„ una sola übrilla nervosa: la quale cola biforcasi per dare origine ad altre maglie e per
„ connetterle con quelle dîlïopposta parte. La disposizione delle uiaglie d’ un diafram-
,, ina coincide con quella dei diafranuni soprapposti e sottoposti, cosicchè vengon lutte
„ a projellarsi l’una sull'altra. Io ho tante volte ripetute queste osservazioni da non aver
„ più alcun dubbio della verilà di questi due Ultimi fatti riportati e siugolari, cioè della
„ coincidenza delle maglie de’ vari diaframmi, e della biforeazione delle fibrille eie-
,, men tari nervöse sui diaframmi stessi. ”
„ Oltre gli organi mucipari, scoperti dal Lorenzini, che ho studiati, de’quali parla n-
„ do al Congress© scientifico di Firenze manifestai dubi tad va mente l’ idea che tanto
„ nella Torpedine corne negli altri Plagiostomi e nei Ciclostomi potessero costituire un
„ sensorio particolare e forse destinato a riconoscere l ’elettrico, ho vedulo ancora poi
„ nella Torpedine un apparecchio follicolare e nervoso posto attorno attorno alla par-
,, te anteriore del.1 apparato eletlrico, e sotto il muso del 1’ animale. Questo apparecchio
,, che sernbrami non essere stato da altri precedentemente osservalo, résulta da fol-
„ licoli inembranosi inseriti ad egual distanza l ’uno dall’ altro su d’un nastro tendino-
„ so, e racchiusi poi tutti entro un tenuissimo inviluppo comune membi;anoso, diafano,
» ripieno di mucosità. Esaminati anche con piccolo ingrandimenlo si vedono questi fol-
„ l i c o l i résulta re da una sottile membrana che a guisa di sacchetto racchiude un umo-
,, re ialino, e fra esso ed il nastro tendineo vi è una masserella subovale composta da
,, una congerie di globetti microscopici di color rosso-gialliccio. Ciascuno poi di questi
„ organi riceve alia base, per mezzo d’ un forellino aperto nel nastro tendineo, un fila-
„ mento nerveo proveniente dal quinto pajo, il quai filamento passando al disotto dl
„ quella massa subovale, n esce dal lato opposto decomponendosi in una quantità gran-.
,, dissima di lunghe fibrille elementari le quali si connettono ed intralciano con quelle
,, dell organo prossimo, nuotando nell’ uni or mucoso che involge l ’ intero apparato, La
„ disposizione di tale apparato è la seguente. Incomincia da ciaschedun lato verso la
,, me là del margine laterale delle masse elettriche, e sull’ arcata cartilaginea. aderisce il
,, nastro tendineo che sorregge gli organi folücolari ; quasi aderendo poi all’arcala stes-
„ sa procédé il nastro verso la testa, e va ad attaccarsi a un punto del suo margine la-
,, terale. Ma non solo su questo nastro sla l’apparalo follicolare : estendesi anche in
„ varie e complicate sérié sulla faccia inferiore del inuso, s’estende dai lati della bocca,
„ ed una di queste gira un poco verso la parle superiore del inuso stesso. Non son io
,, punto cerlo della natura del descrilto apparecchio: potendosi sospettare sia una con-
„ gerie d organi secretorî. Ma forti ragioni sonovi aucora per considerarlo corne un ap-
« paralo ganglionare, e per questa ultima ipotesi più. che per ogni altra propenderei.
„ Forse presiede alla secrezione e nutrizione dell’ organo, aile sue funzioni vitali cioè?
,, oppure ha rapporto con l’eleltrico ? Non trascurai fare alcune sperienze per chiarirmi
„ su quest’ ultimo punto, ma per adesso non mi hanno dato niun risultato importante.”
L organo descrilto distingue da tutti gli altri Raidi la sottofamiglia di cui trattiamo,
alla quale apparterrebbe eziandio la pretesa Rhinobalus electriçus degli autori ( Puraejue%
Marcgr. Torpedo americana, Ray ) s’ella fosse veramente elettrica; ma poichè non è taie
appartiene ai Rhinobatini, e la facciam tipo di nuovo genere sotto nome di Gluucostegus
undulatuSj Nob. Altronde sono da rigetlare affatto i dubbi del Blainville, se tutte le Tor-
pedini sieoo elettriche: e quand anche esistessero Pesci torpediniformi non eleltrici, per
noi non sarebbero Torpedinini. Del resto anche pei caratteri es terni dislingucsi questa
sottofamiglia dalle altre sette, giacchè nessuna com’ essa ha il corpo discoideo, liscîo, e
coda grossa e carnosa; questa sua corporatura non lascerà mai confonderla ne cogli al-
lungati Pristidini e Rhinobatinij soli Raidi ehe abbian com’ essi la coda carnosa, nè coi
dilatatissimi Myliobatini e Cephalopterini ehe hanno inoltre distinto il capo e sottilissima
la coda, ancor più degli altri tutti, ehe ci restano a paragonare. Le asprezze poi della
cute basteranno a separarne a prima giunta qualunque Raino ehe di Torpedine mostrasse
la sagoma, e molto più ogni Anacarilhino; e a distinguere i Trygonini, ehe han
pur liscia la pelle, basterà Paculeo serrato onde armasi la coda, non altrimenti dei sun-
nominati Myliobatini e Cephalopterini.
La flaccidità del molle affatto inerme corpo, non fortificato mai delle asprezze
% ehe il sesso e l ’età avanzata suol pur concedere ad altri Raidi lisci, anche non for-
niti del formidabile aculeo della Trygon, e la piccolezza degli stessi denti, non li pro-
vedono di alcun ordinario mezzo a difendersi nè ad assalire. Largo compenso pero
è dato loro nella singolar potenza di fulminare la preda ehe lasciano morta o intor-
mentita, e di rintuzzare l ’assalto dei più forti nemici, cui sempre spaventano quando
non danneggiano. Appiattate nel fango, rispingono e tendono insidie. Partoriscono figli
vivi e sviluppatissimi, portandone quattro o cinque dozzine, avvoito ciascuno in sua
peculiar membrana. La carne, insipida seppur non sa di fango, è insalubre : medici pe-
rù greci ed arabi la stimarono utile in varie malattie, ed Ippocrate stesso se ne valse
contro l’ idropisia. Galeno la vanta oltremodo paragonandola ai più squisiti Pesci, e de-
cantandola tenera, saporitissima, facile a digerire. Ateneo dice simpatizzare con lo sto-
maco umano il solo boccone del capo, e le giovani semplicemente bollite preferirsi da’
ghiotti. Icèsio pero a stento le fa grazia di non essere ributtante. Plinio esagera la deli-
catezza del fegato, Apicio due modi insegna di apprestarla in vivanda, Dioscoridea gua-
rire dolori inveterati del capo e diarree le Torpedini adoperava. Scribonio Largo le rac
comandava in contravyeleno.
I Torpedinini nello stato attuale della scienza ripartisconsi in quattro ben distinti
generi. — i. Torpedo, Dum. come ristretto dai moderni : Disco rotondo, troncato o leg-
germente curvo sul dinnanzi : due pinne dorsali sulla coda, l’anteriore un poco più
grande: apertura della bocca non protrattile, ampia, semilunare: denti paralleli al margine
della mascella, da cui non eccedono : frenulo delle valvole nasali originato sul
mezzo del margine del labbro superiore : occhi slontanati dalli spiragli, che in questo
sol genere vedonsi in qualche specie sfrangiati.ife- 2. Narcinej Henle, Disco subroton-
dato nel totale, talvolta ellittico, talvolta angolare, non mai troncato sul davanti, spesso
anzi leggermente protratto, sempre largamente carenato: coda più lunga del disco: due
pinne dorsali, ma l’anteriore più piccola : bocca angusta, protrattile, fornita di cartila-
gini labiali: denti disposti. a rombo fuori del margine della mascella: frenulo delle valvole
nasali originato sopra la piega cutanea che contorna la bocca : valvola labiale interna
nella sola mascella: occhi prossimi alli spiragli. Suo tipo è la Torpedo brasiliensis, Olfers,
(T. Bancrofiiij Griff.) e vanta altre tre specie, americane come quella. — 3. Astrape>
Muller e Henle, corrispondente alla già sezione B della N ar cine di quest’ ultimo: Disco
subrotondo, curvo al dinnanzi, niente protratto, privo di carena : una sola pinna dorsale:
bocca angusta, protrattile: denti appena eccedenti il margine della mascella: il
frenulo delle valvole nasali originato sopra una cartilagine cilindrica : valvola labiale interna
nell’ una e nell’altra mandibola; gli occhi vicini alii spiragli. Le Rajoe capensis e
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