penn. )■ ; S. pyrois, S. phlegon, S. cethon, S. abasler di Risso, con i S. ferruginous,
S.agassizi, S. rhynchoenus, e S. rotundatus scoperti dal Michahelles nelTAdriatico, e de-
scritti nelTIsis del 1829 e 1830. Nel genere Scyphius si confrontino lo Sc. cultrirostris di
Michahelles, lo Sc. fasciatus, il papadnus, il violaceus, Yannulatus, il littoralis e Yophi-
dion, del Risso. G Y Hippocampini hanno il solo genere Hippocampus, Cuv. rappresentato
da due specie di Cavalîucci marini, distinte in Hippocampus bremrostris, e H. guttulatus
dal Cuvier, YH.antiquus di Risso non essendo ehe sinonimo, e il suo H. rosaceus un
giovane.
NelTimmensa Sottoclasse dei pomatobranchix prima di riprendere il filo sbrighiamoci
dei P lectognathi. L’Ordine degli Sclerodermi nella sua unica Famiglia dei Balistidi ci
dà fra i Balistini il Pesce-balestra (Balistes capriscus, L.) dal quale non crediamo diverso
il B.buniva, Lacép. e il B. lunulatus, Risso; e fra gli Ostradontini le svagate specie
Ostradon nasus, Bl., e O. trigonus, L. NelT Ordine Gymnodontes le due Famiglie Tetrao-
dontidoe e Orthagoriscidoe contano fra i Tetraodontini il Lagocephalus pennanti, Swains,
forse non diverso dal Tetraodon hispidus, Rafin. ; fra i Diodontini il Diodon echinus,
Rafin. ; fra gli Orthagoriscini T Orthagoriscus pland, Bp. ( Ranzania typus, Nardo ) e
Y O. oblongus, Bl. ( Cephalus oblongus, Shaw, Orthragus oblongus, Rafin., Cephalus elon-
gatus, Risso, Ranzania oblonga, Nardo); e fra i Molini la Mola luna, Nardo (Tetraodon
mola, L., Cephalus mola, hinc orthagoriscus, Risso), Crediam meglio tacere dei generi
e delle specie del Prof. Ranzani, perché la massima parte immaginate nel compilare. Le
vere ben descritte corrispondono aile tre sunnominate.
La Sezione dei Micrognathi è quella bene attaccherebbesi colle Chimoeroe. L’Ordine
Sturiones ehe la costituisce ha due Famiglie delle quali abbiamo solamente gli Adpen-
seridi, e in questa due Adpenserini, lo Storione (Adpenser slurio, L., seppur la nostra
specie non è diversa dalla nordica) e il Ladano o Coppese (Adpenser naxcarii, Bp.).
Succédé ad essa la Sezione Teleostomi ehe accoglie il numerosissimo stuolo dei Pesci
normali. L’Ordine Ganoidei giace quasi tutto fossile nella natura morta, non avendo vive
ehe pochissime specie avanzate a quegT impetuosi scoscendimenti. Delle sue cinque Famiglie,
mancando i Loricaridi e i Lepidosteidi come in Europa tutta, e più il Silur us glanis,
L. tipo dei Siluridi, esso Ordine non ha ehe un Tetragonuride, il velenoso Tetragonurus
cuvieri, Risso, illustrato dal Metaxà, e i due Macruridi (Macrurus cælorhynchus, Bp. e
Lepidoleprus trachyrhynchus, Risso).
Cominciamo il numéros© Ordine Ctenoidei dalla Famiglia degli asimetrici Pleurone-
clidi. I Pleuronectini ci forniscono la Passera ( Platessa passer, Bp. ) sola specie mediter-
ranea di un genere ehe tante varie ne vanta nel nord d’ Europa: la Suacia (Pleuronectes
macrolepidotus, Bonn? nec Bl. ) da dirsi PI. dtharus, Spinola, giacchè il nome macrolepi