oblunghe, rotondate all’ apice, essendb lunghe due diametri dell’ occtiio arrivant) di-
stese all' origine delle -rentrai!. Queste, rotondette, dilatate, spiccano alquanto dietro
della prima dorsale, e giungono con la punta infino all'ano. L’anale spicca dopo il termine
della prima dorsale, è simile ad essa per la forma, ma un terzo più piccolo, e di-
stendesi in modo che il suo termine corrispondente alla seconda dorsale b più lontano
dalla caudale ehe la sua origine dalle ventrali: il seconda raggio è duplo dell’ ultimo.
La caudale b forcuta; e ciascuno de'suoi lobi, eguale in lunghezza alla distanza ehe cor-
re fra le estremità loro, è il sesto del pesce. . .
Il colore è argentino con riflessi di castagno. I punti lucidi sono grandettî, e dlsposti
come nelle altre specie, essendone una sérié non interrotta da sopra l ’origine dell’anale
a quella della coda. Le pinne sono grigiastre trasparenti: argentina è l’ iride : scura la
pupilla: violaceo cupo l’ interno della hocca. Questo pescelto rinviensi come gli altri, e
cresce anch’esso fino alla statura di tre pollici e mezzo.
Ben meritava il célébré geologo prof. Carlo Gemellaro un tributo anche del mare, e
ehe glie l’offerisse il Cocco in attestato di que vincoli d’ainicizia ehe interdedono fra loro
come fra le scienze ehe tanto onoreyolmente coltivano.
Non ci è dato di potere identificare il Myclophum Punctatum di Rafinesque, perché
Ja descrizione da lui data ci lascia in dubbio quale specie egli avesse sott’ occhio. Segre-
gando perb quello ehe evidentemenle vi è d’erroneo noi crediama di riconoscerlo nella
specie, che in separato articolo passeremo a descrivere senza molto meravigliaroi ehe sia
sfuggita aile diligenti indagini del Cocco, ehe forse si estesero di più sovra gli Scopehni
di Messina. Noi di fatti l’avemmo da Palermo ove abbondantemente si trova, ed ove as-
siduamente esplorava il chiaro fondatore del genere, ehe probabilmente stabihalo su di
essa, che promiscuamenle chiamasi Anciovu Impiriali, e Canischeddu da quelle popola-
zioui. La pinna anale più prolungata e più retta, e la dorsale più rolondata segualano
taie più piccola e più abbondante specie dalle tre altre cosi bene stabilité dal Cocco, e
da noi già descritte. Potrebbero, è vero, cotai differenze nascere dall’età, e far supporre
ehe fosse un giovane di alcuna delle suddette, e segnatamenté della prima, cui, credu-
tala appunto il punctatum del Rafinesque, dedico il Cqqco a quel benemerito natura-
lista. Al Metopoclampum pero non puo certamente riferirsi ; e di confonderla ool Rafi-
nesquii ci si vieta dalla sua pinna dorsale posta molto più anteriormente; come di unirla
al Gemellari ci viene impedito dall’ occhio troppo grande, e dalla suddetta pinna dorsale
impiantata non già innanzi le ventrali, ma dietro alquanto delle medesime.
MYCTOPHUM PUNCTATUM
MITTOFQ COMUNE
j&y CTOPHUnf altitudine longitudinis quinlum vix superante capite longiore allitudine cor-
poris : spatio interoculari parum majore oculo grandi, cum apparatu lucido. vicr.con-
spicuo : prima dorsi pinna media, rotundataj venlralibus antepositis : anali protracta.
i.* D. 14. 2.a D. 5. rud. P . 9. V. 9. A. 20. C. 20.
mïgtophbm ponctAtdm ? Bafifi. Ind. lu . Sic. p .55.'sp. a58. et 4 pp. p. 56. gen. g. sp. x8 (ab. ii. fig, S.
KITTOSO PONTATO ? Raful. loc. cit. MYCTOPftE POINTILLÉ? RuJlll. loc. ci(.
PI
J fusiforme, ma piuttosto ingrossato nel suo terzo anteriore. Il profilo del dorso
è convesso fino ail’ origine della prima sua pinna, quindi procédé in molle declivio.
Il profilo del ventre è convesso dalla punla del muso fin sótto le pettorali, indi corre
quasi retto. La maggiore altezza, ehe.cade al termine dell’opercolo, è racchiusa cinque
volte nella totale lunghezza : la grossezza maggiore è la metà dell’altezza. Il capo è ar-
rotondato ottuso: la sua lunghezza, un quarto maggiore dell’ altezza, è la quarta parte
di quella del pesce. La fronte è .molto declive, avvallala, e con l’ apparecchio lucido
poco visibile. L’ occhio, quasi un terzo del capo, dista dal muso mono della metà
del suo diametro, e per un diametro e mezza dal termine dell’ opercolo : lo spazio tra
l’uno e l’altro è di un diametro intero. La booca spinge per due diametri dell’ ocohio i
suoi angoli, ehe ne distano per un diametro : la mascelia ha il suo margine dolcemen-
te convesso : la mandibola corrispondentemente concavo ; Je ossa di quesfa sono circa
quattro volte più lunghe che larghe, e nel commettersi lasciano anteriormente un pic^
colo spazio elliltica. I denti sono brevissimi, piccolissiini, massime gli anteriori. L’oper-
colo è rotondo debolmente sfrangiato. Le squame sono ovato-oblunghe. La linea laterale
è retta. L’ano apresi ciroa la metà del pesce. La prima pinna dorsale quadrilatera,
col margine superiore rotondato, nasce poeo dopo il terzo anteriore del pesce, ed esten-
desi per uno spazio eguale ail’ altezza del tronco. La< posteriore è angusta, lanceolata, e
spicca quasi la metà più presso alla caudale; ehe alla precedente. Le pettorali ovato-lan-
ceolate, lunghe quanto la prima dorsale, oltrepassano la origine delle ventrali. Queste
nascono solto quella della prima dorsale, sono più larghe delle pettorali, ma quasi un
terzo più brevi, e più rotondate in punta. L ’anale nasce prima ehe termini la prima
dorsale, spingesi fin sotto la seconda, occupando cosi un quarto e più del pesce, e la-
sciando fra sè e la caudale uno spazio ehe non giunge al quarto della sua lunghezza :
ha il ma rgine inferiore convesso, co’primi raggi un quarto più brevi degli ultimi. La
caudale è profondamente forcuta, lunga un quinto di tutto l ’animale; e tra le sue pun-
te corre un terzo e più della detta qiisura.
Il colore è argentino velato di rossigno: il dorso e la nuca sono tinti di olivaceo fo-
sco. Una serie longitudinale di punti lucidi, situali molto in basso, adorna i lati del ventre.
Tutto in genere il corpo è raramente sparso di simili punti.