sottogenere caratterizzato principalmente dalla mancanza assoluta della pinna petto-
rale del lato sinistro.
Nelle Soleae del sottogenere Microchirus la statura è picciola; il tagiio délia noc-
ca è poco obliquo, e non molto arcuato; i denti sono tauto minuti, ehe si discernono
a mala pena sotto la lente: il corpo è pinttosto largo in paragone delle Soleae genuine:
le pinne ventrali sono picciole: le pettorali picciolissime, come già s’è accennato; quella
del lato scolorato perö è anche minore «lell’altra, ed ha tre soli raggi tenu! oltremodo.
La circoscrizione del corpo della Solea Mangiüi èellittica, segnando il tratto viemo
alla coda una curva poco dissimile da quella del tratto anteriore. La caréna del rentre
è più arcuata di «paella del dorso. L’altezza è contenuta tre volte e mezzo nella lun-
g W a totale. In questa stessa lunghezza è compreso cin<pie volte e mezzo il capo,
che è ugualmente alto ehe lungo. La coda è poco men lunga della sesta parte del
corpo. Gli occhi sono grandetti,,e l’intervallo ehe passa fra l’uno e l’altro supera la
metà d’un diametro delle orbite. Fra il superiore e l’apice del muso corre la misura
d’un’ intiero diametro,. e quasi tre di «preste misure si contano fira l’inferiore e il mar-
gine dell’operculo. La distanza fra l’apiee della mascella e l’angolo della bocca com-
sponde a poco più d’un diametro delle orbite. La caudale è rotondata. La pinna pettorale
destra ha cinque raggi, ed è lunga quanto il tagiio della bocca: il raggio maggiore della
sinistra è lungo appena quanto la metà della destra. Le ventrali sono di poco più lunghe
della pettorale destra e della metà dei raggi più alti della dorsale: questi hanno poco
meno della metà della lunghezza del capo e del terzo dell’altezza del corpo. Le scaglie
ehe vestono il corpo ed il capo sono picciole, rotondate anteriormente e striate, col mar-
gine orlato di dentelli tenui, mediocri, ai quanto piegati aU’infuori, locchè rende piut-
tosto ruvida la sup*erficie di tutto il Pesce.
Tutto il lato destro è d’un color cameo-scuro volgente al cinereo-çastagno, ed ha
quattro o cinque fasce verticali irregolari più cupe, ehe dopo la morte delT animale
svaniscono prontamente. La pinna dorsale e l’anale sono ornate di macéhie grandi nere
sparse irregolarmente, che si stendono sulle parti contiguë del dorso e del ventre; po-
steriormente sono orlate di bianeastro: la pettorale destra è del color del corpo; le
ventrali hanno le tinte della pinna anale e della dorsale. La caudale porta una larga
fascia scura verso l’apice. Tutto il lato sinistro è bianco latteo.
PLAGUSIA LACTEA
PLAGUSIA LATTEA
PLAGUSIA carneo-lactea pellucida; oculis sinistris; pinnis corpus ambientibus coherentibus
secus basim nigro-maculatis. D. C. A. 162. P. 0. V. 4.
I libri d’Ittiologia non fanno alcuna menzione di questo curioso Pesce, ehe e
indigeno del nostro mare, e frequentemente si porta a vendere in Roma insieme con
l’altra minutaglia.
La sua mole è picciola, e di rado eccede in lunghezza la misura di quattro pol-
lici. Il corpo è compresso-ancipite, con la circoscrizione ovato-allungata, assottigliata
a cuneo nel tratto posteriore, e terminata in punta: il contorno della caréna del dorso
segna una linea alquanto più curva di quella del ventre. L’altezza, esclusa la pinna
dorsale e l’anale, è contenuta tre volte e mezzo nella lunghezza totale : di questa il capo
comprende circa una quinta parte, la pinna caudale una tredicesima. Il capo è poco più
alto ehe lungo, poco ottuso anteriormente, con la mascella superiore appena più spor-
gente dell’inferiore. Gli occhi sono piccioli, situati a sinistra, uno verticalmente al di
sotto dell’altro, tanto vicini fra loro ehe quasi si toccano, distanti dall apice del muso
d’un tratto ehe Corrisponde a due diametri delle loro orbite: dall’inferiore al lembo
posteriore dell’ operculo si misurano sette di tali diametri. Le mascelle non sono pro-
trattili in alcun senso. Il tagiio della bocca è lungo quanto due diametri delle orbite,
poco obliquo quasi retto nella metà anteriore, posteriormente alquanto curvo all’ingiù,
dal lato destro appena sensibilmente più areuäto che dal sinistro. I denti sono sottilissi-
mi, acuti, fitti, impiantati in ambedue le mascelle si a destra ehe a sinistra. L’osso
mascellare è occultato dalle labbra. Il preoperculo è affatto indistinto. L’operculo si
protrae notabilmente ail’ indietro il suo angolo posteriore resta diviso in due da un
seno piuttosto profondo. Dal lato opposto agli occhi il capo è privo di papille piliformi
e di verruche. L’origine della pinna dorsale corrisponde al di sopra del lembo anteriore
degli occhi : tanto essa quanto l ’anale procedendo verso la parte media del corpo s in-
nalzano poco sensibilmente, quindi tornano ad abbassarsi in modo analogo, segnando
un’arco col loro margine: posteriormente si congiungono e si continuano con la caudale,
ehe termina quasi in punta. L’altezza maggiore dei raggi della dorsale e dell anale
supera d’un terzo quella dei raggi della caudale, e corrisponde poco meno ehe alla metà
della lunghezza del capo. Le pinne pettorali mancano del tutto. Le ventrali sono riu-^
nite in una sola, e i raggi di questa disposti in un solo ordine hanno 1 altezza di quelli
della caudale; fra il suo raggio posteriore e l’origine dell’anale corre un tratto lungo
quasi quanto è alto il raggio medesimo. L’ano s’apre presso la caréna del ventre dal
lato opposto agli occhi. Le scaglie ehe vestono il corpo éd il capo sono adpresse, sottilis