nell’anatomica struttura de’tubi Ja costruzione delle colonne voltaiche, sono da ricordare
1’Hun ter, che ne suggeri molto anticipatamente l’ idea con la scoperta dei detti diafram-
mi, il Lacépède, il celebeTrirno Geoffroy S.u Hilaire, che pubblicando in modo comparative
l’anatomia dei tre principali Pesci elettrici, francamente chiama batterie elettriche
gli organi; il Cuvier ehe qui si nomina ad onore soltanto ; ed il Cloquet cui devesi l’ac-
creditato errore ehe il Galvani Tedesse nella Torpediue la scintilla ! . . . Nè di questo solo
errore è biasimevole la storia dei Pesci elettrici; chè fa meraviglia come autori di prima
sfera, per tacer la pedissequa turba dei coinpilatori, abbiano sfigurato le opinioni dei pre-
decessori e stravoltone il senso delle parole. Lode dunque al Pringle, e soprattutto al bo-
lognese Gherardi, ehe tanta esattezza spesero nella distesa trattazione delle progressive
conoscenze sul soggetto ; quegli nel célébré discorso letto nella solenne Seduta anniver-
saria della Società Reale di Londra del 1774 j questi in un opuscolo non mai bastevol-
mente encomiato, stampato in Bologna nel i 838, e del quale un succoso estratto arric-
chito da osservazioni proprie ci fu dato dal ch. Padre Pianciani. Fra i seguaci del Volta
è pur degno di particolar lode il suo amico e successore Configliachi, di cui riportia-
mo una letlera scritta a colta dama li 3. Settembre del 1827. „Illustre donna di fino in-
,, tendimento nelle Arti belle e nelle Scienze, cui sempre cara è la ricordanza di Ca-
,, nova, di Monti, e del mio Volta, aggradite in contrassegno di.rnia devozione, e qual
„ piccolo frutto di mie fisiche ricerche, il sapere la prima ehe quei Pesci elettrici, abi-
„ tatori anche delle acque ehe bagnano il lido fortunato di vostra culla (Trieste), se
,, non animano col maraviglioso loro potere d’ insoliti moti le Calamite, nondimeno
„ le alterano coi loro colpi ripetuti in ciö ehe célébré rese Gioja di Amalfi ; e come il
,, fulmine fanno magnete il ferro.” Queste parole vennero ad awalorare le sperienze.
sul ferro calamitato fatte fin dal 1772 dallo Schilling e dal Van Swinden, il quale con-
cluse ehe “ vi era probabilmente ira la Torpedine e la Calamita unà particolare affinità. ”
Il Galvani pero con positive e negative sperienze dimostro che troncata totalmente
la communicazione del cervello per via de’nervi con gli organi elettrici questi perdono
affalto della loro virtu, quantunque l ’animale resti vivace. Onde per il Galvani il cervello
è indubitamente l ’immediato fonte elaboratore del fluido elettrico, egli organi elettrici
non altro ehe cumulatori di esso. Librate le opinioni dei due illustri Italian! fecero
traboccar la bilancia dal lato del Galvani le ripetute concludentissime sperienze dello
Spallanzani, che confermo spegnersi la potenza di lanciare la scarica quando sia leso il
cervello, o recisi i nervi che vanno agli organi elettrici; quelle analoghe del Todd; e
quelle dei due Davy, Onofrio e Giovanni, Fisici britanni reputatissimi. Il primo perö, pre-
giando forse soverchiamente alcuna differenza negli effetti ottenuti dalla elettricità torpe-
dinica con quelli della elettricità voltaica e della commune, si spinse a riguardarla come
una varietà di queste due ; e facendo eco alia ipotesi del Cavendish suppose ehe l’elet-
trico potere se eccitato sia dalla macchina ordinaria, o dalla voltaica batteria, o dalla
Torpedine, non è un semplice potere, ma una combinazione di poteri diversamente con-
sociati e produttori delle varietà di elettricità. Nè meglio si appose il superstite fratello
circa le anatomiche investigazioni, quando niego la esistenza non più dubitabile dei tra-
mezzi orizzontali o diaframmi, cui disse travedimento di osservatore, o produzioni di
coagulo seguite alio stanziare deU’animale nell’alcoole.
Condotte oramai fino a noi le opinioni promulgate dai principali Fisici intorno alfe-
nomeno dei Pesci elettrici, e non potendo î ’autorità nostra sancire, e molto meno oppugnare
con efficacia, corne avrennno voluto, il concepimento dell’autorevolissimo Inglese,
interrogammo il giudizio dei Prof. Leopoldo Nobili; uomo di quella chiarissima riputa-
zione in fatto di scienza fisica, e di elettriche dottrine segnatamente, che tutti sanno.
Parecçhie e preziosissime categoriche lettere possediamo di quel Sommo rapito troppo
presto agli studî tanto da lui illustrati, che bene aspettavano dall’esimio suo magistero
nelle sperienze, non che dal raro suo modo di ragionare, un conforto tanto opportuno
quanto necessario.
“ Desidero da gran tempo (egli scriveaci) di fare esperienze sulle Torpedini . . . In
„ tutti i fenomeni prodotti dal l ’elettricità ordinaria, dalla voltaica, dali’ atmosferica ec.
,, non veggo in giuoco che un sol agente. Le differenze che si riscontrano in certi ef-
,, fetti, si spiegano soddisfacentemente distinguendo, corne si usa, le correnti in conti-
,, nue, discontinue, ed istantanee. Non è da questo lato che la Scienza sia molto in di-
„ fettO, LO É ASSAI PIü’ RELAT1VAMENTE A* MODI Go’ QUALI SI ECGITA LA ELETTRICITA ! La Ordi-
,, naria si sviluppa col fregamento, la voltaica col mezzo di certe combinazioni di con-
,, duttori différend; ma quali siano i modi di eccitamento nell’ atmosfera, quali siano
,, n egl i animali , cjuesto è cio che non si pub dire per mancanza di cognizioni positive.
,, Rispetto grandemente le opinioni di Davy; ma l’azione de’ nervi ha si poco sin qui
,, di comune con quella de’ fluidi cosi detti imponderabili, che non si deve (a mio av-
,, viso ) nel caso specialissimo de’ Pesci elettrici assegnare a nervi luffizio straordina-
,, rio di elettromolore prima di avéré escluse le combinazioni fisiche capaci di pro-
| durne l’effetto. Esplorai nel 1825 tutti i sistemi nervosi, e non ebbi mai alcun in-
,, dizio di correnti elettriche. Feci le esperienze con cura e col migliore de’ Galvano-r
„ metri che possedessi. Pochissimi sono gli animali elettrici, e questi hanno un orga-
„ no particolare, che da Volta in poi si suppone fatto a foggia delle pile a colonna.
,, Ma l’interna struttura di quegli organi differisce di troppo, coin’ Ella osserva henis-
„ simo, dall’ architetlura dell’ apparato Voltaico per riposare tranquilli sulP opinione.
,, Io divido i suoi dubbj ; ma se l’organo délia Torpedine non si puo ragionevolmente
assomigliare ad una pila a colonna, non potrebbe esso costituire una pila di tutta
,, altra forma composta di fili di diversa natura convenienteniente intrecciati ? E per-
,, chè non uscire fuori dei cerchio delle combinazioni voltaiche ? Abbiamo nella scien-
” za un altra specie di pile, le termo-elettriche; e potrebbe darsi che l’organo in que-
,, stione costituisse una pila o meglio un sistema di pile di questa ultima specie fatte a
„ zigzag, a raggi, od altrimenti.,, . . . Io non le diro corne si abbia nell organo délia
„ Torpedine da vedere una pila od un sisteina di pile termo-elettriche, e corne 1 animale
,, possa caricarle e scaricarle a volontà. Posto anche che la cosa fosse cosi, si potrebbero
,, immaginare mille edifizj senza colpire nel vero . . . Per quanto io so, la Torpedine non
„ dà lascossa che facendo arco con se stessa: arco che si forma ordinaridmente toccando
*, con un dito il dorso dell’ animale, dopo esserci messi in comunicazionè colla pancia
„ dei medesimo. La pila, e la boccia di Leida non si coinportano diversamente. Chè se
„ dalla Torpedine si hanno scosse successive senza distaccare il dito dalla schiena, cio
„ non vorrà dire altro che l’animale carica, scarica, e ricarica il suo apparato con grande
,, celerità. La pila dei Volta è sempre carica; che se fosse un momento carica, il mo-
,, mento dopo scarica, il terzo carica di nuovo, e cosi via discorrendo, sentiremmo ad
„ qgni istante una nuova commozione. ”
“ Ho potuto esaminare (scrivevaci posteriormente) l’organo elettrico sopra due in