pinna caudale, e circa un’ ottavo nelle femmine. Le pinne dorsali sono collocate come
nel Mustelus plebejus„ ed hanno la Stessa figura; solo l’angolo posteriore dell’una-e
dell’ altra è alquanto men acuto. Le pettorali sono mediocremente grandi, troncate non
molto obliquamente, col lato terminale incurvato all’ indentro, e i due angoli smus-
sati: il lato anteriore supera due volte e mezzo la lunghezza della base, il posteriore
e il terminale la superano due volte soltanto: la maggior larghezza non eccede la mi-
sura della metà del lato anteriore. Le pinne ventrali hanno il lato anteriore un quinto
maggiore dei restanti, il terminale inarcato all’ indentro, l ’angolo anteriore quasi retto,
il posteriore mediocremente acuto. L’anale e la caudale sono simili alle pinne corri-
spondenti del Mustelus plebejus.
La tinta delle parti superiori di tutto il pesce, corne s’ è detto, è cinereo-chiara vol-
gente al bigio chiaro ed al roseo. In pochi esemplari sono segnate ,su questo fondo le
macchie biancastre di varia forma e grandezza, ehe abbiamo descritto corne ow ie nel
Mustelus plebejus. I fianchi nella inetà anteriore, le pinne dorsali, la caudale e le facce
superiori delle pettorali e delle ventrali hanno il colore stesso del dorso. Tutte le parti
inferiori sono d’un bianco latteo. La pinna anale è d’un bianco sudicio volgente al can-
nellino. L’ intemo della bocca, delle aperture branchiali e dell’ addome è latteo. La
pupilla nera, l’iride d’un giallo di paglia tendente al verdastro.
Lucida e rasata apparisce la superficie di tutto il pesce, ed è anche meno scabra di
quella del Mustelus plebejus quando si tocca movendo la mano dall indietro ail innan-
z i; lo ehe awiene perché più minuti, più fitti e men duri sono i tubercoli della pelle.
Gli esemplari ordinarj hanno la stessa statura di quelli della specie precedente.
I maggiori oltrepassano i tre piedi, e giungono al peso di venticinque libbre da do-
dici once.
Presso la figura si di questa specie che della precedente abbiamo fatto ritrarre la
parte anteriore del capo veduta di sotto, per mostrar la disposizione dei denti, non che
le differenze finor notate nei rispettivi contorni del muso.
GALEUS CANIS
GALEO CANE
GAleus fusco-cinereus maculis destitutusj subtus albidiis: rostro anterius attenuatOj obtuso.
»qualus galeuS) Linn. Syst. Nat. I . p. 5gg. sp. 7. Gmel. Syst. N a t I .p. 1492. 7- Lacep. Hist. Nut.
Poiss.Lp. 227. Bloch. Hist. N at'Poiss.I. tab. 118. Schneid.Bloch. Syst p. ia8. sp.6. Bonnat.
in Tabl. Enc. Ichth. p. 7. sp. 4. tab. 6. fig. 16. Risso, Ichth. Nic.p. 3a. sp. 8. Naccari, Itt. Adr.
p. a3. sp. g8. Nardo, Prodr. Adr. Ichth. sp. 17.
squalus (galeus) galeus, Cuv. Regn. Anim. I I . p. 128. Id- a. ed. p. 38g.
squalus (galeorhinus) galeus, Blainv. in Faun. F r . Poiss. L p• 83. sp. 17. tab. 21. fig .i.
c arc hari as galeus, Risso, Hist. Nat. I I I . p. 121. sp. 8.
TaXso? Kuwv, Aristot. Hist. Anim. lib. Vi. cap. ii.' Oppian. ZjJ.xliyp.44.
CANICULA, Plin. Hist.mundi lib. ix. cap. xlvi. et lib. xxxii. cap. ii.
GALEUS CANIS, Rondel. Pisc.cap.y. p. xiii. I . lib.3’]’]. Willuglib. Ichthyogr.lib 'iii. cap.iv.p.5 l. tab. B. 6.fig.l.
Ray, Syn. Pisc. p. 20. sp. 5.
galeus CANIS yel canicula Plioii, Gcsn.Aquat. IV .p . 167.
GALEUS MUSTELUS L.EVIS, Bellen. Aquat. lib. i.p. 71.
cvNis galeus, Salv. Hist. Aquat. p. i 3o. fig. 4 1. Aldrov. Pisc. lib. iii. cap. xxxiii.p.38q. fig.in p. 388.
galeus Aristotelis, Jonston, Hist. Pisc. I I . lib. i. tit. i. c a p .iii. a rt. ii.punct.ii.p. il^.tab.8. fig.l\.
squalus naribus ori vicinis, foraminibus exiguis ad oculos, Arted. Gen-Pisc.p. 68. sp. g, Id. Synon.p.Q"]. sp. g.
galeus rostri extima parte pellucida dentibus acutis, in tres ordines dispositis, Klein,Hist. Pisc. Miss. iii. p. g. sp. 3.
can os a, Salviani loco citato.
PALOmb, Belon, Na t et Pourtr. Poiss. p. 6a.
milandre, Brousson. in Act. Paris. 1780. p. 653. sp. 4* Duhamel, Hist. Pich. I I I . sect. ix. p. agg. tab. XX*
fig. 1. et*. Daubent in Enc. Meth. Hist. Nat. I I I . p. a53.
SQUALE MILANDRE, Lacep. loco citato.
REQUIN MILANDRE, RissO lOCO citato.
tope, Penn. Brit. Zool. I I I . p. gS. sp. 45.
vJTaleus è genere perfettamente intermedio fra Mustelus e Squalus. Da ambedue ed
in particolare dal primo lo distingue abbastanza la special forma dei denti ; dal secondo
differisce altresi per la presenza degli spiragli, e per la forma della coda. Dagli altri
Squalini s’ allontana per un numéro di caratteri assai maggiore.
Proprie del genere sono le condizioni seguenti : Corpo fusiforme, mediocremente al-
lungato. Capo grande, sporgente in un muso depresso lunghetto. Occhi grandi, più vicini
aile aperture branchiali che alla punta del muso. Fessure degli spiragli picciole orizzon-
tali bislunghe collocate dietro agli occhi. Narici anguste quasi lineari poste presso il con-
torno del capo poco distanti dalla bocca, con una picciola valvula rivolta orizzontalmente
ail’ indietro inserita sul lembo anteriore, e presso questa un’ appendice tenue larga breve
concava quasi rettangolare rivolta verso l ’interno; il lembo posteriore quasi uniformemente
incurvato verso l’interno. Bocca tagliata ad arco acuto, ampia, collocata di mezzo fra le
aperture branchiali e l ’apice del muso, con una piega di figura parabolica presso l’uno e
l ’altrO de’suoi angoli, e fra l ’angolo e il ramo esteriore della piega una traccia d’appendice
linguiforme orizzontale rivolta ail’ indietro. Denti disposti in due o più file piatti, trian