canti del tutto: l'ultima fessura branchiale, e il ■ delle volte la penultuna ez.and.o,
collocate sopra la pinna pettorale: la cute liscia, con piccoli tubercoh squam.formi: due
pinne dorsali, la prima situate fra le pettorali e 1 ventral., la seconda a perpendicolo
dell’ anale, o poco innanzi deila medesima: la caudale biloba con la porzione inferiore
più breve assai della superiore, la quale è verso l'apice obl.quamente o curvamente
troncata, ed ha una intacca ivi prossima sopra il margine inferiore ; una fossetta riango-
lare ordinariamente tanto sopra che sotto alla radice di essa caudale: la valvola mtesti-
nale quasi sempre ripiegata sulla sua lunghezza. . .
Hileviamo perciè ehe i peculiar! denti opportunissimi alla spaventevo e sua vorac.ta
la diversificano dagli altri Squalidi pressochè tutti, ma specialmente dai Mustehm ehe si
puö dir non abbiano denti, e dai Triaenoionlini cbe gli hanno acuti e con punte piu
basse dai lati ; mentre rileviamo altresi ehe la presenza della membrana militante h distingue
da tutti gli altri, e segnatamente dai Lamnini e dagli Alopmdmi cbe sono ad essi
più affini, quantunque i Lamnini sieno ancor diversi per la collocazione delle fessure
brancbiali anteposte tutte alle pinne pettorali.
Ammetteva la sottofamiglia suddetta otto generi secondo la nostra Tavola analitica:
il primo de quali, rimontando dai Muslelini è Galeus, ehe è loro affine, avuto nguardo
eziandio alla valvola intestinale ravvolta a spira invece di ripiegarsi sulla sua lunghezza;
l’ultimo è lo Sphyma, la cui stravagantissima conformazione del capo gli meriterebbe
il grado quasi di famiglia. Ed i sei generi intermedii han più simiglianza tra loro ehe
coi due estremi suddetti, e taie e tanta ehe i signori Müller et Heule preferiscono g
guardarne alcuni corne sottogeneri soltanto di quello ch'essi chiaman Carcharias co
Cuvier invece di Squalus. La dottissima opera perù dei sullodali Professor. di Berhno
sopra i Plagiostomi (di cui non avevam prima dora ehe il Prodromo ) ci cons.glia ad ag-
giungere tre altri generi a questa sottofamiglia, ehe sono fra i più vicini al genere Squalus
e questo è il primo beneficio ehe ci ridobda daU’eccellênte libro, ehe avremmo vo-
lutô volontieri in iscorta fin dal principle de’ nostri lavori sopra gli Squalid. Oper.amo
il detto accrescimento coll'elevare a tal grado tutti i sottogeneri del loro Carcharias, che
unitamente al solo Sphyma forma appo i medesimi la Famiglia de. Carcharu, attesochè
eglino rilegano fra i Galei que' generi ehe hanno spiragli, ma nondimfcno a parer nostro
tengono dello Squalo più ehe nel feccia lo Sphyma. E vero ehe i diversi grad. di relai
e ehe hanno fra di loro i varii generi dei nostri Squalini si potriano rappresentare
mediante ulteriori suddivisioni, dicendo Sphyrnini le sole Sphyrnae, cioè quelli di oapo
abnorme, Squalini i rimanenti Carcharii di Henle, cioè quelli di capo normale senza spi-
raali e Galeini quelli ehe li hanno quantunque piccoli: ma in tal caso moltiplichereb-
hersi* troppo le division!, ne si rimedierebbe. mai ail’ inconveniente di porre al paro
gruppi che avranno pur sempre una differenza più o men grande tra loro, inconve-
niente ehe ad ogni passe incontrasi nella Storia Naturale, come se ci è pur.lec.to d.
trapassare dai fisico al morale, veggiamo ugualmente accadere nell’umana societa. Con
tai promesse enumeriaroo i generi dei nostri Squalini incominciando da quell, che sono
fornili di spiragli. : . . . . . , .. ,
r Galeus Cuv. con denti compressi, triangolari, volti verso i lati, seghettati
nel margine esterno,. con la pinna caudale non incavata nella base, il cui lobulo su-
peripre è allungato e intaccato. Al quai genere appartengono due specie, quella cioè
ehe vedesi figura i in quest’opera, ed una del Giappone. — 2. Galeocerdo, Mull, ed
1_ i h. • , ° * » « “ uauicuiï i>egnetiati sul margine esterno IM f f l “ eU B B COn (g Pinna caudal« mçavata nell, base, il cui lobo supe-
inore allungato e dopp.amente intaccato. Il Galeoeerdo. Jrcticus dei mari polari, ed il
Tigrmus delle Indie sono le due sole sue specie. - 3. Lozodan, Mull, ed^ en le , con
dent, compress., triangolari non seghettati, con la pinna caudale senza incavo nella
l o l d n C^ l0bQ,SUPeri10re è ■ luDSatQ intaccato. L'unica specie di questo genere è
Loxodon Macrorhinus de. suddetti aqton, la patria del quale è ignota, - /. Thalas-
W m m m ™ m B H demi compressi, triangolari ed acuti,
tutt, seghet at, con la pmna caudale intaccata nell'apice del superior lobo allungato
incavata nella base. Un.ca sua specie çerta è quelle ehe. col Valenciennes converrà chia-
maie Fupeçula quantevolte non sta la stessa con lq Squalus Plalyrhynçhus di Walbaum,
alla quale , sigg. Muller ed Henle danno per sinonimo. il Carcharias Rondeletii del Risso
su dl ehe no. non ppss.a.no portât sentçnza non altrimenti çhe sulla patria cbe dicesi
estenders* al Med i terra neo, 1
Passandq a quelli ehe son privi affatto di spiraglio veggiamo, _ 5. Scoliodon, Müll,
ed Henle, con dent, compress., triangolari, acuti, simili in ambedue le mascelle v o l
gent. la punta verso 1 angola della bocca, inter! nei lati, munit! di un tùbercolo’sulla
base esterna, una irapar, taghente ed integra nel mezzo della sola mascella con la seconda
pmna dorsale a perpendicolo dell'anale, e la caudale intaccata nell'apice del superior
lobo allungato fortemente incavata nella base, con piccoli lubercoli L a r e n a t i •
il fumcolo embrionale peloso. 11 Laticaudus, Y Acutus e il Lalandii dei sigg Müller ed
Henle sono le tre specie tutte esotiebe ehe lo compongono. - 6. Phrsodon Valêne con
dent, compress.,, triangolari, acuti, volgenti la punta verso l’angolo della bocca integerri-
m, ne lati, , quattro mandibolari anteriori turgidi o rotondati nella base; la prima ninna
dorsale retroposta quasi al para dslle ventrali, con la seconda al di là dell'anale con la
caudale intaccata nell'apice del superior lobo allungato, incavata nella base, ünica sua
specie e ,1 Carcharias Mulleri, Valenc. del Bengale. - ?. Aprian, Müll, ed Henle, con
dent. întegerrimi nci-lati, sottili di slelq sopra una base èssai larga, tutti retti, o i ma-
scel an al p,u volgent, a quanta all' infuori. Annovera tre specie esotiebe, il M l
Mull., 1 W o n , Va ., e 1 Acu,ideas, B u p pÆ i 8. Hjpoprian, Müll, ed H. con denti mal
scellan seghettati. lungo l'esterno lato della base, e talvolta d'ambo i lati, o fortemente
M Ê m H g ' - w M ^ compongono due specie esotiche, il Macloti,
Mull, et 1 Hemiodan, Valenc. — 9. Sqmlus, Nob. (Prionodan, Müll, ed Haeo 'd en ti
mascellar, e talvolta coi mandibolari ancora sottilmente seghettati lungo i due lati e si
quest, come quell, o inclinât! all'infuori o retti, triangolari, o di stelo sottile sopra larga
hase: ordinariamente un dente impari nel mezzo ddla mandihola: il funicolo embrionale
liscio, e senza peli.
Questo ultimo genere è quello, cui sosteniamo doversi conservare il nome Linneano
d. Squalus, pmttosto ehe dargli quello di Carcharias ehe alluoghiamo ad una delle sue
specie, e molto meno quello di Prionodnn, quantunque porti seco il significato della
struttura dei denti. E benebè siasi da noi ristrelto in delerroinati caratteri, tuttavia com-
prende non mena di vend specie distribuite per tutti i mari. Fra le quali distin«uesi
per la prima pmna dorsale situata più vicina aile ventrali che alle pettorali, quelli chl
forma il soggetto del presente articolo, unica da noi osservata nel Mediterraneo quan
tunque i signori Müller ed Henle ascrivano allô stesso mare due altre specie tra’ quelle
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