vasi ancora il precedente. I C. Curmuca e C. Bendelisisj Buchanan etc. 11 Professore
Agassiz ne figura una fossile, di Oeningen, sotto il nome di Gobio analis nella tav. 54-
della sua célébré opera sui Pesci petrificati.
La piii grande altezza del nostro Gobio Venatus vedesi, come negli altri, all'origine
della pinna dorsale, ed uguaglia la quinta parte della lunghezza : la larghezza è la metà
dell’altezza. 11 capo è grande, depresso superiormente, e misura il quinto della totale
lunghezza : le labbra sono sottili : le barbette ripiegate all’ insù non oltrepassano l ’oc-
chio, il quale collocato in alto occupa quasi il quarto di tutto il capo, distando per un
suo diametro e mezzo dalla punta del muso, e per quasi due dal margine posteriore
dell’opercolo : fra un occhio e l’altro corre un diametro. Le narici sono grandi, e svi-
luppata ne è la membrana : il muso sporge alquanto più che nella specie séttentrionale.
La linea laterale scorre leggermente concava lungo la metà del tronco: componesi di
circa quaranta scaglie, in lunghezza, e se ne contano dieci nell’ altezza, cinque sopra
e quattro sotto. La dorsale spicca molto innanzi la metà del pesce non compresa la
caudale; è alta quasi quanto b lungo il capo, ed ha forma trapézoïdale, essendo alia
base un terzo più Stretta ehe non è alta. Le pettorali, lunghe più di tre quarti del
capo, han forma acuta rotondata, e giungono coi loro apici all’attaccatura delle Yen-
trali, che spiccano precisamente sotto la dorsale, son più rotondate delle pettorali, mi-
surano due soli terzi del capo. L’anale ha |origine poco dopo il punto, sotto il quale
puö giungere la dorsale, dalla quale non differisce se non per le proporzioni minori
di un quarto. La caudale bifôrcata fino alla sua metà, ha le acute sue punte lunghe
precisamente quanto il capo.