MACROURUS CÆLORHYNCHUS 0
CODILANZO NAVIMUSO
macrourus stamneus luridus: rostro exsertOj obtusulOj margine subundulato: cirro mentait
: s quami s ecarinatis 3 spinulosis : pinnis dorsalibus remotis; prima valde elongata ; se-
cunda humillima, radiis simplicibuSj supra quintum analis radium exorta: radio ventra-
lium primo elongato. i.a D. 9. 2.“ D. 68. P . 12. V. 7. A . 83.
LEPIDOLEPBUS CÆLOBBïNCHDS, Risso, Ichth. Nie. p. 200. sp. 2. tab. yïi./îg. 22. vilissima. Id. Hist. Nat. I I I .
p.244. sp i 53. Cuv.Règn.Anim.II.p,218. Id.Ibid.2.ed .IL p.S5j.
oxygephas cæeorhinchüs, Swains.Nat.Hist.Monoc.Anim.il. p.261. nec oxYCEPHAs.Raf. qui trachyrhynchos.
Troisième Poisson d’espèce nouvelle formant un nouveau genre* Giorna, in Mém.Aead.Turin \8o5-iSo8. xvi. p .i8.
tab.i. fig. 0. 4. (cælorhyNCHUS apud Rissum ut supra.)
I j a pià antica traccia di un pesce ehe appartenga alla stranissima odierna famiglia
dei Macrouridi sorta dal généré Macrourust Bloch, del quale parleremo in appresso, è
quella che vediamo in una imperfetta figura dell’Aldrovandi alla pag. 342 del trattato
dei Pesci sotto il nome di Mysticetus authorise cui pero non corrispondono affatto le
erudizioni annesse. Noi ingannati dalle pessime figure fin qui pubblicate di siffatti pesci,
e soverchiamente desi/lerosi di rimontare al più antico nome in mezzo alla confusione
dei moderni, imponemmo nella nostra tavola quel nome di mysticetus come specifico
del pesce che rappresenta, senza badare ehe la figura dell'Aldrovandi esprime il Lepi-
doleprus trachyrhynchus del Risso, non già questo suo caelorhynchus, siccome ce ne con-
vincono l’acuta prolungazione del muso e la bassezza della prima pinna dorsale; ond’ è
ehe ben volontieri sostituiamo quel nome al pesce di cui c’ incombe trattare. Scuopri-
tore suo vero fù il piemontese Giorna, i l quale descrisse e figuro la prima volta, ma di-
sgraziatamente dal secco, i due Macrouridi del Mediterraneo, non solo come specie
nuove, ma bensi come due generi distinti, ai quali non vediamo ehe desse alcun nome,
quantunque il Rissö c’ insegni ehe quegli specifici di Trachyrhynchus e Caelorhynchus
da lui applicati aile sue due specie, erano appunto quelli ehe il piemontese osservatore
avea ad essi generi alluogati.
La fondazione pero del genere Macrourus devesi al Bloch, il quale felicemente lo
stabili sopra una specie [della Groenlandia per lo men similissima alla presente, e mal
collocata per l ’ innanzi sotto illegittimi vessilli. E quando il Risso creo il nuovo suo géré
Lepidoleprus nellà prima edizione della sua Ittiologia, cio fece perché quantunque si
ayvedesse bene della simiglianza, non pero si avvide della identité di esso col Macrourus ;
alla quale identité poi non voile badare nella seconda edizione, in cui elevo il detto genere
in famiglia dei Lepidolepridij sebbene il Cuvier avesse gié dichiarato questa iden-
(*) In tab. MACBOURUS MYSTICETUS.