leggermente credè aver noi imposto il nome Acipenser Naccarii alla sola Porcelletta in-
viatagli per saggio della nuova specie Naccariana, e non al pesce grande e xnaturo,
ehe piuttosto gli piaeque chiamare Acipenser Heckelü dal nome del suo collaborator©
nella detta Monografia. Che se questa ci pervenne in tempo per trarne profitto nel nostro
articolo, ci duole maggiormente di non aver potuto sostituire una tal denomina-
zione alla nostra già pubblicata nella ta vol a, pel doppio motivo di conservare a si bel
pesce un nome italiano, e di mantenerne in possesso il Professore di Chioggia renden-
dogli questa piccolo contracambio delle moltissime cortesie da lui ricevute.
Questo Storione quando è adulto ha Faltezza uguale alla larghezza compresa nove
volte nella lunghezza ch'è sestupla di quella del capo. La fronte piuttosto piana di-
scende leggermente uniforme verso il muso che è molto più breve e più grosso di
quello dello Storione comune* largo assai, rotondato e ottuso al suo termine, la cui lunghezza
misurata dagli angoli della bocca è perfino minore di quella dello squarcio
della bocca stessa. Le grandi piastre che rivestono il capo sono pochissimo rilevate nel
centro; gl’ intervalli seminati di pori escretori del muco piuttosto estesi; le piastruc-
cole del muso quasi lisce : le lunghe piastre pariétal» sono larghe, rotondate nelle branche
posteriori con le quali abbracciano per due terzi della propria lunghezza la piastra
occipitale che ha forma di alabarda, sorpassando i di lei punti centrali di un terzo ;
circondano poi con le branehe anteriori acute la piastra etmoidea piccola, e bislunga,
e quindi s’ insinuano fra le piastre frontali fino alla metà della loro lunghezza, senza
pero arrivare alla linea dei loro punti centrali. I punti centrali delle dette piastre pariétal!
sono piuttosto lontani l ’uno dall’ altro, passando tra loro quella distanza stessa
che si trova tra ciascuno dei medesimi punti e il margine esterno delle piastre tem-
piali, le quali sono più carte, ed hanno i loro centri poco più addietro di quelli delle
parietali: la distanza dei centri di queste e quelle piastre è molto minore di quella
che passa tra i centri delle parietali Le piastre frontali lunghe e piuttosto larghe, che
vengono separate dalle branche anteriori delle parietali, hanno i punti centrali di pochissimo
rilievo, molto più lontani di quelli delle parietali, con le. quali formano nel
mezzo del vertice del capo un awallamento poco pronunziato. La piastra soprasca-
polare è di forma rotondata: quella scapolare somiglia ad un triangolo allungato, ed è
doppiamente più grande degli scudi laterali. Le barbette lunghe, un poco compresse
e ruvidette, distano dalla punta del muso, cui sono più vicine che alla bocca, un
terzo della lunghezza del mus© ; le interne, più brevi quasi un quarto delle esterne-,
pendono un poco più prossime alla bocca, e la distanza fra loro è quasi doppia di
quella che passa fra ciascuna di essa e l’ esterna dalla medesima parte: adagiandole
sulla superficie giungono tutte a lambire il margine anteriore della bocca: questa è
grande, regolare, ed ha cartilaginoso e tagliente il margine; i labri piuttosto erti e
carnosi, il superiore rigonfio e fesso in due parti per lo suo mezzo. Grandi son gli
occhi, piuttosto rotondati, e collocati in modo che il loro margine posteriore viene a
cadere dietro una perpendicolare che si elevasse dal margine anteriore della bocca: la
distanza fra loro è quintupla del diametro deU’ orbita. I fori delle narici sono aper-
tissimi ed ovali, gPinferiori un quarto più grandi degli occhi; i superiori più pîccoli
ma similmente foggiati. Ne’vecchi gli scudi dorsali sono piuttosto lontani gli uni dagli
altri: la cute fra i di loro interstizj è splendida, liscia, cospersa di numéros© squa-
mette per lo più piccolissime, angolate, che si congregano verso il capo e dietro le
pettorah a formarv, quasi scudetli disordinati. Del reste gli scudi dorsali più o meno
rotondati e cuoriformi alla base souo molto spianati: il primo che è ü più largo ed il
p.u spianato si trova a ragguardeyole distanza dall’ ultima piastra cefalica: quelli che
sono tra il terzo ed il decimo yanno proyyisti di acuto taglio senza punta sul loro yer-
e, e gli Ultimi pm bassi si appianano gradatamente del lutto: il quarto si mostra
lunyhfins!I B f 1'' ?Qn° ziSrinatl> appena raggiati; quelli anteriori sono larghi quanto
lateral/H f H SUC“d°na si e guadagnano in lunghezza. Gli scudi
■ H I B | ramboidl’ e SQri leggermente carenati nel mezzo seguendo il sense
M M ■ H loro la to e a laterale in forma di arco soaglioso,
locohe seconde 1 osseryazmne del Fitzinger è proprio saltan,o di questa nostra L o ie !
Do“ cita t H \ 5e" Za B l S0DQ ■ SCndi del Tentre H B e lobusti.
Due soltanto, une grandetto, e l ’altro piccolo, ambedue péri, rotondi, piani, ed ineri
« a — « 8 M i B S pic°0li irre«olari se ™dono B 1» Pinna
dorsale e la caudale Gli scudi clayicolari sono foggiati a mezzo romboide, Iarghissimi,
piam, a superficie leggermente raggiata. La distanza tra loro punti centrali, minore di
quella che passa fra i centri delle piastre frontal! anteriori, ngnaglia la metà del maggior
diametro di essi. L ano s âpre a quattro settimi della lunghezza del corpo. La pinna
dorsale lunga quanto lo spazio che corre tra U muso e la bocca è poco erta, alla un
quinta meno che non è lunga. Le pettorali sono lunghe cinque sesti dell’altezza del corpo,
col raggio dura non molto rohùsto, lungo soltanto la metà della pinna. Le ventali
comparatiyamente più corte e più larghe ehe in qualunque altra specie, sono nguali
in lunghezza alla distanza che corre fra la punta del muso e l ’occhio. L’ anale impian-
tata sotto il punto cornspondente alla perpendicolare che cadesse dal mezzo della dor-
sa e è lunga quanto lo spazio che corre fra il suo margine posteriore e la caudale; questa
è piuttosto erta, col labo superiore lungo, sottile ed acuto, e Coll’ inferiore ayenle la
parte di sotto larga ed acuta, più corto quasi il doppio deil’altro. Sopra il dorso fino
alla sérié laterale degli scudi questo pesce si mostra di color cenerino d’acciaio, sotlo
di essi èhianco argentino: gli scudi sono di color corneo: l ’ iride dell’ occhio è gialla.
. JNegh esemplari meno ayyanzati in età, .e precisamente in quelli lùnghi due piedi, la
maggior altezza del corpn è compresa noyé yolte nella lunghezza: il profilo del muso,
che in taie stadio supera di un quarto in lunghezza ü diametro della bocca, offre Ù
tonna di triangolo. coi lati esterai leggermente curyi, e alqaanto smussato all’apice- le
piastre parietali sono prossime le une aile altre, e più depresse; quella occipitale a
forma di mazza, è acuta, e si ayyanza sopra il mezzo, delle piastre parietali: tra le
frontal! esiste una specie di fontanella che poi ricuoprono le stesse piastre con l ’an-
dar dell’ età ; le piastruccole della parte superiore del muso occupano una spazio as-
sai maggiare di quella della fontanella, fra le narici e la punta del muso.; si estendono
lungh esso. su i due lati fin sotto gli occhi, e si mostrano quasi di un sol pezzo perché
saldansi le une con le altre ; esso è di superficie reticolare, e tra le commessure
scorgonsi nuraerosi pori mucosi. Le barbette sono più prossime alla hocca che alla punta
del muso per due noni délia lunghezza del medesimo. Non molto elerati ma più
spessi sono, gli scudi dorsali; al primo ne tengon dietro tre. con taglio, piuttosto acuto-
ü sesto. ed il settima che sono i più alti portano, siccome gli aitri che seguono, una
punta rivolta all ins à. Gli scudi dei lati fortemente carenati e spessi yanno armati di si-
mil punta; quelli del ventre (ad eccezione degli anteriori quasi embricati) sono an