del dorso stesso che a queUa del ventre, t e squame si succedono in numéro di qua-
ranta da un’estremità all’altra, ed in altezza sono disposte in ventiquattro ordini: sono
sottilmente dentellate, col disco minutissimamente granelloso, tToncate alia base ; la
parte coperta è striata a raggi che partono dal centro, il margine dal lato della radice
è crenulato. La pinna dorsale incomincia al di sopra delle pettorali e procédé molto
al di là del termine dell’anale. De’ suoi died raggi $>inosi il primo è una. metà prà
corto del secondo, il quarto è poco più alto del seejfado e del terzo, e i sei rimanenti
decrescono poco sensibilmente ; la parte molle composta d’undici raggi tutti ramosi è
più elevata della parte spinosa. Le pettorali lunghe quanto tre .quarti del capo contano
quindici raggi, e sono un poco attondate nel contomo superiore. Le .ventrali sono trian-
golari col raggio spinoso breve e forte. L’origine deU’anale corrisponde subito dietro
all’ano, il quale è situato un poco più vicino all’apice della coda che a quello del
muso: il secondo de’ suai tre raggi spinosi è il più valido; sette sono i raggi moUi
che seguono e sono i più lunghi. La pinna caudale è assolutamente teoncata con qum-
dici raggi, senza contarne due o tre più brevi che stanno alla radice di sotto e di sopra.
Il corpo è di color cervino chiarù tendente al roseo-argenteo, con cinque fascie
verticali di color cervino più cupo, larghe quasi quanto gl intervalli che le separano,
l’ultima delle quali forma un anello alla base della coda: la penultima è un poco più
larga delle altre, ed è separata dalle vicine per mezzo d’intervalli maggiori. I lati del
capo sono ornati di tre striscie d’un bel color giallo, che partendo al di dietro dell’oc-
' chio procedono radiatamente verso il margine dell’operculo, e che sono fugacissime. Il
ventre è assai più.chiaro del. dorso, e sù di esso.appariscono varie striscie oscuramente
segnate di colore tendente ai celeste con riflessi dorati, anche più fugaci delle fascie gialle
del capo. La pinna dorsale è del color della schiena fcon alcuni spruzzi più eu-pi fia
i raggi spinosi, e con una macehia nera oblunga molto cospicua collocata sul margine
superiore, che si stende dall’ultimo raggio spinoso al terzo o quarto raggio molle. Le
ventrali sono cinereo-hiancastre con l’apice d’un turchino fosco : le pettorali sono tinte
di giallastro: l'anale è.cinereo-biancastxa: la caudale è mellea chiara aspersa di punti
d’un giallo rossastro che tendono a ordinarsi in fascie verticali.
L’anatomia interna nulla présenta, di straordinaria: ci contentèremo di notare che
questo Pesce ha ventiquattro vertebre e cinque appendici cecali.
Questo Serrano è soggetto ad alpune varietà di colore che sono rammentate presso
gli Autori. A noi è avvenuto di osservare un’individuo di tinte senza paragone pim
cariche e più vivaci che non sono le ordinarie. Esso aveva il fondo di color dacciajo
senza alcuna tendenza al roseo, e con le fascie nere e 1 anello della base della coda
assai distinta. Le spruzzature della pinna caudale erano rosse, e sulla dorsale se ne
scorgevano delle altre simili ma più lèggermente indicate. La macchia nera della dorsale
era più larga ma mena bene definita, sfamandosi insensibilmente sulla membrana
all’innanzi e all’indietro. Le pettorali erano di coior d'ambra, le ventrali d’un nero più
intense, e la pinna anale, che generabnente è cinereo-chiara con un leggiero sospetto
di fosco, appariva nera anch essa. Dobbiamo credere che questa sorte di melanismo sia
occidentale, e la stimiamo assai rara, essendocene capitato aile mani un solo.esempio
ira i numerosi individui di questo Pesce che occorrono giomalmente.
AINTHIAS SACER
ANTIA CANARIO
A. compressm aureo-ruber gems laten fasciatis; preoperculis denticulatis; pinnae dorsalis
radio tertio longe exserto; ventralibus longissimiSj aeummatis; cauda bifurcaj lobo utro-
que infilamentum elongatej inferiore longiore. D. io/i 5. P. 17. V. i/5. A. 0/7. C. 17.
U B ANIMAS, Lim. Sya, B A I. p. tqk- >?• 3. Gmal. SyU. I. p. aa83. <j>. 3. ( « c l . .yn°n.)
lutjanus ANTHIAS, Lacep. Hist. Poiss. IV • p- 197- Riss o, Ichth. p. ®6o. sp. 1.
ANTUIAS SACER, Bloch, Icluli. IV. tab. 5i 5. (fis- mala.) Schneid. Bl. Syst. p. 3o3. sp. 1.
AVLOPOM ANTHIAS, Rafincsque, Ind. dlllb. Sicil. sp. 78. Risso, Hist Nat. III. p. 378. sp. *94-
SERRANOS. ANTHIAS, Cuv. et Valmc. Hist. Poiss. II. chap. 11. p. a5o. tab. 3».
perca PENNANTI, Bloch, in Script. Soc. Nat. Berol. IC. tab. 9- /■
anthiae prima species, Rondel. Piso. I. Ub. 6. cap. n . p. »88. fig. main. Willugb. p. 3a5. tab. X. 5. f,g. 3.
Rajr Pisc. p. 1.38. Jonst. Pise. II. tab. 16. fig. ï. Gesn. Aquat. IV . Uh. 4- P- 55- (ex Rondel.)
labros totus rubescens, cauda biforca, Arted. Synon. p. 54- sp. 3.
LE BARBIER DE LA MEDITERRAN^E, CltV. Regn. Anim. 3. ed. II. p. »4
ra gli anticM autori drIttioIogïa ïl solo che mostri d ayer conosciuto questo pesce
è il Rondelet. Gli altri che ne parlarono dopo di lui si ristrinsero a ripetere più o
merio esattamente le di lui parole e la figura eh’egli ne diede, non senza intradurrë
qualche confusione nella notizia d’un essere per se stesso notabilissimo e distintissimo/,
non tanto a cagione della ricchezza delle tinte, quanta per la singolarità delle forme :
e percio conyien credere che da costoro in realtà mai non sia stato osseryato. Poco
felicemente poi determinarono i Sistematici le naturali sue relazioni. Artedi e Lin-
neo la posero arbitrariamente nel genere Labrus. Il secondo confessa che gli oper*-
culi di questo Pesce hanno il margine fatto a sega, e tal circostanza ayrebbe dovuto
richiamargli alla mente le sue Percae piuttosto che i Labri, cui egli assegnaya uni-
yersalmente, quantunque a torto, un operculo- senza dentelli. Forse si lascio illudere
dall’ osservazione dei yiyacissimi colori di quest’Animale, che doyeyano sembrargli dis-
s ii il il i da quelli ch’era solito yeder nelle Perchie. Del pari inesatto fo il Lacépede che
lo riferi al Lutjanus_, e fa d’uopo confessare che, quand» yoglia riunirsi ad altri, pei
caratteri generali conyiene soltanto coi Serrant, fca i quali la pane il Cuyier. A noi
pero sembra che sia ancor meglio stabilire per esso e per le specie affini un genere
a parte, come abbiamo notât» a proposito del Serranus hepatus, ed in questa poxrema
quei Percini a sette raggi branchiostegi, a pinna dorsale indiyisa e a denti incurvi
frammisti a quelli a scardasso, che hanno all’ apice della mandïbola due denti im-
piantati orizzontalmente diretti all’infuori, e cosi pure alcuni dei canini della mascella
superiore, il mascellare fornito di squame assai risentite, la bocca piuttosto piccola, e la
pinna caudale (talyolta anche la dorsale e le y entrali) con qualche raggio eccessiya-
mente prolungata: la lor coda conta due yertebre di più che. nei Serrani, e le lacinie
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