APOGON REX-MULLORÜM.
nerastra mal definita sopra ciascun angolo della pinna caudale, e un’ altra simile verso
l ’ apice della dorsale posteriore. Le pinne sono di un rosso vivace. L’iride deU’ occhio
è argentea.
Anche le viscere richiamano quelle delle Perche non già quelle dei Mulli. Corto,
rotondo e carnoso è lo stomaco: il piloro non ha ehe quattro sole appendici cecali:
Fintestino poco allungato non si ravvolge ehe due sole volte. Grande è il notatojo
con le pareti sottili e trasparenti. Venticinque vertebre compongono lo scheletro, nove
delle quali soltanto appartengono all’ addome, otto di esse sostenendo le costole.
Questo pesce dimora nel Mediterraneo ma non in tutti i luoghi ritrovasi nell’ istessa
copia talchè mentre spesseggia verso la Sicilia e l’ isola di Malta, le coste romane al
contrario ne scarseggiano assai: ond’ è ehe dopo grandi e ripetute premure pochissimi
esemphri ne ahbiamo ottenuti, e questi senza verun nome volgare, da’ pescatori ehe o
nol conoscevano, o nol rammentavano. Nell’Adriatico poi non sembra mostrarsi,,op-
pure non lo colsero ancora le reti di quel golfo per quanto sappiamo. Nell’Atlantico po-
chissimo si estende e, a somiglianza di molti nostri pesci, non fa vedersi ehe nelle coste
dell’ Africa, ed ancora in queste poco si dilunga. Privo di nome, come dicemmo, sulle
spiaggie degli Stati romani, corne anche in Toscana per quello ch’ è a nostra conoscen-
za, porta in Sicilia quello di Munacedda russa eomune ad altri pesci, in Malta di Re
di Trigliej corne si è visto; nelle isole Baleari di Coqua-viejct-rossa: a Nizza di Sar-
pananzo : a Genova finalmente ove s’incontra di rado, dicesi Castagnena rossa, il quai
nome ci piace ricordare per la impressione nataci quando il vedemmo la prima völta
da una certa somiglianza, ehe quantunque di famiglia diversa, mantiene col Chromis
castaneusj ehe nella Liguria ottiene il nome di Pesce castagna o Castagnola : e per que-
sta somiglianza sarà stato anche chiamato Corvulus.
Usa di vivere al fondo delle acque: percio si vede raramenfe nè si conoscono i
suoi costumi. Amoreggia per riprodursi in estate, e soltanto allora si espone aile nostre
insidie. Offre buona carne, e meraviglioso colore in un grazioso corpicciuolo di quattro
o al più sei pollici di lunghezza. Se non fosse l ’ interesse che desta per la particolarità
de’ suoi caratteri ittiologici, giustamente lo si potria lasciar vivere e moltiplicare nelle
acque.