CTENOLABRUS IRIS
CTENOLABRO IRIDE
CTENOLAihiUS rubicanSj macula nigra retroposita in pinnis dor'sàli et caudali : rostro depres-
S0 j acutissimo; dentibus quatuor intermediis uncinatis3 caeteris minute granularibus.
D. 16 / 12 . P. 16. r . r /5 . J .S /1 0 . C. i 3 .
CTENOLABRirs iris , G,ut-. et alêne. Hist. Poii$. X I I I . p. 236. tab. 374.
N o n possiam permettere (e forse ne saremmo rampognati altrimenti) che la nostra
Iconografia rimangasi totalmente priva di un si bell’ ornamento del mare, quai sono i
Labridi; ne puô piacerci il tacerne quando parecclli naturalisé in più parti del mondo
ne forman soggetto di grave studio. 11 Risso per esempio (volendo dir dei vicini) si ac-
cinge a renderne di pubblioa ragione una magnifica Monografia, nella quale intende di
vendicare il vero sopra coloro che ne avessero shgurato gli elementi da lui rnedesimo
somministrati ; e il Danese Kroyer (se vogliam guardar oltre) in una bell'opera che va
pubblicando de’ Pesci della sua patria si affatica molto a districarne le specie. Nell’ an-
gustia frattanto si del tempo come dello spazio in cui ci troviamo, prescegliam quattro
pesci di cost vaga ed intéressante famiglia, due del genere Julis sfolgoreggianti di bel-
lezza, gli altri due perché son tipi di généré.
La famiglia de’ Labridi^ che oggidi è per noi la ottava dei Cycloiiei ossia trigesima-
quinta della université de1 Pesci, susseguita dai Mugilidi si approssima molto ai Cyprini-
di mediante i Paecilidij sebbene il pregiudizio dell' Acantopterismo facessela soverchia-
mente avvicinare ail’ Ordine delle Perçue che ora per noi son sinonimo dei Cienoidi. Da
questa famiglia Ad Labridi devesi presentemente escludere la intiera già nostra sottofa-
miglia de' Chromidini, cosi volendo la condizion di loro scaglie e delle parti interne ; i
quali vanno a costituire una famiglia di Perçue intermedia agli Sparidi e agli Sciaenidij
a’ quali per migliorare sempre più il sistema, tolghiamo a suggerimento dell’ Heckel di
Vienna la sottofamiglia dei Pomacentrini trasferendola in terza di essi Ghromididij distinta
per una branchia spuria che si desidera nelle altre due, nei Chromidini cioe che
hanno una sérié di dènti conici, e nei Cychlini che li han tenuissimi tutti. Caratterizza-
no assai bene la ridetta famiglia dei Labridi le labbra carnose, prominenti, duplicate, dalle
quali l’Artedi desumeva il nome del genere principale, non già da quel pesce placen-
tern caudaLabrum mentovato una sol volta nelle stampe di Plinio, in cui probabilmente
dovria meglio leggersi dappresso Ovidio nell’Haleutico piacentem cauda Melanurum. Le
sue specie hanno il corpo oblongo vestito di, scaglie, grandi si ma lisce e tenere, una
sola dorsale sostenuta anteriormente da raggi spinosi più brevi de' molli, al contrario di
quel che l ie ’ Percidi accade, e quasi tutti appendicolati, onde Linneo proferl quella pinna
ramentacea génératrice di si fatali agglomerazioni. Hanno la bocca piccola, e le lab