CORVINA NIGRA.
larga fascia, quelli della fila anteriore grandetti. Sotto il mento v’han cinque grandi
pori. Gli ocelli distano dall* estremità posteriore dell’opercolo della misura di due dia-
metri e mezzo dell’ orbita, d’uno e mezzo dalla punta del muso, d’uno e un quarto
fra loro. II forame posteriore delle narici è ovale, prossimo all’ occhio; 1’anteriore stà
in mezzo fra 1* occhio e la punta del muso. Sette raggi ha la membrana branchiostega.
L’opercolo ha le due punte terminali separate da un seno. II preopercolo ha l’angolo
rotondato, è dentellato, ma cinto d’ un lembo membranoso. La prima pinna dorsale
sorge al termine del quarto anteriore del Pesce, ha 10 raggi spinosi, sottili, il primo
breve il sesto e il settimo lunghi quasi quanto la metà dell’ altezza del tronco, i
seguenti ehe decrescono con rapida progressione. La dorsale posteriore ha un raggio
spinoso breve connesso con quelli deU’anteriore e 24 raggi molli; è un quinto men
alta della prima e s’ estende più del doppio. Le pettorali hanno un raggio spinoso, 14
molli, e sono lunghe un terzo più ehe non è alta la dorsale. Le^ventrali, lunghe quanto
le pettorali, comprendono un raggio spinoso e 5 molli crassi. L’anale è alta più della
dorsale anteriore, ha due raggi spinosi validi, il primo breve, l’ altro lunghetto trigono,
e sette raggi molli. La caudale è troncata, lunga quanto la quinta parte del Pesce, composta
di 19 raggi, e dista dalT anale quasi due volte più che dalla dorsale. Le scaglie
scabrette e cigliose sul margine anteriore sono intiere posteriormente e solcate a ven-
taglio. La linea laterale è costituita da pori tubulosi semplici. L’ano sta un ventesimo
più vicino ail’estremità posteriore che all’anteriore.
Il colore delle parti superiori e laterali è un cinereo-fosco metallico, con splendori
verdi, turchini, porporini o dorati, ehe appariscono secondo l’ incidenza della luce.
Il disotto è biancastro-argentmo. Le pinne dorsali sono d’un cinereo-ocraceo scuro,
più intenso verso la base. Le pettorali sono cinereo-scure. La caudale è dello stesso colore,
ed ha la base, il termine e il margine inferiore nereggianti. Le ventrali e l ’anale,
biancastre lungo il raggio spinoso, sono nereggianti nel resto.
Le ossa del cranio son cavernose. Le faringee hanno all’ innanzi e all’indietro denti
acuti disposti a scardasso, nel mezzo denti conici ottusi. Il ventriglio ha otto appendici
cieche. Il notatojo grandissimo non ha appendici. Varia la lunghezza di tutto il Pesce
da sei pollici a venti al sommo.
È frequente su tutt’ i lidi dei mari d’ Europa : si pesca pure negli stagni d’ acqua
salsa, non pero nei fiumi o nei ricettacoli delle acque dolci. La sua carne quantunque
buona è di gran tratto inferiore nel pregio a quella della Sciaena um bra ed è men
ricercata di quella dell’ Umbrina cirrhosa. Quasi in tutta Italia e in Sardegna chiamasi
Ombrina di scoglioj a Nizza Cuorb. A Roma la dicono pure Corvo di scoglio; ma
a queste appellazioni si sostituiscono spesso i semplici nomi Ombrina o Corvoj sia per
ignoranza, sia per malizia dei venditori. Del resto in Toscana dicesi Loccaj Ombrina
Loccaj Ombrina di Castroj owero Ombrina bastarda: nel Genovesato dicesi Occa^Cappa
nera: nel Veneziano Corbo de sassoj Corbo d*aspreo: in Sicilia Umbrina di niuri.
Rondelet credè ehe questo fosse il Corvinus degli antichi; ma a torto, come ben
dimostra il Cuvier. Se il nome latino Umbra fu suggerito dal Colore oscuro, e v ’ è
un passo di Varrone ehe non ne fa dubitare, a questo dovette esser dato in origine,
ehe fra i nostri Sciaenini è il più fosco. Forse fu applicato in seguito tanto ad esso.
quanto al precedente, e il vocabolo Ombrinaj ehe ad evidenza procédé da Umbraj ri-
mase definitivamente presso di noi a quello dei due, ehe gode di stima maggiore.
OMBRINA CORVO
umbrina supra cinereo-argentea^ fasciis obliquiSj flexuosiSj aureis nigro-marginatis : corporis
longitudine altitudinem quadruplo et ultra superante: appendicula mend bre-
vissimOj obtusa : cauda truncato-lunulata.
i.a t). 10. 2.* D. 24. P. 17. V. i/5. A. 2/7. C. 19.
sci£NA c ip.rosa, Linn.Syst. Nat. I. p. 481.3p. 5. Gmel. Syst Nat.. I . p. 1299. sp.5. Bonnat.in Tall. Enc.
Jchth. p. j 2i. sp.9. tab. 53.fig. 2q3. Bloch. Hist. Poiss. lab. 5oo. Naccari, III. Adriat. p. 14. tp. Ifi.
Nardo, Prodr. A dr. Ichtfi. sp. 112.
pekca umbra, Lacep. H.N.Poiss.III .p ,i6.sp.5. Rafin. Ind.Itl.Sic.p.i6,sp.6i. Risso.Ichth.N.p.2Q’].sp.i.
CUEH.ODIPTJSRUS cyanopteros, Lacep Hist. Nat. Poiss. III.p. 546. <a 6. vi. fig. iii. ex Pi amerio.
jOHNius ciRRHOsus, Schneid. Bl.Syst.p. 76.sp. g.
umbrina ciRRiiosA, Cuv.Rcgn.Anim.z, ed. IL.p. 174. Risso, Hist, Nat. III. p. hoy, sp.5%6,
umbrina VULGARIS, Cuv.et Valcnc.Hist. Nat. Poiss. V. p. 171.
gla ucus, Bel-on, Nat. et Pourtr. Poiss. lib. i. p. io3. fig. inp io 5. Gesn, Aquat, IV-p. 3go. cum fig.ex Bellon.
CHROMis, Belon, Nat. el Pourtr, Poiss. lib. \.p, 106. fig. in p. 107. Gesn. Aquat.IV.pMh.oum fig.ex Bellon.
umbra, Rondel. Hist. Pise. I. lib v. cap. is. p. i 3a. cum fig. Gesn. Aquat, I V . p. io 3o. cum fig. Rondel.
Willughb. Ichthyogr. lib. iv. cap.xiii. p. 299. tab. S. 21.
CORACINUS, Sale. Hist. Aquat.p. 117. fig. 34.
CORAC1NUS, Salviani, Aldrov. Pisc.lib.i. cap. XT. p. 72. cum fig,
3CLENA maxilla superiore longiore, inferiorecirrosa, Artedi, Synon. p. 65, Id, Gener. Pisc. p. 58.
corp, Bonnat. loco citato.
ferseque ombre, Lacep. loco citato.
OMBRiNE BARrue, Cuv. Regn. Auim. II. p. 297.
OMBR1NE commune, Cuv. et Valenc. loco citato.
J \ l distinguera il genere Umbrina del Cuvier da ogni altro della sua famiglia
basterebbe in assenza d’altri caratteri quello dell’appendice carnosa inserita sotto la
sinfisi della mandibola. V’hanno fra gli Scienidi esotici altri generi,il cui mento è ornato
d’appendici carnose; ma ne han sempre più d’una.
Se il Cuvier adotto il nome generico Umbrina fu perché il pesce di cui siara per
trattare, e che egli tenne per tipo vien denominato Ombrine dai Marsigliesi. Del resto si
vede da quanto è detto ne’due articoli precedenti, ehe tal pesce non puo corrispondere
all’ Umbra dei Romani antichi, e nemmeno è quello cui oggi vien applicato fra noi il
nome Ombrina. Ad esso invece deve riferirsi secondo noi il nome Chromis célébré presso
i Greci, il quale fuor d’ ogni ragione ad altri Pesci è stato applicato dai varj Ittiologi.
La configurazione Umbrina cirrhosa b intermedia fra quella della Sciaena umbra,
•e quella della Corvina nigra., essendo il corpo più alto che nell’ una, men che nell’ altra.
La maggior altezza, ehe cade al termine del quarto anteriore, resta compresa ben
quattro volte nella lunghezza del Pesce intiero. La maggior larghezza, corrisponde al-
l’ ottava parte di quest’ ultima misura, nella quale è contenuta quattro volte e mezzo la
lunghezza del capo. Il profilo è tutto convesso superiormente, con una depressione