si trovano al di là dell’ opercolo per una distanza uguale al semidiametro dell’ ocçhio:
la loro lunghezza è uguale alla maggiore altezza del pesce. Le ventrali si trovano intestate
più vicino all’ano ehe al margine dell’ opercolo quasi sotto la punta delle petto-
rali, e si estendono per tre quarti delle medesime. L’ anale un poco più estesa della
dorsale posteriore, ed alla quanto essa, ha la sua origine quasi perpendicolare a quella
della medesima, distando dall’ ano quant’ è la maggior altezza della stessa dorsale: do-
dici sono i raggi ehe la compongono. La caudale bipartita in due lobi fino alla metà
posteriore è lunga la settima parte di tutto il pesce.
Giunge questa specie a quattro e cinque pollici di lunghezza. Cinquantacinque o
cinquantasei sono le sue vertebre : le cinque prime hanno dilatate e contigue le apo-
fisi spinose. Tre o quattro dalla trigesimaterza in poi servono a formate quella cavità
entro la quale si prolunga in punta il notatojo : le apofisi di queste non sono affatto
dilatate.
Ben lungi dall’ essere questa Atherina la specie più comune del Mediterraneo, è
su tutte le coste d’ Italia molto meno frequente àa\Y A. Boye.ri e dell’A. Mochon j nè
chiamasi Latterino più delle altre; per distinguerla dalle quali i pescatori esperti la di-
cono anzi Latterino sardaro. Sauclet la chiamano in Linguadoca, e nella Spagna Chu-
cleto. Sembra sparsa per tutto il Mediterraneo, specialmente nei più reconditi suoi seni,
e volge anch’ essa per la costa oceanica dell’ Affrica facendosi vedere in copia aile isole
Canarie, ove la stivano in barili ad uso delle nostre Alici.
LATTERINO COMUNE
Atherina corporis longitudine altitudinem vix sextuplo superante: capite obtusiuscüloj corporis
altitudine multo longiori: oculo parurn majori spatio anteoeülari: pinnis dorsal ibus
subpropinejuisj antica f e r e media supra ventralium exitum nascenti: vertebris quadra-
gintasex. i . D. 7. vel 8. 2. D. 1/11. P. i 5. V. i/5. A. 1/17. C. 17.
ATHEKINA HEPSETus var. 2. Mocho seu Mochon, Delaroche, Mém. Poiss■ Ivio. in Ann. Mut. X I I I . p.358.
ATHERINA MOCHON, Cuv. Riga. Anim.*. ed.II .p .*35. Valenc.in Cuv. elValcnc. Ilisl.Nat. Poiss. X.p.t\3t\.
MOCHON d’ Ivica, Cuv. loco citato.
S o t t o il nome di Mochonj che al dire del Delaroche porta neil’ Isola d’ Iviça questa
sua creduta varietà, il gran Cuvier eresse in seggio di specie il presente comunis-
simo nostro Latterino ehe fino al suo tempo ando confuso con Yhepsetus corne tutt’ i
Latterini di Europa. Simile è tanto a quello, ehe appena lo fariano ricevere per specie
la statura piu piccola, i due raggi di meno nella prima dorsale e il maggior numéro
de raggi molli de’ quali si compone la pinna anale, se non fosse il tanto minor numéro
delle vertebre.
Anche nella presente specie i profili del dorso e del ventre sono leggermente con-
vessi; e se vogliamo attendere aile più piccole differenze, quello del ventre è alquanto
più convesso di quello del dorso. Delle tre del Mediterraneo questa ci offre la più pic-
cola corporatura. La di lei maggior altezza prosegue costante quasi dal mezzo delle
pettorali fino alla prima dorsale, e vieil compresa poco più di sei volte nella lunghezza:
la grossezza del tronco, ehe apparisce più compresso e men turgido ehe nell'hepselusj
è la metà dell’ altezza. La parte assottigliata del tronco alta poco più di un terzo del-
l ’ altezza del pesce arriva a misurare un sesto della totale lunghezza. Il capo simile per
la forma a quello della suddetta specie, ma meno acuto e più turgidetto aile tempia,
è contenuto poco più di cinque volte nella lunghezza del pesce: più larghetta è la fronte
quantunque non lo sia quanto nell' A.Boyeri. Il diametro dell’occhio è un terzo della
lunghezza del capo: tre quarti di esso si trovano tra la punta del muso ed il margine
anteriore dell’orbita: simile misura occorre tra un occhio e l’altro; mollo maggiore è
per conseguenza lo spazio ehe passa dal suo termine posteriore al margine dell’ oper-
colo. La prima dorsale è inserita circa a’ due quinti della lunghezza, ed è composta di
sette o otto raggi : il secondo ed il terzo sono i più alti e misurano tre quarti dell’ altezza
sottoposta: 1’ultimo è appena tre quinti de’ più lunghi: la base della pinna si
estende quanto è alto quest’ultimo raggio. La seconda dorsale nasce a tal distanza dal
l ’ origine della prima quanta è la quinta parte di tutto il pesce: lo spazio chie corre fra
l’ una e l ’ai tra è percio minore della metà della lunghezza del capo: viene essa costituita