normali; le pettorali hanno dieciotto raggi, e le ventrali cinque. L’anale è composta di
soli otto raggi quasi uguali, ed è poco meno alta della seconda dorsale cui corrispon-
de. Caudale lunga, leggermente attondata nell* apice. Linea laterale poco cospicua: essa
prende origine da un punto molto alto prossimo alia nuca, è dorsale per un breve
tratto, quindi procédé direttamente verso il punto medio della radice della coda, ma
tenendo un’andamento un poco flessuoso.
Il color generale di questo Pesce è un rancio rosseggiante vivace, più chiaro sui lati,
tutto cosperso di macchiette e di lineole di color verde, che sotto certe incidenze
della luce volge' ad una tinta violaceä : le lineole sono disposte quasi a modo di rete
irregolare interrotta, o piuttosto imitano una scrittura arabesca. La pancia e tutto il di
sotto del Pesce hànno un color bianco argentino senza macchie, il quale si stacca d’un
sol tratto dal colore della parte di sopra. Gli occhi sono argentini, Coll’iride nera, e
in parte rimangono coperti da una membrana ehe volge al ceruleo. Le pinne hanno
un colore analogo a quello del dorso, ma sono trasparenti ed hanno macchie più re-
golari, più rotonde e più circoscritte : nelle dorsali queste macchie sono puntiformi,
ordinate in tre sérié; la dorsale anteriore ha inoltre una macchia nera allungata posta
nella cima della membrana fra il terzo e il quarto raggio: nelle pettorali si fanno
scorgere tre sérié di punti verdi decisi, ed un’altra di macchiette più dilavate. Le
ventrali portano due sérié di punti determinati, ed un’ altra leggermente accennata.
La pinna caudale ha i punti verdi ordinati in cinque file verticali. L’anale final-
mente è priva di punti, e in vece d’essi porta una fascia terminale pure di color
verde.
Il maschio, del quale daremo la figura in una tavola separata, si discosta dalla fem-
mina fin qui descritta per una mole molto maggiore (perché giunge ad avéré una lun-
ghezza di cinque pollici e mezzo, di cui la pinna caudale occupa almeno due), pei
colori generali senza paragone più chiari, con le macchie assai meno fitte e decise,
e finalmente perché in esso e l’ultimo raggio della pinna dorsale posteriore e l’ultimo
dell’anale si prolungano per ben due linee al di là della membrana ehe li connette.
Tutt’ i raggi della caudale sono un poco prolungati, e i due di mezzo di nove linee
circa.M
erita d’esser notato ehe la forma del Callionymus festivus da noi accennata in se-
condo luogo offre quel caratteri appunto ehe il Signor Risso assegno corne essenziali
aQa sua specie C. Morissonii. Quindi si puo dubitare ehe il C. festivus sia in realtà la
stessa cosa ehe il C. Morissonii: ma siccome il citato autore ha detto espressamente ehe
la specie sua manca delle appendici alla coda, e noi al contrario le abbiamo trovate
sempre assai ben distinte nella forma or ora indicata, e poiché egli aggiunge ehe nel
suo Morissonii lo sprone dell’ operculo è tricuspide, laddove in tutti gl’individui d’arn-
bedue le forme del festivus noi gli abbiamo veduti costantemente bieuspidi, a dispet-
to di tutt’i nostri dubbj ci è convenuto prendere il partita di considerate come specie
non mai descritta il nostro Callionimo> e darle un nome diverso da quello del Signor
■ Risso.
CALLIONIMO MACCHIATO
C. dilute virescensj. utrinque- pwictis margaritaceisy pinnae dorsalis anterioris radiis quatuor'.
calcàrepraeopercüli Z-^-cuspide: cauda rotundata.
Mas. Pinnae dorsalis utriusque radiis elongatisj. priore anterioris longissimo.
D. 4/IO P. i(k V.. 5. A. to. C. io,.
CALLIONYMUS maculatus,. Rafinesque, Caratl. p. âS. sp. 6o. tab. v.fig; r. Id. Ind. Itt. Sic. sp. 56. '
CALLioNYMtjs Lyra,. JRùso, Ichth. Nie. p .n 3. sp. i. Id. Hist. Nat.III.pta6a. sp. i54- Nardo, Otserv.
Adr. Ichih. i Giorn. Brugnat.
CALLIONYMUS. DRACUNCULUS,.. Nardo, Prodr; Adc. Ichth. sp. 4,6.
I l maschio di questo Pescetto- proprio del mediterraneo fù tenuto da alcuni pel
C. Lyra di Linneo, sebbene sia d’una mole picciolissima ed abbia colori di tutt’altra
natura: e quantunque porti i raggi più lunghi nella dorsale anteriore v ’è stato un’au-
tore recente che l’ha voluto denominare Dracuncülus. Non deve confondersi pero né
con la Lyra né col Dracuncülus di Linneo, e il solo nome ehe gli possa competere è
quellio di C. maculatus impostogli dal Rafinesque..
Pochi altri Pesci sono altrettanto comuni lungo le nostre spiagge,. e infatti ogni giorno
si vede esposto alla vendita nel mercato di Roma, ove è conosciuto sotto il nome triviale
di Strozza-Galline. Dai Veneti è chiamato Lodraj e sembra che in tutto il Mar
Adriatico-sia molto frequente. Vive anche nei mari della Liguria, ma non sappiamo fino
a qüal punto vi abbondi, né quai nome gli venga dato da quei Pescatori. A Nizza si
chiama Lambert. In Sicilia è raro al dire del Rafinesque, e vien confuso con gli altri
Pesci congeneri sotto i nomi di Fellisu e ô!Anpiscia. imperiali. Essendo poco saporita la
sua carne, è uno dei Pesci più dispregiati ehe fra noi si mangino.
Il Callionymus maculatus. è lungo quattro pollici: tan to. il capo misurato fino all’apice
dello sprone preoperculare,. quanto, la pinna caudale occupano dieci linee. La maggior
larghezza;, ehe corrisponde al punto in cui il capo s’innesta al tronco, è di sette linee;
la maggior altezza è di quattro. soltanto: quindi l’altezza è contenuta nella lunghezza
dodici volte,, e quasi sette volte la larghezza.. Il muso< è piuttosto depresso- anteriormente,
ottuso. Le orbite sporgono. moderatamente : gli occhi hanno il diametro di tre
linee. La distanza ehe passa fra essi e il muso, allorchè non è protratto, corrisponde pure
a tre linee :. quattro ne comma fra. l’occhio e l’apice dello sprone, il quale è breve,
poco valido,. quasi sempre tricuspide,. talvolta, quadricuspide. La linea laterale propria-
mente detta è rilevata, tenue; incomincia presso; il foro. della nuca, scende obliqua-
mente fin al di sotto, del primo raggio^ dorsale,, quindi scorre quasi in linea retta fino
al punto medio, della radice della, coda.. Precisamente lungO'il mezzo dei fianchi scorre
poi un leggerissimo solco,. che rappresenta una linea laterale accessoria, appena visibile
nelT animale vivo. L’ano è situato quasi due volte più vicino. alla punta del muso>