MYLIOBATIS AQUILA
MILIOBATE AQUILA
myhobatis transverse fasciata; rostro porrecto angustato parabolico: dentibus lateralibus
supra rkombeo-quadrangulis triserialibusj intermediis latissimis rectangularibus uniea
serie.
baja aquila, Linn. Syst. Nat. I. p. 5g6. sp. 6. Gmel. Syst. Nat. I. p. i 5oS. sp. 6. Bonat. Ichlh. in
Enc. p. 3. tab. 4. Jig. lO. Schneid. Bl. Syst. p. 36o. sp. 5. nee Bloch.Jig. 81. Risso, Ichth. p. 9. sp. g.
MYLIOBATIS aquila, Dumer. Cuv. Regn. An. 2. ed. I I . p. 401 Riss. Hist. Nat.Eur. M ir. I I I . p. 162.
AETOBATUS AQUILA, BlainV.
leiobatus aquila, Rafm. Ind. d’ llt. Sic. sp. 56a.
A éTOÇ, Arist. Hist. An. Lib. V. Cap. 5. Alh. Lib. V I I . p. 143. Cap.5a. Oppian. Lib. I.p . 117. Cap. 27.
AQUILA, Plin. Hist, mundi Lib. IX . Cap. 24. P. Gili. Cap. 5a. Salviani, Aquat. p. Hist. 48.
tab. 5o. Raj. Pise. p. 23. Willugby, Pise. Lib. I I I . Cap. 1. p. 64. tab. C. 2. [figura e Salviano )
Aldrov. Pise. p. 434. Jonst. Pise. p. 19. tab. IX . fig. 9.
' aquila marina, Belon;Nat.Poiss.p. 85.cum fig. mala. Gesn. Aquat. IV-p .jS. Icon.Anim.p.iai. - I
leiobatus capile exserto etc. Klein. Miss. Pise. I I I . p. 333. sp. 4.
PASTINACA marina laevis altera oxypterides AQUILONE dicta, Column, in Ecphras.I. Aquat. p. 111. tab. 11. Jig.sup.
baja corpore glabro, aculeo longo, serrato in cauda pinnala, Arted. Gen. p. 7.2. Synod, p. 100. sp. 3. Mus.
Ad. Fréd. I I . p. 5i.
RAIE MOURiNE, Daubenton,Enc. Melh. Juss. in.Mem.Acad. Sc. l ’jai.p.Sa^.tab. 17. (dentes) jDuham.
Pèches I I . Sect 9. tab. 10.
PASTENAGUE ( troisième espèce), ou aigle-poisson, Valmont-Bomare, Diet. Hist. Nat.
LA raie AIGLE, Lacep. Hist. Nat. Poiss. I . p. i 4 *> tab. V I . fig. 2.
D a l l e numerose citazioni qui allegate si raccoglie ehe il Pesce di cui diamo
la himra lungi dall’ esser mal noto trovasi descritto ed effigiato presso molti autori e
conosciuto fino dalla più remota antichità. Ci determiniamo a ripeterne la rappresen-
tazione aflmchè apparisca meglio la differenza ehe corre &a la nostra Myliobatis Noctula
ed esso. Del xesto non sarà inutile accennare ehe i soli lihri moderni le cui figure
meritino d’esser consultate sul proposito di questa specie sono il Duhamel e l ’Enci-
clopedia. La tarola in cui Toile darci ad intendere il Bloch d’ayerla rappresentata,
of&e eridentemente le forme d’una Trygon P a s tin a ca alla quale fu data in prestito
una pinna sulla coda per farla corrispondere. alla diagnosi délia M. Aquïla. Fra- gli
antichi hasterehhe citare il Salriani, perché è pur troppo scarso il lume ehe potrebbe
trarsi da tutti gli altri anteriori ad Artedi ed a Linneo. Fedeli secondo il solito a quel
lor sistema di studiar la natura su i lihri, essi si aflàticarono sopratutto a contendere
su i nomi, a congetturare il senso da darsi aile parole d’altri autori più yecchi e più
oscuri, si diffusera nel racconto d’un’ infinité d’opinioni puerili, superstiziose, incrè-
dihili relatiyamente alle virtu ed agli usi degli esseri da loro trattati, e nuotando in
un mare d’erudizioni assai spesso perdettero di yista il punto essenziale, là notizia
précisa cioè degli oggetti in discorso, üna delle poche eccezioni alla regola, bisogna